𝟓𝟑. Voglio tornare a casa

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"Piangere mentre si spiega è un livello differente di dolore."

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JUNGKOOK


Domenica 18 Aprile 2021, ore 06:13

«Cosa stai facendo?» Avevo le sopracciglia corrugate e una faccia a dir poco confusa, mentre guardavo Sooyun prendere le sue cose e riporle dentro un borsone. Non aveva più addosso il camice dell'ospedale, poiché stava indossando i suoi vestiti. Aspetta un attimo. «E perché ti sei vestita?»

«Me ne vado e tra poco ho un appuntamento con la polizia» disse tranquillamente, come se niente fosse.

Appuntamento? Ma era seria?

«Stai scherzando vero?» risi senza alcun divertimento, guardandola male. «Da quando si prenotano appuntamenti con la polizia?»

«Non ho prenotato niente, mi hanno detto loro di andare da loro alle nove»

«Okay, ma tu non ci andrai» ribattei deciso, innervosendomi nel vederla ignorarmi completamente. «La smetti di mettere le tue cose dentro a quel maledetto borsone?»

«Ti ho detto che me ne vado, sei sordo per caso?»

Inarcai un sopracciglio nel sentirla parlarmi con un tono tanto acido e presuntuoso. Non volevo litigare con lei, però mi stava rendendo le cose parecchio difficili comportandosi in questo modo. Si ribellava a chiunque, anche alle infermiere e al medico, e continuava a rispondermi in malo modo. Mi feriva questo suo atteggiamento.

«E io, invece, ti ho detto che non te ne andrai» ripetei sull'orlo di gridare quando la vidi sollevare le spalle, facendomi ben capire che non le importava niente di quello che le stavo dicendo. «Sooyun ho detto di fermarti, perché tanto non ti permetterò di andare via da qui e men che meno dalla polizia. Non finché non starai meglio»

«Io sto meglio» controbatté alzando finalmente la testa per guardarmi in faccia. «E comunque tu non sei nessuno per prendere decisioni per me»

Come?

Boccheggiai senza parole, guardandola sconvolto. Aveva ragione, sapevo di non avere alcun diritto per decidere al posto suo, ma che necessità aveva di trattarmi in questo modo?

«Perché mi rispondi così male?»

«E tu perché non ti fai gli affari tuoi?»

«Ma cosa...? Sooyun, guarda che sto solo cercando di aiutarti!» alzai la voce, avvicinandomi di un passo a lei.

La corvina non disse nulla per i primi cinque secondi, dandosi il tempo per osservarmi dai piedi alla testa con un'espressione indecifrabile in viso. In quel breve lasso di tempo potei notare meglio le occhiaie che scavano sotto ai suoi occhi, la pelle pallida come se non vedesse la luce del sole da mesi, mentre le labbra tremavano leggermente.

INFINITY | J.JkWhere stories live. Discover now