𝟏𝟐. Ti ringrazio

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SOOYUN

Jungkook ed io camminammo, uno fianco all'altro, lungo il marciapiede che ci avrebbe ricondotti alla fiera, fino a quando non lo vidi fermarsi d'un tratto a osservare un piccolo locale di bevande sull'altro lato della strada. Lo guardai confusa, senza però fare domande, ed annuii un secondo dopo alla sua richiesta di aspettarlo lì fuori. Mi sedetti quindi su una panchina, che si trovava vicina a me, per attendere il suo ritorno, guardandolo da lontano inoltrarsi tra le persone all'interno del locale. Tornò dopo pochi minuti con in mano due grandi bicchieri di plastica, muniti di coperchio e cannuccia e ricolmi di due liquidi colorati e palline dall'aspetto gommoso affondate sulla base.

«Vuoi?» mi porse quello dal liquido rosa, che immaginai fosse fragola.

Rimasi un po' attonita da quel gesto, non aspettandomi prendesse un bubble tea anche per me, ma accettai ben volentieri. Trattenni un sorriso nel notare che avesse preso quello specifico gusto; forse aveva capito fosse uno dei miei preferiti, pensai. Ed effettivamente, per quanto amassi il cioccolato, il bubble tea lo preferivo decisamente alla fragola, perchè mi dava quella sensazione di freschezza dissetante in bocca, che la cioccolata non riusciva a comparare purtroppo.

«Grazie» mormorai tenendo il bicchiere tra le mani, e cominciando a berne il contenuto attraverso la cannuccia lilla.

«Figurati.» rispose accennando un piccolo sorriso, mentre sorseggiava anche lui la sua bevanda colorata.

Dal colore e da quel poco che avevo potuto constatare passando del tempo con lui, potevo scommettere su tutto che l'avesse preso alla nocciola.

«Cavolo... è proprio buono.» borbottò poco prima di ingurgitare l'intero liquido e risucchiare una per una anche tutte le bubbles, rimaste sul fondo nel giro di pochi secondi. Di fronte a tutta quella ghiottoneria, mi limitai semplicemente a sollevare le sopracciglia e guardarlo sconcertata.

Emise un verso soddisfatto, per poi andare a buttare il bicchiere nel cestino. Abbassai gli occhi sul mio bubble tea, constatando di non essere nemmeno a metà, poi risollevai lo sguardo per posarlo sul corvino che prese posto vicino a me.

«Certo che sei un po' lenta.» enfatizzò a bassa voce, facendomi sbattere più volte nel normale le palpebre incredula.

«Io sarei lenta? Guarda che sei tu che divori ogni cosa ti ritrovi davanti come un piranha.» ribattei, senza però riuscire a trattenere gli angoli della bocca che si sollevarono in automatico verso l'alto.

Jungkook scoppiò in una fragorosa risata ed io, a quel punto, non riuscii a fare nient'altro se non rimanere impalata ad osservare quel suo bellissimo sorriso di mille sfumature diverse e ascoltare silenziosamente uno dei suoni più soavi e belli che avessi mai sentito.

Guardai velocemente l'ora segnata sul display del cellulare, rendendomi conto che fosse ormai ora di tornare a casa. Non volevo di nuovo far preoccupare mio fratello come era successo l'ultima volta; potevo ancora ora sentire il dolore, che avevo provato quella sera al petto, nel vedere le sue lacrime incastrate tra le ciglia degli occhi inondati di preoccupazione, di paura.

INFINITY | J.JkWhere stories live. Discover now