𝟑𝟏. Mi avrebbe rovinata

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«Si, tranquillo, se avessi bisogno di qualsiasi cosa ti chiamerò subito

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«Si, tranquillo, se avessi bisogno di qualsiasi cosa ti chiamerò subito.» Annuii alle mie stesse parole anticipando quello che voleva dirmi. Taehyung annuì a sua volta un po' timoroso, ma comunque fiducioso. Sapeva che lo avrei fatto davvero. «Ma, come ti ho già detto, non c'è nulla per cui tu debba preoccuparti.»

Taehyung continuò ad annuire come se non sapesse bene cosa dire e volesse convincere e rassicurare persino se stesso delle mie stesse parole.

«Andrà tutto bene.»

[...]

Mentre Sooyun saliva le scale per poter raggiungere la sua camera e rintanarsi finalmente sotto le coperte, Taehyung, che ora se ne stava comodamente seduto sul divano, non staccava gli occhi di dosso dalla sorella. Da un lato, ripensando alle sue parole, non riusciva a fare a meno di chiedersi se ciò che gli aveva detto fosse davvero la verità oppure l'ennesima bugia per evitare magari discussioni scomode e spiacevoli. Dall'altra parte però, voleva credere che Sooyun davvero non conosceva Namjoon tanto da poterla mettere a rischio come soggetto coinvolto nella sua scomparsa, e questa seconda idea era quella che al momento riusciva a farlo stare più tranquillo. In un momento come questo Taehyung pensava che ulteriori preoccupazioni non lo avrebbero certamente aiutato a riflettere lucidamente. Per una questione di sicurezza però avrebbe comunque fatto ricerche al riguardo, dal momento che doveva prendere con le pinze tutto quello che la sorella diceva, ma a questo ci avrebbe pensato solamente più tardi.

Quando Sooyun scomparve dalla sua visuale a causa del muro che nascondeva la zona del corridoio, rizzò le orecchie per assicurarsi che si chiudesse dentro la sua stanza e, non appena udì il suono della porta che si chiudeva, afferrò il cellulare contattando subito il numero di una persona con cui voleva parlare. La stessa persona con la quale si stava scrivendo per messaggi anche prima di tornare a casa per poter pensare in solitudine e ragionare su come avrebbe dovuto comportarsi di fronte ad una situazione come quella. Non era stato per niente piacevole trovare il nome e cognome di sua sorella stampato in grassetto su quei documenti, aveva totalmente abbassato quell'euforia che provava per l'arrivo imminente di un giorno molto importante.

Gli occhi di Taehyung erano rimasti incollati verso le scale che portavano al piano di sopra, era tanto perso tra i suoi pensieri che nemmeno si era reso conto dell'arrivo di Yeontan sul divano accanto alle sue gambe. La persona dall'altra parte della linea ci mise poco tempo a rispondere.

«Pronto?»

«Ehi Jungkook-» notando subito di quanto la sua profonda voce risuonasse fin troppo alta tra le mura di casa per via del tombale silenzio notturno, si bloccò ancora prima di continuare a parlare per poter moderare il tono ed evitare così il rischio di farsi sentire dalla sorella. «So di avertene già parlato, ma volevo assicurarmi che tu non ti dimenticassi di quello che ti avevo chiesto.»

«Certo, tranquillo.» rispose prontamente il ragazzo dai capelli corvini, anche lui comodamente seduto sul divano mentre davanti a lui la TV accesa mostrava delle violenti scene di un film d'azione. «È troppo importante per potermene dimenticare così facilmente.»

INFINITY | J.JkWhere stories live. Discover now