38. 🔞

485 45 2
                                    

Harry si svegliò il giorno dopo e allungò la mano verso la parte vuota del letto. Aprì gli occhi, stupito di non trovare Draco, ma poi si rese conto che per tutto il weekend non lo aveva sentito.

Più sveglio, si voltò su un fianco, allungò la mano verso il comodino e afferrò il cellulare.

Mentre aspettava che si accendesse, si passò una mano sul viso, sbadigliando.

C’era qualcosa che non riusciva a spiegarsi. Si sentiva triste e sentiva i fili dei legami che aveva con il suo branco non più accesi e tesi come un tempo.

Inserì la password nel cellulare e subito dopo cliccò sull’icona del telefono. Ignorando le sei chiamate senza risposta che aveva fatto a Draco solo la sera prima, cliccò sul nome del giovane e di portò il cellulare all’orecchio.

Il telefono non squillò ma si trovò nuovamente ad ascoltare la voce metallica pre registrata della segreteria telefonica. Harry aggrottò le sopracciglia, pensando che fosse strano quel comportamento. Erano quasi ventiquattro ore che non sentiva o aveva notizie di Draco. E a quell'ora era già sveglio.

Si alzò dal letto, grattandosi il petto. Si sentiva strano e anche stanco.

Si infilò sotto la doccia mentre pensava al perché Draco fosse sparito e alla visita con Blaise il giorno prima.

Quello che gli aveva raccontato lo aveva angosciato. Doveva fare in modo di proteggere Cantakerus Nott e sua figlia. Doveva tenerli al sicuro, legarli a sé.

Come hai legato e protetto Draco? O lui va bene solo per farci sesso senza avere poi alcuna responsabilità? Gli urlò la coscienza.

Harry si gettò sotto il getto di acqua mentre si ritrovava a ripensare a quello che aveva portato Blaise e sua madre a rompere ogni rapporto…

Vent'anni prima…

"Sei troppo lento!" Urlò Blaise mentre correva, alle sue spalle Harry Potter cercava di raggiungerlo.

"Vaffanculo, Blaise! Non sono lento! Sono solo più basso di te! Le mie gambe sono corte!"

"Utilizza la terza che hai tra le cosce!" Disse Blaise e l'attimo dopo urlò, mentre veniva atterrato dal corpo del suo migliore amico.

Harry era premuto completamente contro il suo corpo. Blaise chiuse gli occhi, mentre lo sentiva premere contro il suo corpo. Le labbra di Harry gli sfiorarono il collo, facendo rabbrividire.

"Sei un po' troppo interessato al mio uccello, vuoi darci una sbirciata?" Chiese Harry sensualmente al suo orecchio.

Blaise gli tirò una gomitata.

"Vaffanculo. Mi piacciono le ragazze, non i peni!" Disse sentendo il viso prendere fuoco.

"Possono piacerti entrambi, non devi scegliere. Nel sesso non devi mai scegliere. Si nasce in un modo. Ma tu non sei etero. Vuoi vedere il mio uccello?" Chiese Harry.

Blaise fece dei passi all'indietro, guardandosi spaventato attorno. Se qualcuno avesse sentito quelle discorso, sarebbero stati guai per lui.

I suoi genitori non avrebbero compreso. Già avete Harry Potter in casa era un azzardo.

Harry Potter era un licantropo. Sua madre Meredith Campbell era una cacciatrice che ammazzava i lupi. Per lei erano dei malati pervertiti.

"Non qui" soffiò Blaise afferrando la mano dell'amico e  trascinandolo dentro casa.

Non appena chiuse la porta di casa, Harry gli afferrò il viso tra le mani e lo baciò sulle labbra, infilandogli la lingua in bocca.

Blaise ansimò nel bacio. Non era la prima volta che si baciavano, la prima in assoluto era avvenuta un mese prima. Blaise a scuola riceveva attenzioni da una ragazza molto bella, ma lui essendo alle prime armi, non sapeva come gestirla. Si era così confidato con Harry, che era il suo migliore amico, che lo aveva guardato divertito.

~Drarry~ Risk It All (Omegaverse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora