X.1) Zuqiqu I

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"Infine sei giunto, o Miracolo".

A Michele si gelò il sangue nelle vene. Dove aveva già sentito quella frase? Avrebbe voluto chiedere spiegazioni, ma le parole rimasero bloccate nel nodo che gli s'era stretto in gola.

C'era qualcosa in quell'uomo che lo terrorizzava: forse la sua voce mielosa, l'aspetto da Matusalemme... O quegli occhi ciechi, che, in qualche modo, non gli impedivano di vederlo, di scrutare fin dentro la sua mente e i suoi pensieri.

Zuqiqu avvertì la sua inquietudine, e la cosa lo divertì un mondo.

‹‹Oh sì... Ora che ti ho qui davanti, capisco la ragione per cui tutti si danno così da fare per te...››

‹‹Dacci un taglio, Zuqiqu!››

Le narici di Theodor vibravano indignate.

‹‹Saranno trecento anni che nessuno ha più notizie di te... Ti sembra opportuno farti vivo solo ora?››

Quel ghigno beffardo non abbandonò il volto di Zuqiqu. Aggrottò solo le sopracciglia, come se solo allora si fosse accorto della sua presenza.

‹‹Oh, il buon vecchio Uomo di Ghiaccio! Non sai che gioia vederti in così splendida forma!›› 

Si volse verso di lui, con tutta la calma che poteva consentirgli un sogno senza tempo. 

‹Trecento anni dici? Oh oh, pensavo fosse passato molto meno...››.

‹‹Tre secoli, Zuqiqu!›› lo interruppe Theodor, il volto contratto dalla rabbia. ‹‹Tre secoli in cui la tua confraternita è andata a rotoli!››

La mascella di Michele stava per disarticolarsi e cadere al suolo, tanto era spalancata per lo stupore. Quel vecchio era anch'esso un immortale, ma la cosa in quel momento passava quasi in secondo piano.

‹‹Suvvia Theodor, che saranno mai tre secoli per quelli come noi?››

Il sorriso s'era appena affievolito sul volto di Zuqiqu, ma le sue parole suonavano ancora della stessa, zuccherosa giocosità.

‹‹Dovresti prendere esempio da Salinas, goderti un po' i tuoi privilegi... Non ha senso definirti un Saggio, se ti lasci affliggere dalle stesse tribolazioni dei mortali!›

Gli occhi di Theodor fiammeggiavano, ma il suo respiro iniziò a farsi più regolare.

Sapeva di non poter competere col Saggio tra i Saggi; doveva prendere tempo, limitare i danni causati dalla sua impreparazione. Ma sopra ogni altra cosa, finché non ne avesse comprese le intenzioni, doveva tenere Michele alla larga dalla sua influenza.

Si accorse solo allora di tenere i pugni stretti per la rabbia. Da quando quel vecchio scimmione pazzo, lo stesso che aveva risvegliato metà dei cosiddetti Saggi Sognatori, era scomparso, il loro mondo era andato a rotoli...

Tornò a volgersi verso il ragazzo, che ricambiò il suo sguardo con l'espressione di un cerbiatto spaventato. Quelle creature erano ricomparse quando lui aveva visto sua madre, e con loro Zuqiqu... Non poteva essere una coincidenza.

‹‹ P-Permettimi di presentarti Zuqiqu... Colui che tra la mia gente è noto come il Saggio tra i Saggi›› balbettò nel tentativo di prendere tempo.

Prima che Michele potesse aprir bocca, sentì Zuqiqu ridacchiare soddisfatto.

‹‹Una presentazione coi fiocchi, fratello mio... Oh oh, sono lieto di sapere che trecento anni non hanno intaccato le tue buone maniere!››

Figlio di un SognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora