𝟕. Distaccata dalla realtà

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TAEHYUNG

Un altro colpo di tosse mi costrinse a staccare le mani dalla tastiera, sotto lo sguardo preoccupato di un collega intento a lasciarmi dei moduli sulla scrivania.

«Tutto bene Taehyung? Non ti vedo molto in forma in questi giorni.» parlò mentre io riprendevo a sistemare alcune cose al computer.

«Eh? Ah si si, sto bene.» mormorai distratto, poiché la mia concentrazione era completamente rivolta sullo schermo luminoso davanti ai miei occhi.

Il mio collega mugugnò non più di tanto convinto dalla mia risposta «Comunque ti ho lasciato questi da trascrivere entro stasera» indicò con un cenno i moduli «Sono tanti, pensi di farcela da solo?»

Lanciai una veloce occhiata alla pila di fogli, per poi mugugnare in risposta affermativa «Si, tranquillo. Lascia pure tutto a me.» dissi pacato, ottenendo così una pacca sulle spalle da parte sua.

«Perfetto allora! Ti lascio lavorare in pace.» esclamò per poi incamminarsi fuori dalla stanza.

Il solo suono che producevano le mie dita a contatto con i tasti rimbombava per quelle quattro mura spoglie; ero talmente preso dal lavoro che appena l'improvvisa vibrazione del mio cellulare fece lievemente tremare la superficie su cui stavo appoggiato trasalii sulla sedia, corrugando le sopracciglia confuso.

Chi diavolo poteva inviarmi un messaggio a quell'ora della mattina? Sooyun non avrebbe potuto dato che era a lezione, anche Yoongi e Jimin erano sicuramente impegnati. A meno che non si fosse trattata di un'emergenza, dubitavo perdessero tempo a scrivermi.

Una lieve preoccupazione si fece spazio nel mio petto quando il pensiero che fosse successo qualcosa ad uno dei tre mi sfiorò la mente. Ma mi ritrovai ad essere ancora più confuso e allarmato non appena lessi il nome del mittente. Non era Sooyun, non era Jimin e tanto meno Yoongi.

Era Seokjin.

Aprii la chat per leggere il messaggio e la preoccupazione di poco fa non fece che aumentare a dismisura nel momento in cui ne lessi il contenuto.

Seokjin So che sei a lavoro e non voglio disturbarti chiamandoti, quindi ti prego vieni subito a scuola appena leggi questo messaggio. Si tratta di Sooyun.

Mi alzai di scatto dalla sedia facendola sbattere contro il muro alle mie spalle e, senza preoccuparmene minimamente, mi catapultai fuori dall'ufficio. Corsi come un pazzo ed ignorai completamente i richiami preoccupati della segretaria all'entrata.

Entrai in macchina al posto del guidatore, per poi mettere in moto ed uscire dal parcheggio alla velocità della luce. Sentivo nel mio petto il cuore battere all'impazzata e la paura farsi sempre più vivida. Più volte rischiai di passare con il rosso e prendere delle multe, ma ogni cosa al di fuori di Sooyun aveva perso importanza. L'unica cosa importante era raggiungere la scuola e assicurarmi che mia sorella stesse bene e che non le fosse successo nulla di grave.

Ero così atterrito nel momento in cui avevo letto quel messaggio che nemmeno mi ero preso del tempo per rispondergli, decidendo di andare direttamente da lui senza pensarci due volte.

Uscii dal veicolo alla stessa velocità con cui ci ero entrato, assicurandomi ovviamente di chiuderla con il piccolo telecomando a batteria, e ripresi a correre per raggiungere l'entrata della scuola. Spalancai il portone e sorpassai la soglia come un impetuoso tornado; con la coda dell'occhio vidi la custode sobbalzare in aria spaventata, mentre io mi fermavo un attimo per riprendere fiato.

INFINITY | J.JkTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon