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La sera prima

«Vuoi qualcosa da bere?» Draco si voltò. Un ragazzo con capelli scuri si era avvicinato a lui.

Si era seduto ad uno degli sgabelli del bancone, per prendere fiato. Tra folla mancava l'aria e aveva ballato fino al minuto prima.

«Be' sì, siamo a una festa.»

«Dave, me ne dai uno?» il barista si voltò e annuì.

Il profumo del ragazzo era piacevole, si distingueva. Quando il barista diede il bicchiere al ragazzo, lui glielo fece scivolare sul bancone.

Lo guardò negli occhi, castani, familiari. Aveva una barba lunga, gli nascondeva i connotati del viso — lo aveva già visto?

«Che cos'è?» abbassò lo sguardo al bicchiere, era un gin tonic, l'odore era forte. Non ricevette alcuna risposta, alzò lo sguardo, non vide più il ragazzo.

Aggrottò le sopracciglia, stranito dall'incontro. Una tosati gli scappò bevendo un gran sorso dal bicchiere. Gli bruciò la gola.

***

Harry era ancora seduto sulla sedia. Draco, appena sveglio, gli lanciò uno sguardo. Dormiva con le braccia incrociate, aveva uno sguardo quasi arrabbiato.

Si tirò su, si sentiva meglio se non fosse per la sensazione di vomito.

Il suo viso si contrasse in una smorfia, corse fino al bagno e rigettò tutto. Una mano era attaccata al muro vicino al water.

«Stai bene?» Draco si voltò, Harry era sulla porta. Si avvicinò a lui, gli appoggiò le mani sulle spalle.

«Sopravviverò.»

«Devi.» Harry lo guardò, seduto sul pavimento. «Mi hai fatto spaventare.»

«È stato un ragazzo.» Harry aggrottò le sopracciglia. «Non ricordo bene la sua faccia, con tutte quelle luci. Mi ha offerto da bere e io ho bevuto.» sospirò. «Il gin ha coperto l'odore dello strozzoalupo... credo. È stato un'altro trucchetto di Greyback.»

Harry esitò un istante, si serrò le labbra ma Draco doveva sapere. «Non è stato Greyback.» Draco guardò Harry; il suo cuore, lentamente, si velocizzò — doveva essere Greyback. «C'è qualcun altro che ti vuole morto. Greyback è pazzo ma... lui ha un codice. Lui non usa trucchetti, non uccide come un... un cacciatore.» Draco aggrottò le sopracciglia; un cacciatore.

Harry guardò Draco, la preoccupazione che traspariva dal suo sguardo non lo rassicurò. «Be'- forse...» non aveva alcuna spiegazione.

«Non preoccuparti.»

«Che cosa dovrei fare?-»

«Non preoccuparti, Draco.» lo sguardo di Harry era sincero. «Chiunque sia, qualunque cosa sia, lo scoveremo. Gli faremo pentire di essersi messo contro di noi.» lo sguardo di Draco si bloccò su Harry, il suo respiro era affannato dallo spavento.

***

«Guarda che non dovevi restare.» disse Draco.

Dopo avergli misurato la febbre, Madame Pomfrey, gli aveva dato il permesso di lasciare l'infermeria e di andare a pranzare in Sala Grande. Aveva dormito l'intera mattina, saltando la colazione.

I due camminarono l'uno di fianco all'altro, Draco percepì il dolore di Harry. Era un semplice torcicollo ma ne sentiva l'odore.

«Stavi male, era il minimo.»

«Cretino.» Draco gli diede una spallata che Harry ricambiò, con un piccolo ghigno. «Hai dormito comodo?» alzò le sopracciglia.

«Comodissimo.» mentì.

Just the Two of Us - DrarryWhere stories live. Discover now