18.

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Draco stava infilzando la sua insalata con sguardo assente.

Era seduto ad un tavolo centrale, aveva ordinato un'insalata e un panino ma il panino non lo aveva ancora toccato.

Proprio come Harry.

Lo odiava e si odiava per quella situazione. Era colpa sua.

Poteva trovarsi un altro uomo, un altro ragazzo che lo avrebbe apprezzato, invece no, doveva sbattere la testa con Harry Potter.

Lui non lo voleva. Glielo aveva detto più volte, ma Draco no, imperterrito, continuava a ronzargli attorno, nonostante Potter gli avesse ribadito più e più volte che non lo voleva come compagno e soprattutto non voleva sposarsi.

Quello faceva male ogni volta che ci pensava.

Sarebbe impazzito nel calore perenne, sarebbe diventato una prostituta, sarebbe stato buttato in un bordello malfamato, la sua mente vuota, il suo corpo che veniva toccato e abusato da chissà chi.

Il pensiero lo faceva rabbrividire. Era forse meglio la morte…

Chiuse gli occhi e sentì il campanello della porta del locale squillare.

"Hey Harry! Come stai?"

Draco aprì gli occhi e notò Harry Potter avanzare verso il bancone del locale e salutare con un sorriso il proprietario, poi si voltò, guardandosi intorno finché non intercettò lo sguardo di Draco, la foglia di insalata ancora infilzata nella forchetta tenuta a mezz'aria.

Harry disse qualcosa al proprietario e poi con passo sicuro si avvicinò a Malfoy che abbassò la forchetta, a disagio.

Potter si fermò davanti a lui, entrambe le mani affondate nei pantaloni.

"Thea mi ha detto che eri qui" disse l'uomo.

Draco alzò gli occhi al cielo.

"E tu non potevi pranzare da un'altra parte, ovviamente" disse Draco con tono annoiato.

"Non abbiamo finito…" disse Harry afferrando la sedia di fronte a Draco, la spinse all'indietro e si sedette, incrociando le mani sul tavolo.

"Non abbiamo più nulla da dirci. Sei stato abbastanza chiaro. Non mi vuoi proprio."

"Non sono un mostro e te lo dimostrerò…" disse Harry con tono sicuro.

"Lo sei. Stai giocando con i miei sentimenti e il mio cuore. Ti fa schifo anche l'idea di toccarmi. Ti ho dato il permesso di farmi qualsiasi cosa invece tu preferisci portarmi in un locale piuttosto che restare da soli a casa. Ah no, nemmeno quando siamo soli ti fai avanti. Quindi. Perché sei qui?"

Harry deglutì e lo guardò negli occhi.

"Ho paura. Paura di ricaderci, di provare più che affetto nei tuoi confronti. Il sesso mi piace, ma non potrei perdonarmi di ferirti. So che ti piaccio, ma tu non mi conosci, non sai come sono, mi hai idealizzato" disse Harry.

"Non ti conosco perché non me lo permetti. Sei sempre sfuggente" disse Draco. "Non mi va bene che qualsiasi cosa io possa fare a te non andrà mai bene nulla. Non vuoi stare con me? Ok, però non avresti dovuto dirmi che volevi cominciare qualcosa con me se non ne eri sicuro. Mi cercherò un ragazzo che mi vorrà bene…"

Harry deglutì, non sapendo come rispondere, mentre la gelosia lo colpiva.

Gli dava fastidio il pensiero di un altro uomo che baciava e toccava Draco.

Lo guardò mentre il cameriere si avvicinava a loro per prendere l'ordinazione di Harry.

"Il solito" disse senza smettere di guardare Draco.

~Drarry~ Risk It All (Omegaverse)Onde as histórias ganham vida. Descobre agora