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La schiena di Harry era illuminata dalla luce della luna; Draco accarezzò la sua pelle con i palmi delle dita, mentre i ricordi della stessa sera gli ritornavano in mente.

Aveva davvero accettato una cosa simile? E sembrava che Greyback fosse davvero intento nel mantenere la parola, gli aveva ridato Harry ed era tornato a casa senza anche un graffio.

Tabitha aveva annullato il rituale per quella sera, sarebbe avvenuto la sera dopo. Draco non aveva detto niente a nessuno, su cosa Greyback gli aveva offerto e su cosa aveva riposto, ma avrebbe detto a Tabitha che non avrebbe fatto il rituale.

Osservò il volto dormiente di Harry, ripercorse il suo viso spogliato dagli occhiali che indossava sempre; la cicatrice bianca non era scomparsa, non sarebbe mai scomparsa. Come le sue cicatrici, sia quelle di Greyback sia le poche rimaste dal Sectumsempra erano permanenti sulla pelle dei due. Non riusciva a credere di aver quasi perso Harry quella notte. Non riusciva a credere a quanto fosse stato semplice per Greyback prenderglielo dalle mani.

Non avrebbe permesso, mai più, a nessun altro, di fare una cosa del genere. Mai.

***

«Lo so già.» Draco non ebbe il tempo di dirle una parola.

I due s'incontrarono alle prime luci dell'alba, davanti al Lago Nero. «Non sapevi, però, che Greyback avrebbe attaccato?»

«Lo avevo ipotizzato.»

«E non hai fatto niente al riguardo?!» Tabitha si voltò verso di lui, le mani era incrociate sul suo grembo.

«Cosa avrei dovuto fare?» chiese lei, con tono di sfida.

«Delle trappole o un minimo di protezione in più! C'erano così tante cose che avresti potuto fare e che non hai fatto!»

Tabitha lo guardò con le narici dilatate dalla rabbia. «Avrei dovuto fare come te, no? Diventare uno di loro.» lo sguardo arrabbiato di Draco si dissolse in uno sconfitto.

«Sono affari miei.»

«Quando inizierete ad uccidere saranno affari di tutti i lupi mannari.» disse. «Lo sai perché ti vuole? Ti vuole trasformare in un assassino!» non gli diede il tempo di rispondere. «E poi nel suo successore per entrare nella tua testa. Hai il cuore morbido, Malfoy. Se non lo indurisci sarà facilissimo per lui dargli un morso.»

Draco distolse lo sguardo. «Greyback è un alfa generazionale, no?» Tabitha annuì. «Mi ha detto che i suoi antenati gli parlano, è così?»

«Lo sono anche io e, sì, è così.» Tabitha rimase in silenzio per un istante. «Ma lui li ha raggirati. È diventato più forte di loro, ha rotto l'equilibrio uccidendo mio padre venticinque anni fa. Gli altri due branchi sono dalla mia parte. Il mio originale, Alec, mi ha fatto promettere di assicurarmi che la scelta del successore di Greyback sia fatta bene.» Draco aggrottò le sopracciglia. «Saresti un buon alfa e Cornelia non sbaglierà di nuovo, devi far credere a Greyback di essere suo, così abbasserà la guardia. Ma quando morirà e i suoi poteri saranno tuoi, dovrai indurire il cuore, dovrai combatterlo perché vorrà tornare a galla!»

«Come potrei fare?»

«Cornelia. È la più forte alla tavola degli antenati, l'originale lo è sempre. I vostri poteri combinati aiuteranno gli altri a risalire, e tutti insieme potrete sconfiggere Greyback, ma solo se tutti gli alfa saranno vivi.»

«Il potere di alfa non viene passato subito?» Tabitha scosse la testa.

«Avvolte ci mette anni.» rispose. «Ho dovuto aspettare un mese prima di riceverlo.» Draco aggrottò le sopracciglia. «Prima di mio padre, il mio branco è rimasto senza alfa per ben due anni.» Draco annuì. «Torna a casa ora. Se hai domande chiamami.» i due si guardarono per un istante, quando Tabitha accennò un sorriso. Draco non l'aveva mai vista sorridere.

Just the Two of Us - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora