𝟑. Cancellare ogni cosa

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Importante: Leggete l'angolo autrice alla fine del capitolo per favore.

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SOOYUN

Ero seduta sul muretto della scuola mentre gli altri studenti uscivano dalla scuola, chi da solo e chi in gruppo, per poter finalmente tornare a casa dopo aver passato un'altra stancante giornata qui, costretti a studiare e seguire le lezioni fino al pomeriggio.

Per fortuna questo orario non era fissato per tutti i giorni, ma solo il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Martedì e giovedì le lezioni finivano regolarmente verso l'ora di pranzo, il che ci permetteva di tornare a casa prima.

Tenni lo sguardo fisso su un punto imprecisato del marciapiede, quando poi una voce bambinesca attirò la mia attenzione. Vidi fuori dal cancello una bambina che non doveva avere più di dodici anni abbracciare affettuosamente uno studente della mia scuola, intuendo fosse suo fratello. Entrambi entrarono poi in macchina, accompagnati dal saluto amorevole della madre seduta al posto guida e dalle risate della sorellina.

Un vuoto familiare si propagò all'altezza del mio petto, sentendo un groppo alla gola bloccarmi il respiro.

Perché?

Perché mi sentivo così?

Non riuscii a trovare risposta alle mie domande, mentre osservavo impassibile la macchina avviarsi lungo la strada fino a quando non scomparve dalla mia vista. Ormai erano andati via praticamente tutti, non c'era più nessuno. Ero da sola.

Rimasi lì sul muretto, in una tacita attesa nella speranza che Yoongi venisse a prendermi il prima possibile. Un improvviso silenzio piombò non solo intorno a me, ma anche nella mia mente. Il silenzio era la cosa che più mi faceva paura, qualcosa che terrorizzava il mio cuore. Mi dava la possibilità di percepire sensazioni che non sentivo normalmente ed il petto ogni volta faceva così male, come se ci fosse qualcosa sopra di esso a comprimere con forza sulla mia gabbia toracica.

Il silenzio riportava a galla momenti, ricordi di cui non volevo sapere nemmeno l'esistenza.

«Sshhh! Papà sta entrando!» avvisai Taehyung che subito si zittì al mio comando, accompagnato da un indice davanti alle mie labbra.

Sentii i passi pesanti di mio padre avvicinarsi sempre di più alla porta socchiusa della cucina, dalla quale comparì poi la sua figura alta che non poté fare a meno di bloccarsi di fronte alla nostra presenza.

«Sorpresa!!» gridai saltando con le braccia in aria, contenta del suo ritorno dopo una settimana passata fuori casa, lontano da noi.

Presi in mano il vassoio con la torta al cioccolato che avevo preparato con tanto amore, aiutata ovviamente da Taehyung. Camminai con piccoli e veloci passi, raggiungendo mio padre per mostrargli fieramente il lavoro prodotto dalle mie stesse mani. Sorrisi emozionata all'idea che papà sarebbe stato il primo ad assaggiarla, sicura che gli sarebbe piaciuta e vogliosa di sentire le sue solite parole ricolme di affetto e amore.

INFINITY | J.JkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora