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La caffetteria dove erano andati per pranzo non era la solita ma bensì una aperta da poco chiamata Queen's Deli. Distava quindici minuti a piedi dal loro ufficio, la proprietaria era una donna giovane con i capelli castani tenuti in una coda alta. Si chiamava Zora. Insieme a lei il marito, Tristan, che era dietro la cassa. Dall'accento era americano.

Il locale aveva già dei tavoli occupati, Blaise si guardò attorno prima di sollevare lo sguardo sul menù, esposto su una grande lavagna alle spalle del bancone dove venivano serviti i clienti. Dietro una vetrina trasparente erano serviti cupcake e dolci di ogni genere.

Blaise e Harry ordinarono dei panini e acqua frizzante poi andarono a sedersi ad un tavolo accanto alla vetrata che dava sulla strada. Dall'altra parte del marciapiede c'era un grande parco giochi con altalene e scivoli colorati.

A poca distanza un asilo.

Fu Zora a servire i due giornalisti.

Harry osservò Blaise che nonostante fingesse di essere interessato al locale, aveva uno sguardo triste e depresso.

Harry allungò una mano per toccargli il braccio, per attirare la sua attenzione.

"Allora perché mi hai invitato fuori a pranzo?" Chiese Harry.

Blaise sospirò.

"Non volevo mangiare da solo…" disse Blaise cominciando a giocherellare con la tovaglietta americana colorata.

Harry alzò gli occhi al cielo.

"Come se fossi stupido e non avessi capito già che hai problemi di cui vorresti parlarmi…" disse Harry.

Blaise fece per aprire la bocca quando Zora servì loro il pranzo.

"Se avete bisogno di altro chiamatemi pure" disse la donna con un sorriso prima di allontanarsi e lasciare la coppia da sola.

Harry spostò lo sguardo dalla donna a Blaise che sospirò.

"Allora? Devo usare le pinze o me lo dici tu?" Chiese Harry guardando serio l'amico.

Blaise guardò sconsolato l'amico.

"Non smetto di ripensare alle parole del padre di Thea…"

"Quelle dove ti chiede di sposare Thea?"

Blaise annuì.

"Si. Mi sembra… assurdo. Dopo quello che gli ho raccontato, il mio passato. Come fa a chiedermi una cosa simile?"

Harry sospirò.

"Nella nostra… per noi licantropi avere un compagno è molto di più che avere una relazione. Quando ci si lega al proprio compagno, si riceve e si dà il morso. Da quel momento comincia una connessione, si crea un legame che è per sempre, nel verso senso del termine. Quando si sceglie il proprio compagno è per tutta la vita. Tu sei il legame di Thea. Lei a te piace. Non ci vedo nulla di male se volessi sposarla. Quello che è successo a noi non deve bloccarti. Tu devi vivere felice. Thea ti fa stare bene? Vi conoscete meglio, se ci tieni a lei la difenderai davanti a tua madre. Lo hai fatto per me che sono un tuo amico. Per l'amore della tua vita saprai combattere…." Disse Harry mentre Blaise sospirava.

"Sposarmi non mi è mai passato per il cervello nemmeno un momento. Né da giovane, né adesso. Oggi sento… beh sento il desiderio di crearmi una famiglia. Voglio una casa piena di bambini che corrono, che quando torno a casa dal lavoro mi chiamano papà, voglio giocare con loro, portarli al parco, andare la domenica da qualche parte con loro…." Disse Blaise mentre la voce gli si spezzava. "Mi sono detto che con una donna sarebbe andata così. Ho cominciato a frequentare donne normalissime dopo di te. Avevo paura. Mentre adesso è arrivata Thea ed è tutto quello che io ho cercato di evitare per tutta la vita… Ho preferito stare male io e vivere delle relazioni che non mi hanno mai fatto battere il cuore piuttosto che cedere alla mia natura. Io so che Thea è una ragazza, ma biologicamente è nata maschio. Mia madre… la sua maledizione. Lo sai…." Blaise sentì gli occhi pizzicare, Harry gli strinse la mano stringendola appena.

~Drarry~ Risk It All (Omegaverse)Onde as histórias ganham vida. Descobre agora