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Lily non riuscì a chiudere occhio. Si voltò verso il marito, era nel suo sonno più profondo.

Si rigirò un ultima volta, con un sospiro. Il senso di colpa non l'avrebbe fatta dormire per il prossimo mese.

***

Draco si svegliò, si stropicciò gli occhi. C'era qualcosa che non andava.

«Harry.» svegliò il suo ragazzo, addormentato al suo fianco.

«Che c'è?» mormorò, ancora con occhi chiusi.

«C'è qualcosa che non va.» Harry aggrottò le sopracciglia, venne subito riportato alla realtà dalla preoccupazione di Draco.

***

In sala comune, dove non avrebbero disturbato nessuno, Draco cercò di spiegare meglio ad Harry.

«Io e Lavander abbiamo una strana connessione.» disse. «Pensavo che dopo il rituale sarebbe svanita ma... ma no.» spiegò, camminando avanti e indietro.

«Spiegati meglio. Che connessione è? Siete come i gemelli?» Draco guardò Harry.

«Sì. Siamo come i gemelli.» si sedette al suo fianco. «Prima era più un istinto di proteggerci a vicenda, Harry. Noi, in fin dei conti, siamo come gemelli. Siamo diventati lupi nello stesso giorno, sotto la stessa luna, con lo stesso alfa.» Harry annuì. «Ora... è come se mi stesse chiamando.»

***

«No, no.» Lavender guardò il metallo sopra di lei. «No... Non di nuovo...» tirò un respiro tremante, cercando di calmare il suo battito eccessivamente accelerato.

«Aiuto!» urlò, a squarciagola.

Spinse le strette pareti di metallo, non aveva tanto spazio per muoversi nella piccola cella.

Ci era già stata, lì. Si era trasformata, era scappata. Si doveva trasformare. Perché non riusciva a trasformarsi?

Si appoggiò una mano sul petto; il metallo era freddo sotto di lei, sdraiata sulla schiena; cercò di respirare ma si sentì come le mancasse l'ossigeno, come se si trovasse nel vuoto cosmico di quella stupida cella d'obitorio.

La temperatura mescolata al terrore le faceva gelare il sangue.

Inspirò.

Espirò.

Ripeté la stessa sequenza più volte, con occhi sbarrati.

Quando li riaprì, si domandò se effettivamente l'avesse fatto. In quel buio non notò alcuna differenza.

Si doveva trasformare ma... perché non riusciva?

Si sfiorò il collo, sentì la ferita pulita, non guarita. Non ne usciva sangue, il taglio aperto era asciutto.

Era tornata lì.

***

«Harry, è mia amica.» Harry accennò un sorriso. Era quasi sorpreso, non pensava che Draco si potesse preoccupare tanto per una persona come Lavander. «Lei capisce cosa sto passando.» gli mise un braccio attorno.

«Bene, l'aiuteremo.»

«Promettimelo, non mi abbandonare.» Harry annuì, lo guardò. Era quasi invidioso, Draco aveva sempre speso le sue energie nel proteggere lui, lo faceva sentire responsabile per il suo ragazzo quando era qualcun altro che doveva salvare. Gli piaceva, però, sapere che era arrivato il suo turno; il suo turno di proteggere Draco.

Just the Two of Us - DrarryWhere stories live. Discover now