13.

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Thea aveva un braccio fuori dal finestrino, mentre osservava la città illuminata scorrere davanti ai suoi occhi.

Stare ferma in un luogo chiuso con Blaise Zabini era troppo per lei e dopo un quarto d'ora aveva chiesto di poter spegnere l'aria condizionata e aprire il finestrino.

Era un mix di paglia, caramello e... Thea chiuse gli occhi.

Non sapeva cosa fosse l'ultimo profumo che sentiva, ma era una sensazione di sicurezza. Come se le braccia dell'uomo l'avvolgessero completamente, lei che posava la testa sul suo petto, ascoltando il battito lento e calmo del suo cuore.

Tutto in Blaise urlava: ti proteggerò.

Ed era quello che l'aveva fatta capitolare.

Voleva Blaise, ma era un mago, era un essere umano, delicato e fragile. Per lei ci sarebbe voluto un Beta o meglio ancora un Alpha per tenerla con i piedi per terra, ma poi era arrivato Blaise e tutto quello che aveva creduto fino a quel momento si era dissolto come aria.

Ora c'era solo Blaise. Blaise. Blaise.

Fortunatamente l'uomo sembrava attirato da lei, la trovava carina e il modo in cui cercava di toccare il suo braccio ogni volta che cambiava marcia la faceva sentire bene.

Però. C'era un però enorme. Blaise non sapeva. La vedeva come una ragazza, ma non era tanto differente da Draco. Aveva notato il modo in cui Blaise aveva guardato il seno prosperoso di Draco, le sopracciglia aggrottate prima che Potter gli posasse una mano sulla schiena e venissero tutti pervasi da una sensazione di calma e pace.

L'uomo guidava e ogni tanto le lanciava un'occhiata mentre la radio trasmetteva dei brani appena usciti. Lo sentiva canticchiare e ogni tanto le lanciava delle occhiate.

"Non era meglio l'aria condizionata? Quest'aria è bollente..."

Thea si strinse nelle spalle.

"Si. Ma... avevo bisogno di respirare" disse la bionda scostandosi un ciuffo ribelle dalla fronte.

L'aria le aveva rovinato la coda. Aprì lo specchio e si guardò preoccupata.

"In che senso?"

Thea lo guardò, chiudendo appena il finestrino, lasciando lo stesso circolare l'aria.

Il suo profumo era buonissimo. Voleva strusciarsi su di lui e urlare a tutti che era suo. Apparteneva a lei.

"Gira, alla prima uscita a destra" disse invece Thea stringendosi nelle spalle.

Casa sua era in fondo alla via, in mezzo alla campagna.

Gli animali erano già tutti chiusi. Le luci in casa erano accese, segnale che suo padre la stava aspettando sveglio.

Sorrise intenerita.

Blaise rallentò la macchina fino a che non si spense.

"Puoi restare un pochino qui?" Chiese l'uomo e Thea si voltò. "Voglio conoscerti meglio...." Disse Blaise sfilandosi la cintura.

Thea fece lo stesso guardandolo emozionata quando l'uomo allungò la mano verso il suo sedile.

"Io... uhm si....?" Chiese la bionda abbassando lo sguardo e inspirando profondamente.

I suoi occhi lampeggiarono di arancione e Blaise le sollevò il mento per guardarla in faccia.

"I tuoi occhi sono arancioni" disse l'avvomago.

"Già" disse Thea sentendo un brivido lungo la schiena.

"Ti sto mettendo a disagio?" Chiese Blaise osservandola attentamente prima di passare il pollice sulla guancia.

~Drarry~ Risk It All (Omegaverse)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora