𝟏𝟔. Stanco di aspettare

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Quella sera, al ritorno di Taehyung, l'aria che aleggiava per la casa Kim era estremamente strana

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Quella sera, al ritorno di Taehyung, l'aria che aleggiava per la casa Kim era estremamente strana.

Sooyun si trovava sul divano a coccolare Yeontan, con lo sguardo assente puntato sullo schermo della televisione. In quel momento stavano trasmettendo un drama romantico, ma il maggiore notò subito e senza alcuna difficoltà il suo finto interessamento per ciò che stava guardando. Sul volto aveva un'espressione pensierosa, velata da un miscuglio di emozioni illeggibili.

«Sooyun?»

Al suo richiamo quest'ultima, senza staccare gli occhi dallo schermo, rispose con un semplice mugugno come per fargli capire che l'avesse sentito, anche se non sembrava davvero rivolgergli del tutto la sua attenzione. Pareva essere finita completamente in un altro mondo, lontano dalla realtà e creato dal suo stesso subconscio.

«Come stai?» le domandò cautamente, avvicinandosi a lei per poter prendere posto al suo fianco.

A quella domanda la corvina corrucciò le sopracciglia confusa e, come se si fosse appena risvegliata da uno stato di dormiveglia, si voltò verso di lui.

«Bene, perché?»

A quel punto fu Taehyung a guardarla confuso, non capendo perchè lo guardasse come se la risposta fosse scontata. Sooyun si era dimenticata di tutto quello che era successo quella mattina, di essere scappata da scuola con Jungkook e della chiamata avuta con suo fratello. Nella sua testa, al centro dei suoi pensieri, c'erano solo Yeosang e i suoi occhi di ghiaccio.

«Stamani mi avevi detto di non esserti sentita bene.» rispose storcendo le labbra nel vederla spalancare leggermente gli occhi.

«O-Oh, si!-» esclamò la corvina con voce forse troppo acuta. «Nel senso- si, si è vero. Era solo un leggero mal di testa, ma ora sto meglio.» annuì freneticamente, portando però una marea di dubbi all'interno della testa del ragazzo.

«Okay...» mormorò non molto convinto, alzandosi dal divano per poi dirigersi al piano di sopra. Sooyun fece uscire un piccolo sospiro trattenuto, sollevata che non avesse provato a fare ulteriori domande scomode al riguardo.

Non passò molto tempo prima di rivedere Taehyung scendere le scale con un abbigliamento completamente diverso da quello elegante del lavoro; addosso aveva una felpa tinta unicamente di nero, dei jeans azzurrini attillati e leggermente strappati sulle ginocchia, accompagnati da un paio di scarpe da ginnastica bianche.

«Ti dispiace se stasera sarò fuori con i ragazzi?» chiese titubante alla sorellina, un po' preoccupato ed insicuro nel lasciarla da sola. «Mi hanno chiesto di vederci al bar, però se non vuoi che io esca-»

«Non ti preoccupare.» Lo interruppe repentinamente la minore, rivolgendogli uno sguardo pienamente rassicurante. «È da tanto che non vi vedo tutti e tre insieme, sono contenta se esci con loro.» Lo tranquillizzò, avendo compreso immediatamente quanto il corvino ci tenesse ad uscire dopo tutto quel tempo con i suoi due migliori amici, ma come allo stesso tempo fosse frenato dal non volerla lasciare per l'ennesima volta a casa da sola.

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