IX.1) Il Giardino degli incontri I

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‹‹Ti fidi così poco di Theodor?››

Gli occhi ciechi del vecchio parvero guizzare divertiti.

Maria dovette fare un grande sforzo per mantenere il contegno. Levò lo sguardo da quella figura rannicchiata ai suoi piedi, tornando ad ammirare il mare di nuvole alle sue spalle.

‹‹Sempre più di quanto mi fidi di te›› commentò sprezzante.

Tra tutti i loro alleati, lui era quello che più detestava. Non capiva perché Azrāʿīl volesse il suo aiuto; se si trovavano in quella situazione, parte della colpa era proprio di quel vecchio buffone...

‹‹Quell'uomo ti ama alla follia, lo sai?››

Presa dai pensieri sull'uomo che amava, Maria rispose con fare distratto.

‹‹Certo, è il padre di mio figlio!››

Zuqiqu scoppiò a ridere, una risata oscena, incontenibile.

‹‹Oh oh, che spasso›› ululò con le lacrime agli occhi. ‹‹Questo sì che è un vero scoop... Io parlavo di Theodor!››

Maria rimase interdetta. Lo guardò con disgusto mentre si rotolava a terra, e si chiese come un tale imbecille potesse essersi meritato il titolo di Saggio tra i Saggi.

‹‹Ma cosa vai blaterando? Theodor ha fatto voto di castità, dovresti saperlo meglio di me!››

Un ghigno impertinente solcò quel volto scimmiesco.

‹‹Oh oh, e poi sarei io il cieco...››

Un brivido le salì lungo la schiena, e si costrinse a distogliere lo sguardo. Non ne poteva più di quella messinscena; presto Michele li avrebbe condotti al Giardino degli Incontri, e allora non avrebbero più avuto bisogno di Zuqiqu. Allora quel vecchio pazzo avrebbe avuto ciò che meritava, e sarebbe stata lieta di dargli lei stessa una lezione.

‹‹E tu che dici? Possiamo fidarci?››

Si volse verso la ragazza, che fino a quel momento s'era tenuta in disparte, acquattata in un angolo, ad osservare con apparente curiosità il mare di nuvole che li circondava.

La giovane levò i grandi occhi arancioni verso di lei, squadrandola come se la vedesse per la prima volta.

‹‹Lo farei io stessa›› miagolò, ‹‹ma lo sai, a me non è ancora concesso di entrare nel Giardino degli Incontri››.

Maria annuì sconsolata. Non le restava altra scelta che fidarsi di quel vecchio; era l'unico che poteva accedere a quel luogo, almeno finché Michele non avesse aperto loro la via. 

Tornò ad incenerirlo con lo sguardo. Azrāʿīl aveva dovuto insistere molto, perché lei accettasse quell'incontro; era un boccone troppo amaro da mandar giù, ma non se la sentiva di contraddire l'uomo che amava. In fin dei conti, all'inizio era scettica anche nei riguardi di Iris...

‹‹Se dovesse succedere qualcosa a mio figlio, ne risponderai al Re dei Dannati!››

Il sorriso non scomparve dal volto del vecchio, ma lei capì che le sue parole avevano colto nel segno. Continuò a fissarlo senza battere ciglia, mentre si levava sulle ginocchia ossute, fin troppo agile per l'età che dimostrava.

‹‹Non temere, bambina. Il vecchio Zuqiqu non gli torcerà un capello... Oh oh, no che non lo farà!››

 Oh oh, no che non lo farà!››

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