Il libro specchio

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CAPITOLO 6

Gli Antichi Dei, di nome e di fatto, onora, che amore e luce siano nostre guide ancora.

TRIXIE'S POV

Leggo la profezia ad alta voce per far partecipe dello scritto anche le mie cugine. Ho appena pronunciato l'ultima parola che, oltre a quella, scappa pure un'esclamazione interrogativa.
«Oh, santa madre terra! Ma che razza di cavolfiore è questo? E giusto per la precisione... dov'è la parte dove dice che dovrei evitare Dylan come la peste?»
Alla mia domanda segue anche il rimprovero di zia Sophia.
«Avresti capito qualcosa di più se ti fossi degnata di leggere prima il susseguirsi della vicenda, piuttosto che saltarla e andare avanti.»
«Ok! Va bene! Forse ho sbagliato a saltare quella parte.»
A venire in aiuto della zia, caso strano, ci pensa Hope, anche se poi la zia non la prende tanto bene.
«Già! Sarebbe meglio sapere i particolari se poi vogliamo anche interpretare questa sottospecie di poesia in rima.»
«Non oltraggiare la poes... ehm la profezia!» «Quante storie!»
«Non state prendendo la cosa seriamente! Ora mi riprendo i libri e vi spedisco lontano di qui!»
A Hope poi si unisce anche Destiny.
«Oooh... avanti zia! Quanto sei pesante! La vita è già amara, prendila con filosofia.»
«Queste non sono cose da prendere alla leggera! C'è una vita in gioco! Vi va ancora di scherzare?»
«E va beneee. Ora la prendiamo sul serio e cominciamo dall'inizio.»

Torno indietro con le pagine, sfogliandole con molta delicatezza data l'antichità del libro, e non posso fare a meno di fare un appunto anche su questo.
«Nessuna di voi custodi ha mai pensato di trascriverlo di nuovo? Fra un po' le pagine si sgretoleranno in frammenti così piccoli da poterne fare coriandoli per il carnevale di New Orleans.»
E almeno su una cosa siamo d'accordo. Per la zia è una cosa non proprio campata in aria, e dopo averci pensato su, dà pure il consenso a fare una cosa del genere.
«Non sarebbe un'idea malvagia.»
«Abbiamo trovato un altro lavoretto da fare.» Risponde Destiny, mentre Hope, molto più seria della sorella, incita tutte a continuare con la lettura.
«Il lavoretto a dopo. Ora vediamo di scoprire cosa si nasconde dentro queste pagine.»
«Zia a te l'onore.» Dico, spostando il libro verso di lei.
«Io già so cosa c'è scritto e l'onore non sarà il mio. La mia vita è salva dal momento che ho rinunciato e allontanato l'amore... sarai tu a leggere, visto che è la tua vita a essere in gioco.»
Annuisco, sfogliando ancora, per arrivare alla prima pagina; quella dove Clarity Harris Gilmore descrive come tutto ha avuto inizio.

SALEM 1692

Nel 1692 la comunità puritana di Salem, nel New England, fu lacerata da uno dei più terribili "processi alle streghe" della storia.
La psicosi scoppiò a gennaio, quando Elizabeth Parris, figlia del pastore Samuel Parris, e sua cugina Abigail Williams iniziarono improvvisamente a comportarsi in modo strano, urlando ed emettendo strani versi. L'8 febbraio il medico del villaggio, William Griggs, dichiarò che le ragazze adolescenti erano possedute dal demonio. Da qui iniziò un'indagine per arrivare al colpevole. Le due ragazzine puntarono il dito contro Tituba, una schiava caraibica di proprietà dello stesso Parris. Questa fu accusata di istigare le donne e le fanciulle bianche alla stregoneria e ai commerci con il Maligno, e dopo la sua confessione dilagò una vera e propria caccia alle streghe.
Le accuse, gli interrogatori, le torture e le condanne coinvolsero un numero considerevole di persone delle quali duecento solo accusati, centocinquanta imprigionati e diciannove condannati a morte. I processi iniziarono ad aprile e terminarono a novembre, quando i pastori più influenti della regione si lamentarono e tennero sermoni contro il tribunale incaricato dei processi. Questi spinsero il governatore a fermare la caccia che stava sempre più dilagando e trasformandosi in una strage.
L'anno successivo una corte speciale esaminò i casi rimasti in attesa di giudizio, ponendo una fine definitiva all'orribile vicenda, o almeno questo è quello che si voleva realizzare. In realtà i puritani e i popolani che diedero vita alla mattanza, non rimasero a guardare, e a loro modo continuarono ad aizzare gli abitanti di Salem contro i più deboli e indifesi, come se fossero un perfetto capro espiatorio per lo sfogo della loro ignoranza di vedere Satana in ogni dove.

Le nuove streghe di Salem Where stories live. Discover now