Verità nascoste

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CAPITOLO 18

Il Sorbo è un albero di potere e fulgore, dona vita dalle bacche e magia dal suo fiore.


DYLAN'S POV

Dopo la telefonata ricevuta da Trixie, pago la nostra consumazione e andiamo via ripercorrendo la strada a ritroso. Lungo il tragitto, tra una chiacchiera e un'altra, cerco anche di riprendere il discorso lasciato in sospeso con qualche domanda di pura curiosità.
«Hai sempre vissuto qui? Nata e cresciuta a Salem?»
«Sì... questo è il mio posto. Come lo è stato per mia madre, per mia nonna, la bisnonna, trisnonna... in pratica un'intera generazione.»
«E a quale fazione appartieni? Da che parte erano schierati i tuoi avi?»
«Perché pensi a uno schieramento? Magari non lo erano... magari erano al centro della faida, tra la gente che sarebbe stata sottomessa al dominio dell'una o salvata dall'altra.»
«Non sono convinto che sia così.»
«Farebbe la differenza?»
«Mi farebbe capire tante cose.»
«Tipo?»
«Tipo: da chi hanno ereditato la stronzaggine le tue cugine.»
Ride di gusto per la mia constatazione, ma si sente comunque in dovere di difenderle. «Anche se stronze, non sono cattive. Siamo le buone.»
«Quindi c'è davvero uno schieramento?»
«Può essere!»
«Perché non sei più chiara? Ti imbarazzano le tue origini?»
«No, che vai a pensare?»
«E allora perché non lo dici chiaramente?»
«Tu come la prenderesti se ti dicessi di discendere da una o l'altra fazione?»
«Come dovrei prenderla? È il passato! Quello che conta è il presente. Aspetta un attimo... hai timore di dirmi dei tuoi avi?»
«Mhmm... beh... non proprio. Aspetto il momento giusto.»
Interrompe il discorso non appena giungiamo a destinazione ed entra in negozio, seguita da me che sono intenzionato ad aspettarla. La mia decisione la rallegra, ma d'altra parte, mi confessa che è anche preoccupata all'idea di dovermi lasciare solo per un po' in compagnia delle due Gorgoni, poiché sono il punto focale del loro sguardo pietrificante.
Varcata la soglia, eccolo lì; il suo imprevisto non è altro che una ragazza accompagnata forse da un'amica. Trixie si accosta a lei; a quella giovane scarna dai capelli biondi che sembra essere triste, con le labbra imbronciate e gli occhi scavati da due ombre nere. Tutto fa presupporre che non dorma da giorni, e il rossore dei bulbi, che abbia anche pianto per giorni. L'abbraccia prima di accompagnarla dentro una stanza, e lì, la fa sedere su un piccolo divano e le prende le mani nello stesso modo con cui lo fece con Carrie. Ora so che sta per fare lo stesso giochetto che ha fatto con lei, ma non mi è dato sapere se sarà veramente così, poiché l'amica che era con lei, esce dalla stanza chiudendo la porta alle sue spalle.
Mi guardo allora intorno, confondendomi con tutte le persone intente a cercare qualche souvenir interessante. Poi torno di nuovo a guardare la rossa e la bionda, che ancora stanno a incenerirmi con lo sguardo, come quando sono entrato. Ma se pensano di intimorirmi si sbagliano di grosso. «Che problema avete adesso?»
«Sempre e solo uno! Non è cambiato da questa mattina.»
Come immaginavo una tregua non è possibile visto che Pel di carota mi ha attaccato senza esitare quando ho chiesto spiegazioni.
«Si può sapere che diavolo ho fatto?»
«Per meglio dire, cosa farai!»
«Fatemi capire... mi state col fiato sul collo per qualcosa che non ho fatto, ma che farò? Non siete normali! Che cazzo ne potete sapere?»
«Sappiamo più cose di quanto tu possa immaginare.»
«Non sapete un bel niente! Di me non sapete niente! E dovreste pure smettere di rompere, perché comincio ad averne abbastanza. Questa situazione sta diventando fin troppo ridicola.»

Forse sono stato convincente, anche se non credo che abbia detto chissà cosa per convincerle, ma sta di fatto, che mi danno le spalle parlottando tra di loro per non farsi sentire. Ogni tanto si voltano dal mio lato, per poi tornare a ignorarmi continuando a bisbigliare e a gesticolare facendomi sorgere il dubbio che stiano litigando tra loro in modo composto, e che l'oggetto del loro litigio sia proprio io, ma... sai quanto me ne frega?
Per non stare a pensare troppo alle loro stravaganze, mi avvicino agli scaffali pieni di oggetti a tema stregonesco comportandomi come un normale cliente, ma il mio giro intorno alle bacheche e agli scaffali dura appena un solo minuto. Subito dopo vengo interrotto dalle due miss simpatia e in particolare da Shady lady che mi rivolge pacatamente la parola.
«Dylan possiamo parlare un attimo? Veniamo in pace.»
Elargisce un accenno di sorriso; chi l'avrebbe mai detto! Shady lady sa pure sorridere!
«C'è qualcosa sotto?» Le chiedo.
«Ci dispiace... abbiamo esagerato.»
«Accetto le scuse, ma vorrei anche capire perché ce l'avete così tanto con me. Non penso di essermi comportato male e sto facendo anche uno sforzo enorme per rispettare una strana richiesta. Cosa dovrei fare di più per farvi capire che ho buone intenzioni?»
«Apprezziamo che tu lo stia facendo. È importante per noi e soprattutto per Trixie che tu per il momento tenga le mani a posto.»
«Posso almeno sapere il perché? È traumatizzata da qualcosa o da qualcuno? Ha subito violenza? Cosa? Cosa la terrorizza a tal punto da non voler essere toccata e addirittura baciata?»
«Questo dovrà spiegartelo lei, se vorrà farlo.»
«Non sembra intenzionata a farlo e se non so niente, non so neanche come comportarmi.»
«Te lo diciamo noi come comportarti. Devi resistere dal lasciarti tentare. Non è una minaccia, te lo chiediamo come favore personale. È importante che per il momento sia così! Un giorno forse tutto cambierà, ma fino a quel giorno, fino a quando Trixie non ti dirà che puoi farlo, devi tenere un profilo basso. Se sarai capace di tener fede a questo impegno, seppelliremo l'ascia di guerra... non vogliamo esserti nemiche.»
«Non è che state facendo il doppio gioco? Il vostro cambiamento è stato troppo repentino.»
«L'unica cosa che ci interessa è il bene di Trixie, e se questo significa collaborare pacificamente, lo faremo.»
Al discorso poi si aggiunge anche Pel di carota che non fa altro che chiedermi che intenzioni abbia. «E tu? Quanto sei disposto a collaborare?»
«Non ci sto capendo molto del perché di questa richiesta, ma penso sia un motivo importante.»
«Lo è!»
«Non voglio il suo male. Cercherò di comportarmi bene... promesso.»
«Bene... e ora che ci siamo chiariti, vediamo di trovare anche il modo per andare d'accordo, perché nonostante le tue buone intenzioni, per quello che sarà, non mi stai per niente a genio.»

Le nuove streghe di Salem Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin