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«non penso di poterlo fare.» sussurrò a suo nonno.

«perché no? È un cervo.»

«il patronus di Harry è un cervo, abbiamo litigato ma-» suo nonno lo guardò. «non voglio uccidere il suo patronus.» erano nascosti tra gli alberi e muniti di fucili da caccia, non troppo lontano da loro c'era un cervo con delle grandi corna che sembrava star mangiando qualcosa da terra.

«guarda che è un vero cervo, carne ed ossa, non un patronus.» Draco gli lanciò un occhiata rassegnata.

«non sono fatto per la caccia.»

«non-» sembrava stesse cercando di consolarlo all'inizio, ma poi arricciò il naso quando si rese conto di non riuscire a mentire. «vero.» Draco alzò le sopracciglia come per dire "te l'avevo detto".

«per questo non mi hai detto niente prima?» Abraxas scosse la testa.

«tuo padre. Non voleva perché tuo zio è morto mentre cacciavamo.» ormai avevano smesso di sussurrare, sapevano entrambi che non avrebbero fatto niente a quel cervo che se n'era andato. «se te l'avessi detto prima saresti più portato, adesso.»

«molte cose sarebbero diverse.» sussurrò. Si chiese quanto sarebbero potuto essere diverse, da quel che sapeva suo nonno era sopravvissuto al morso, forse anche lui l'avrebbe potuto fare. Ma, se non avesse funzionato, l'avrebbero ucciso.

«credo che non mangeremo cervo a pranzo, allora-»

«non l'avrei mangiato.» suo nonno scoppiò a ridere, Draco fece un sorrisetto pensando al fatto che l'aveva fatto ridere, anche se era consapevole che lo stesse prendendo in giro.

«be' ora il mio regalo non avrà senso.» gli disse dopo aver smesso di ridere, rimanendo con un sorriso in volto. «quando imparerai a cacciare, sì, però.»

«che cos'è?»

«questo posto.» Draco alzò le sopracciglia. «è tuo.»

«davvero?»

«be' è della famiglia ma è a nome tuo.» non si aspettava un regalo del genere, non sapeva che cosa rispondere e di sicuro non avrebbe usato quel posto per cacciare.

Draco annuì. «grazie.» gli disse, anche se non era poi così convinto, avrebbe preferito una nuova scopa, o anche una nuova bacchetta, o dei vestiti nuovi. Gli aveva regalato qualcosa di significativo, però.

***

«abbiamo litigato, quindi non vado alla festa.»

«ma devi. Hai preso un impegno.» James gli lanciò la palla ed Harry la afferrò, per poi rilanciargliela. «che è successo?»

«per Kurt.»

«che gl'importa? Sono affari tuoi e di Kurt.»

«ma Kurt gli piace.» i due si lanciavano la palla da almeno mezz'ora, avevano giocato a quidditch ma poi avevano smesso perché suo padre aveva urlato per un crampo, al momento, Harry era certo che avrebbe pianto.

«perché gli piace se dite tutti che è un idiota?»

«ha pessimi gusti.» 

«allora, lascialo perdere- ma dove la lanci?!» Harry scoppiò a ridere mentre suo padre correva a prendere la palla che stava rotolando via. Tornò ridendo. «guarda che sono qui, non là sotto.» disse, indicando dietro di lui col pollice, poi rilanciò la palla ad Harry. «devi comunque andare alla festa. La tua macchina è aggiustata e non hai scuse.»

«ce l'ho la scusa.»

«non è valida.» Harry roteò gli occhi. «poi, non dirmi che non vuoi farci pace.»

Just the Two of Us - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora