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La mattina dopo fu strana. Quando si svegliò, ricordava poco della sera prima e Draco non era in camera.

Lo rivide a pranzo, sembrava distrutto dalla sbronza quanto lui e Draco non si era girato a guardarlo nemmeno una volta. Aveva solo guardato Draco da quando era arrivato in sala grande, ma lanciò anche un occhiata a Ginny mentre andava verso la stazione, indossava un maglione dei Grifondoro e stava parlando con Luna Lovegood, sembrava felice. Forse sta volta l'aveva persa davvero e per sempre.

Non che l'amasse ancora, era solo che era fonte di conforto il sapere che, a prescindere, Ginny lo amava e l'avrebbe ripreso con sé se solo lui fosse tornato. L'aveva fatto sempre da quando si erano lasciati, tranne la sera prima. Anche se lo rattristava non la biasimava, anzi, era felice per lei. Era andata avanti, ma lui no. Lui non andava mai avanti e quando lo faceva, appena qualcosa andava storto, tornava indietro.

E poco dopo, per la prima volta quel giorno, il suo sguardo incrociò quello di Draco.

Il treno per casa era appena arrivato. Quella mattina faceva più freddo degli altri giorni, aveva le mani nelle tasche del giubbotto per ripararsene. Quella notte aveva finalmente nevicato, il tempo era cambiato in una sola notte  anche se di solito iniziava a nevicare a ottobre.

La Foresta Proibita era innevata, il Lago Nero ghiacciato e Draco era lì, che aspettava il treno, senza di lui.

Quella notte non era solo cambiato il tempo, era cambiato tutto. Solo che la neve si scioglieva quando faceva quando il caldo tornava e loro non potevano semplicemente dimenticare quello ch'era successo, appena le cose si sarebbe leggermente ristabilite.

E quando Harry arrivò a casa, era vuota. I suoi erano a fare spese natalizie e Remus e Sirius sarebbero tornati la sera. Pensò che non avrebbe visto Draco per almeno un mese e la cosa non gli dispiaceva.

Gettò il suo zaino sul letto, il resto dei bagagli erano rimasti al piano di sotto, poi si sedette.

Non aveva realizzato per davvero che cos'era successo la sera prima, si erano baciati. Si erano baciati.

I ricordi erano in piccoli pezzi, si ricordava che avevano bevuto un sacco e che era andato da Ginny. Si ricordava il loro bacio ma l'unica emozione che cresceva in lui nel pensarci era rabbia. Verso sé stesso perché poteva evitare di farlo e di rovinare tutto.

Rimase sdraiato sul suo letto per un po', il suo mal di testa, che fino a prima era riuscito ad ignorare, peggiorava ogni secondo di più e i suoi occhi si chiudevano lentamente, però, non li riusciva a tenere chiusi. Si alzò quando sentì i suoi genitori arrivare.

***

Anche Draco arrivò a casa, distrutto dalla sera prima, la prima cosa che vide fu suo padre che però era insieme a suo nonno. Sua madre era venuto a prenderlo alla stazione e non aveva per niente nominato il fatto che suo nonno era tornato. Quando lo vide si chiese cosa avrebbe potuto far andare le cose peggio.

«Draco! Figliolo, da quanto tempo!» camminò verso di lui e lo strinse in un abbraccio. Ci mise un momento a realizzare.

«nonno!» esclamò, con leggero imbarazzo.

«allora, due cose.» si allontanò, mettendogli poi le mani sulle spalle mentre sua madre dietro si sedeva sul divano, a due posti da suo padre. Il suo cuore iniziò a battere all'impazzata. «non sono potuto venire al tuo compleanno, lo sai e ho un regalo per te-» Draco annuì. «ovviamene ho anche quello di Natale, quello lo apri tra qualche giorno.» gli fece l'occhiolino.

«che- che regalo mi hai fatto?» chiese, sempre sperando che non tirasse fuori un arma da guerra per uccidere i lupi mannari.

«vieni con me.» iniziò a spingerlo mettendogli una mano sulla schiena. Il viaggio fino al cancello fu lungo, essendo che suo nonno zoppicava e che lui aveva paura di arrivare a destinazione, ma quando arrivarono, lui le porse il braccio. «ti porto in un posto.» Draco gli afferrò il braccio e i due si teletrasportarono.

Just the Two of Us - DrarryWhere stories live. Discover now