𝟒𝟒. Avrebbe combattuto fino alla fine

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"Personalità felice con anima triste.
È strano, ma non importa."

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SOOYUN

«Tieni! Questo è per te!» Porsi la mano in alto, verso mio fratello, mostrando un bellissimo fiorellino viola.

«È per me? Che bel fiore, dove l'hai trovato?» Il sorrisone quadrato di Taehyung ebbe la capacità di ingrandire il mio.

Succedeva sempre così tra noi due: la sua felicità mi trasmetteva altrettanta felicità. Era come un effetto specchio.

«Nel parco dove sono stata con Yoongi oggi pomeriggio! Ho deciso di farti questo regalino per gli ottimi voti che stai prendendo a scuola»

Taehyung socchiuse appena le palpebre, senza mai smettere di sorridere. Poi si abbassò alla mia altezza, un ginocchio piegato e il braccio che si reggeva sulla coscia. Trattenni un risolino, perché la posizione in cui era mi ricordava quella che solitamente facevano i maschi per chiedere alla persona amata di sposarli.

I suoi occhi si puntarono nei miei dopo alcuni secondi passati a guardarmi silenziosamente. Le labbra si strinsero appena in una linea piatta, per poi tornare a formare un piccolo ma dolce sorriso.

«Sooyun, mi prometti una cosa?»

Aggrottai le sopracciglia verso il basso e, con un'espressione di pura curiosità, annuii alla sua domanda. Cosa voleva che gli promettessi?

«Che cosa devo promettere?»

Le stelle erano davvero belle. Molto belle. Non erano state tante le volte in cui mi ero soffermata ad osservarle negli ultimi anni trascorsi. Quando Jungkook mi portò al parco abbandonato, su quella ruota panoramica, ebbi modo di ammirarle risplendere sulla città per la prima volta dopo tanto, troppo tempo.

«SOOYUN!»

«Sooyun, no!»

Delle voci echeggiarono nelle mie orecchie e un filo di voce fuoriuscì dalle mie labbra sotto forma di un lamento strozzato. La testa pulsava in concomitanza con il mio cuore. Faceva male, sentivo caldo e la vista era annebbiata, ma nonostante ciò riuscivo a intravedere la luminosità di quei puntini sparsi per tutta la distesa blu sopra di me.

Era così bello il cielo.

«Sooyun!» una figura si abbassò al mio fianco, allungò le mani sul mio corpo tastandolo come per assicurarsi che stessi bene. Era dolce il suo tocco, tremante... Ma molto dolce. «Jungkook chiama un'ambulanza!» Corrugai le sopracciglia nel sentire il suono della sua voce. Taehyung.

INFINITY | J.JkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora