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Harry Potter uscì dal suo appartamento per recarsi nel vicolo accanto per materializzarsi al lavoro.

Era il cinque luglio e faceva un caldo micidiale. Non aveva fatto in tempo ad uscire dalla doccia che aveva ripreso a sudare. Era stata una notte alquanto movimentata.

La sera prima era confusa, tranne per il corpo del giovane nel suo letto quella mattina.

Dal suo mal di testa, doveva aver bevuto parecchio al Freedom la sera prima.

Era stata una giornata, anzi una settimana, stressante. Doveva scrivere degli articoli, revisionare quelli dei suoi collaboratori, ma ormai non si poteva andare avanti in quel modo. Avevano bisogno di un'altra persona in redazione.

Nonostante Seamus Finnigan, il nuovo direttore della Gazzetta del Profeta, gli avesse concesso del tempo per scegliere un nuovo collaboratore, Harry non aveva ancora fatto una ricerca adeguata.

Non voleva proprio farla. Aveva letto cinque curriculum arrivati via gufo ma nessuno sembrava fare al caso loro quando poi li aveva chiamati per fare un colloquio.

Stava per perdere le speranze, doveva parlarne con Seamus, dirgli che forse la sua redazione di cronaca doveva essere cancellata….

Raggiunse la via dove era situata la sede del giornale una decina di minuti prima delle nove.

Salutò le due giovani che lavoravano al front office e che puntualmente sospiravano al suo passaggio.

Harry le trovava carine, una aveva i capelli rossi,le efelidi, e occhi nocciola, l'altra aveva i capelli neri, pelle chiara come la luna e grandi occhi verdi espressivi, ma le conosceva da cinque anni e provarci con loro gli avrebbe solo complicato la vita. 

Raggiunse il suo ufficio al terzo piano e accese le luci mentre raggiungeva la finestra e l'apriva, mentre si arrotolava le maniche della camicia che indossava.

Non avrebbe mai compreso perché dovevano esistere delle regole a cui i dipendenti dovevano sottostare, tra cui il modo in cui si doveva vestire per andare al lavoro: era obbligatorio il completo elegante.

Harry odiava cravatte, camicie e completi eleganti. Lo aveva indossato solo per il suo matrimonio tre anni prima e lo aveva odiato. Così come la vita con sua moglie, la quale aveva chiesto il divorzio dopo sei mesi. Non era colpa di Harry se lei era rientrata a casa dopo una serata con le amiche e aveva sorpreso Harry a succhiare l'uccello a suo cognato, ok?

Harry era bisessuale e questa cosa a Ginny non era andata giù. Harry amava le donne, ma non forse per la vita. Amava gli uomini alla stessa maniera, forse un po' di più rispetto alle donne, ora che ripensava a quanti uomini erano passati per il suo letto negli ultimi anni.

Harry non si era mai fatto domande su cosa desiderasse nella vita. Voleva semplicemente vivere ed essere felice.

Patricia entrò poco dopo nel suo ufficio, consegnandogli delle nuove pergamene che altro non erano che curriculum giunti in redazione via gufo. Erano quasi sommersi dalle pergamene da quando Seamus aveva messo quel dannato annuncio. Eppure Harry non riusciva a trovare nessuno che valesse anche la pena tentare come prova!

Harry sospirò e controvoglia aprì e lesse le pergamene, mentre i tre uomini che lavoravano nello studio con lui leggevano e scrivevano appunti sui loro taccuini. Il giorno prima c'era stata la scomparsa di una giovane donna. Era uscita la sera prima con le amiche e poi non era più tornata.

Era ormai la terza donna nel giro di tre mesi, la storia cominciava a preoccuparlo non molto. Perché le tre donne scomparse erano tutte e tre differenti, età, etnia, classe sociale e orientamento. Anche gli Auror stavano brancolando nel buio e il primo ministro, Hermione Granger-Weasley, non era affatto contenta di come stavano procedendo le indagini.

La mattinata proseguì tranquilla, qualche articolo da revisionare, gufi che volavano a destra e sinistra per l'ufficio finché alle cinque del pomeriggio Harry non aveva ricevuto un gufo.

Era imponente e Harry comprese solo vedendo la ceralacca che chiudeva la pergamena attorno alla zampa a chi appartenesse quel gufo imponente.

Harry Potter non vedeva Lucius Malfoy da almeno cinque anni, quando ancora lavorava al Ministero della Magia come Auror. Lucius era un caro amico nonostante si passassero vent'anni di differenza. L'uomo aveva un unico figlio, si chiamava Draco ed era biondo come suo padre. Harry lo aveva conosciuto una decina di anni prima, forse di più. Draco era un bambino, forse aveva all'incirca undici anni, gli occhi grigi come quelli del padre vispi e attenti.

Harry gli aveva stretto la mano e il bambino aveva inspirato profondamente, mentre i suoi occhi cambiavano colore, dal grigio divennero arancioni e poi tornarono grigi.

"Terra. Terra bagnata. Papà! Lo senti anche tu?"

Harry aveva aggrottato le sopracciglia, cercando di mantenere il cuore stabile. Merda. Si, Harry era un licantropo, era un Alpha, ma nel mondo magico essere un licantropo era un problema. I maghi odiavano i lupi.

Harry era figlio di due maghi. Aveva la magia che gli scorreva nelle vene. Aveva tre anni la prima volta che aveva manifestato inconsapevolmente la magia, poi a undici aveva ricevuto la lettera da una scuola magica, Hogwarts, che aveva frequentato per sette anni. Qui aveva conosciuto Ron Weasley ed Hermione Granger, che erano diventati i suoi migliori amici dal primo istante in cui si erano conosciuti sul treno che da Londra li avrebbe portati ad Hogsmeade.

Hermione e Ron si erano poi innamorati durante gli anni scolastici e due anni dopo erano convolati a nozze e avevano due figli: Rose e Hugo.

Harry aveva corteggiato Ginny, la sorella di Ron, si erano frequentati per qualche anno, poi Harry le aveva fatto la proposta ma… si era reso conto che aveva bisogno di altro e non si riferiva agli uomini.

Un Alpha aveva bisogno di un legame che lo avrebbe tenuto con i piedi per terra, che non lo avrebbe fatto impazzire e perdere nel proprio lupo.

Non era stata Ginny. E nemmeno suo fratello o la sua famiglia. Anche se lo avevano aiutato a non impazzire.

Lucius aveva posato una mano sulla spalla del figlio e aveva sorriso imbarazzato.

"Perdonalo, non sa cosa dice…" aveva tentato l'uomo e Harry aveva mostrato i suoi occhi, due fari rossi che avevano lampeggiato per pochi istanti, ma che avevano fatto sospirare Draco.

Lucius si era inchinato ad Harry.

"Alpha" aveva sussurrato l'uomo con reverenza.

Harry lo aveva guardato.

"Anche tu?" Aveva chiesto Harry confuso. "Non ho mai sentito…."

"Perché li sappiamo nascondere…" fu la risposta di Lucius. "Soppressori"

"Ah" fu la risposta semplice di Harry mentre guardava Draco che lo stava fissando come se fosse la luna in persona.

Aveva dimenticato quell'episodio, non vedeva Lucius e soprattutto Draco da anni, eppure Lucius Malfoy gli aveva appena scritto e.. lo supplicava di dare una possibilità a suo figlio Draco.

Harry aveva risposto velocemente alla pergamena dell'amico.

"Incontriamoci alle sette. Sono qui nel mio studio, i miei collaboratori saranno andati tutti via. Saremo solo noi tre"

NOTE: ed eccoci qui con una nuova FF OMEGAVERSE, dopo aver parlato con un'amica su Instagram stamattina. ❤️ Non ho idea cosa ne uscirà fuori. Vorrei scrivere una storia d'amore piena zeppa di scene di sesso. 🔞
È una Omegaverse quindi ci saranno scene di sesso descrittive. Le mie Omegaverse (per chi mi conosce ormai canon) prevedono Draco con il seno, Harry enorme OVUNQUE 😏, MPREG, e Draco Omega bisognoso di coccole 😏 e di tanto Harry...

Ovviamente se siete minorenni questa storia non fa per voi! ❤️

Arriviamo a 30 stelline?⭐

Galaxy✨

~Drarry~ Risk It All (Omegaverse)Where stories live. Discover now