44 - seconda parte

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Louisiana, 12 febbraio 2000

«Non temere. Dimmi solo la verità.» il vampiro mise tutta la sua forza nelle sue dita, strette attorno al collo dell'altro. I suoi occhi erano iniettati di sangue. «Ti farò la domanda un'ultima volta. Se non rispondi... ti ucciderò. Lo so che la tua unica debolezza è te stesso, Mikael.» lei si avvicinò al suo viso, sussurrando. «Come posso arrivare a Fenrir Greyback?!» urlò.

«Draco Malfoy.» le parole gli uscirono strozzate. Lei lo mollò, lui poté finalmente riappoggiare i piedi sul pavimento, anche se cadde sul pavimento. «Lui è sotto la sua protezione.» tossì. «Se te la prendi con lui, Greyback lo scoprirà subito.» Mike abbassò lo sguardo, massaggiandosi il collo. Non era certo di voler mettere in pericolo Draco. Lei ghignò.

«Andiamo Feyra. Vendichiamoci.» borbottò tra sé e sé; Mike aggrottò le sopracciglia. «Feyra, dobbiamo uccidere anche lui.» borbottò, ancora; poi si voltò di spalle, iniziò a camminare verso la grande porta della cattedrale. «Non lo uccideremo.» si rispose. «Potrebbe servirci.»

«Non fare del male a Draco.» Mike tossì; lei si fermò, girò su sé stessa. «Lo dico per te. Ti ucciderebbero. Ti faresti tanti nemici, anche potenti.»

Lei ridacchiò, scuotendo la testa smosse anche i capelli ricci e biondi. «Non preoccuparti per me, Mike.» lei tirò fuori dalla cintura un pugnale, lo puntò su di lui; Mike spalancò gli occhi, nel rendersi conto che quel pugnale gli sarebbe arrivato addosso.

Gli trafisse la gola.

Quando si svegliò dalla temporanea morte, davanti a suoi occhi c'era Greyback; lo guardava con uno sguardo interrogativo, ridacchiò quando si alzò, togliendosi il pugnale dal collo. La ferita si rimarginò come niente, una volta tolto. «È assurdo cosa voi vampiri possiate fare.» lui gli porse la mano, che Mike afferrò; si alzò, aggiustandosi il cappotto. «Chi è stato?» chiese, con un ghigno.

«Una donna. Era un vampiro.» Mike iniziò a camminare fuori dalla cattedrale, Greyback lo seguì. «Era una strana, parlava sola.»

«Perché ti sei fatto sconfiggere da lei?»

«Perché aveva una forza impossibile.» Mike si fermò, si girò verso Greyback, lasciando che leggesse la sua preoccupazione; lui aggrottò le sopracciglia. «Io e te insieme non abbiamo una forza simile.»

«Che voleva?»

«Te. Voleva sapere dov'eri.» mentì e si rigirò, continuando a camminare. «Ce l'ha con Draco, ora, però.»

Greyback abbassò lo sguardo. «Dammi il pugnale.» gli porse la mano, raggiungendolo, così fece Mike.

Greyback si fermò, osservando il manico grigio. Aveva delle pietre rosse incastonate in esso. «È argento. Perché sei vivo?»

«Perché sono stato trasformato con l'incantesimo. L'argento non ci tocca.» realizzò. «Anche lei è stata trasformata con l'incantesimo...» Greyback annuì. «Feyra. Si chiamava Feyra.»

«Bene.» Greyback si rigirò il pugnale tra le mani, nell'avanzare. «Hai conosciuto la mia sorellina.» Mike aggrottò le sopracciglia — Greyback aveva una sorella, ed era un vampiro?

***

Harry picchiettò l'indice sul bastone della scopa ripetutamente, nel scrutare gli spalti del campo. «Sirius, è arrivato?» Sirius rizzò lo sguardo, poi riguardò Harry, con un sorriso.

«È arrivato.» Harry si gettò tra i suoi compagni, una scarica di energia gli attraversò l'intero corpo nel sapere che quella partita sarebbe stata la più importante di tutte.

Just the Two of Us - DrarryWhere stories live. Discover now