𝟔. Mio fratello

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Assicuratevi di aver letto il capitolo precedente.

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SOOYUN

«Sooyun, la colazione è pronta!»

Mi rigirai dall'altra parte del letto facendo finta di non aver appena sentito la voce di mio fratello chiamarmi dal piano di sotto. Era così piacevole quel calore che le pesanti coperte mi donavano da non avere la minima intenzione di alzarmi, in particolar modo se avessi dovuto farlo per andare a scuola.

«Sooyun!»

Sbuffai con la faccia premuta sul cuscino, dando con una gamba un colpo secco alle coperte per poi sollevare faticosamente il busto dal materasso. Mi strofinai gli occhi mentre rimanevo fiaccamente seduta sul materasso, finchè l'ennesimo richiamo di mio fratello non mi fece sollevare gli occhi al cielo, costringendomi ad alzarmi dal letto e scendere in cucina.

«Finalmente ce l'hai fatta. Sei peggio di un bradipo quando si tratta di alzarti dal letto la mattina.» commentò mentre posava un piatto pieno di biscotti con gocce di cioccolato accompagnati da una tazza di latte fumante.

Corrugai le sopracciglia non essendo abituata a vedere mio fratello preparare qualcosa, men che meno dolci di prima mattina.

«Li hai fatti davvero tu?» chiesi stupita non solo dal gesto, ma anche dal risultato una volta assaporato.

Gustai quel biscotto proprio come facevo da piccola ad ogni colazione, meravigliata di come fosse squisito. A mio fratello non piaceva cucinare, me lo ricordavo molto bene, ma questa volta si era davvero superato.

«Si. So che sono qualcosa di molto semplice, ma ho pensato ti avrebbe fatto piacere.» mormorò insicuro mentre addentavo il secondo biscotto subito dopo averlo inzuppato nel latte.

La mamma li faceva sempre per me.

«Come sono?» domandò con titubanza, riprendendo però quasi subito a parlare «Sai che a differenza tua sono sempre stato una frana a cucinare dolci, ma spero che siano usciti bene almeno questa volta.» disse ridacchiando teneramente.

Come riusciva a parlarmi ancora, nonostante la nottata che gli ho fatto passare? Ero convinta fosse arrabbiato con me, che non mi avrebbe più rivolto la parola per almeno un giorno intero, e invece si era messo a farmi biscotti e conversare come se nulla fosse. Perchè?

Perchè era così buono con me?

«Kim Taehyung che non manda a fuoco la cucina... è un miracolo.» borbottai facendolo ridere divertito.

«Già, devo ammettere di essere molto fiero di me.» affermò modesto, mentre prendeva posto di fronte a me.

Era vero. Proprio come aveva detto lui, i biscotti erano qualcosa di molto semplice da preparare, non erano niente in confronto ai brownies o ad una fetta di cheesecake. Però in quel momento, per me, quei biscotti valevano più di mille brownies messi assieme.

INFINITY | J.JkWhere stories live. Discover now