Samhain

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CAPITOLO 42

Se la sfortuna è alle porte, segna una stella sulla fronte.


TRIXIE'S POV

Sono passati dieci giorni... tra i quali sette passati a letto in preda a una febbre improvvisa e delirante, e una tosse che, ogni qual volta appariva, mandava a fuoco i miei polmoni. La pioggia non mi è stata amica e, complice con la mia salute precaria che si ammala anche con il nulla, mi ha causato una bronchite con i fiocchi.
Le cose continuano a non andare bene, oltre alla stanchezza, le vertigini e gli edemi, comincio pure ad ammalarmi con le varianti più disparate, e il tutto corre con una velocità tale da lasciarmi sempre più perplessa. Per me non è uguale, ma neanche lontanamente simile agli altri esempi che abbiamo avuto modo di analizzare... sono un caso a parte, e come tale, comincio anche a pensare di non avere neanche tutto il tempo che è stato concesso alle altre.
Dylan mi è sempre vicino e quando può salta pure il lavoro rischiando il licenziamento. In tre mesi e mezzo sono riuscita a scombussolargli la vita e a rendergliela più difficile... questa situazione non mi piace per niente neanche per lui.
Niente è uguale! Dalla mia salute che si aggrava troppo velocemente, al mio amore che non sto vivendo con gioia ma con amarezza, per finire a Dylan che non si limita a starmi vicino come hanno fatto gli altri prima di lui, ma continua in maniera quasi maniacale a cercare su internet le risposte per il mio problema... come se poi potesse trovare le risposte lì! Certe cose non si trovano su internet.
Per me niente è uguale e questa sera si spera che qualcosa possa cambiare.

Perché proprio questa sera? Perché oggi è la vigilia del Samhain.
È la notte che segna l'inizio del nuovo anno, dal vecchio al nuovo; la notte che segna il passaggio dall'estate all'inverno, quando termina ufficialmente la stagione calda e inizia la stagione delle tenebre e del freddo.
È la notte in cui Samhain chiama a sé tutti gli spiriti dei morti che vivono nella landa di eterna giovinezza e felicità. È la notte in cui le forze degli spiriti possono unirsi al mondo dei viventi. È la notte in cui le leggi del tempo e dello spazio si dissolvono. È la notte in cui l’aldilà si fonde con il mondo dei vivi permettendo agli spiriti di vagare in terra. È la notte in cui tutto è concesso. È la notte della vigilia di Halloween... o Samhain.
Ed è la notte in cui, dato il velo sottile che separa i due piani e l'energie che si fondono in una sola, mia zia, la mamma di Dylan e le mie cugine cercheranno un contatto diretto con Lorna e mettere fine a una maledizione che perdura da più di tre secoli.

Era mia intenzione partecipare a questo evento, ma poi avrei dovuto spiegare la mia assenza a Dylan, che di tutta questa storia conosce solo la metà... e dell'altra metà è sempre bene che non ne sia a conoscenza, almeno per il momento.
Sono le nove di sera quando Hope e Destiny prendono le chiavi dell'auto e mi salutano con un abbraccio sotto lo sguardo attento di Dylan che da qualche giorno a questa parte è sempre più circospetto. Forse intuisce che c'è qualcosa che stiamo per smuovere nell'aria e io, d'altronde, non sono capace neanche a nascondere bene la mia inquietudine.
E come fa sempre, comincia con le domande apparentemente di pura curiosità, ma so che sta studiando pure le risposte che diamo a quelle. È fatto così... rimane latente a studiare le sue mosse per poi agire quando meno te lo aspetti. L'unica differenza è che questa volta sono preparata e mi aspetto di tutto. Risponderò alle sue domande e lo terrò d'occhio fino a quando questa storia non sarà conclusa. A cominciare da adesso!
«Dove stanno andando per chiudere prima il negozio? Oggi è un giorno particolare e chiudere prima non fa bene agli affari.» Mi chiede sempre più diffidente.
«A una delle tante manifestazioni che si tengono qui a Salem. Gli Haunted Happenings qui non mancano, e il negozio sarebbe rimasto aperto se solo fossi stata un po' meglio.» Rispondo.
«E tu non partecipi?»
«La grande kermesse di stregoneria e divertimento la lascio alla gente e ai bambini che con i loro costumi si radunano nel cuore della città dopo il tramonto. Io preferisco eclissarmi nelle mie stanze.»
«Non ti sta simpatica come festa, giusto?»
«Non mi sta simpatico il modo in cui si è tutto tramutato. Una volta era una tradizione in cui si onorava il raccolto, gli spiriti e il cerchio della vita... ora è tutto uno squallido rituale commerciale finalizzato a degradare un culto antico.»
«Quindi hai deciso di rimanere rintanata?»
«No, in realtà ho bisogno di prendere aria e ci sono manifestazioni che nonostante tutto meritano una visita.»
«Andiamo allora, che aspettiamo?»
«Ti avviso che posso sopportare tutto tranne il Finz.»
«Il Finz non è il ristorante sul mare?»
«Ed è anche dove si svolge la Vampires' Masquerade Ball. Non ho nessuna voglia di fare un incontro vampiresco tra erotismo e lussuria... vampiri! Tzè! Non sanno più che inventarsi.»
«Diventi proprio permalosa se si tratta del tuo culto.»
«Perché è un oltraggio alla serietà!»
«Va bene niente vampiri... dove vuoi andare?»
«All’Hawthrone Hotel per il Salem Witches Halloween Ball; è il gran ballo delle streghe e per l’occasione si svolgerà un rituale sacro di tamburi.»
Ed eccoci qui a passeggiare per il centro di Salem in mezzo a una calca di persone che vanno dai 0 ai 100 anni, tutti mascherati da mostri, streghe e fantasmi, ma anche da Power Ranger, Cenerentola e principe azzurro.
“E poi Dylan mi dice che sono permalosa! Qualcuno mi vuole spiegare cosa c'entrano i Power Ranger?”
Ad ogni modo oggi non manca niente. C'è di tutto: sfilate, feste in maschera, gran balli, feste private e manifestazioni, mercatini, concerti a tutte le ore, e cartomanti in ogni angolo.
E questo è il fulcro; poi per contorno ci sono soprattutto gli allestimenti delle porte decorate con ragni giganti, streghe impiccate, fantasmi, ragnatele e veri e propri cimiteri allestiti nei giardini di casa con zucche e zucchette intagliate e ossa di chissà quale pollo o bistecca di maiale.
Tutti si divertono… tutti tranne me, che comincio pure a lamentarmi per quello che vedo in giro.
«Brutta, bruttissima idea quella di camminare per le vie di Salem... il prossimo anno mi chiuderò dentro per tutto il mese e uscirò fuori quando la città ritornerà a essere un luogo dimenticato da Dio come lo è senza tutte queste celebrazioni.»
«È così deprimente? Io mi sto divertendo.» Mi risponde Dylan mentre io continuo ancora con il mio disappunto.
«Per te è divertente vedermi raffigurata come una befana appesa davanti l'uscio di casa?»
«Ok, ok, ok... non si scherza su queste cose con te... lo terrò a mente. Per il prossimo anno ti porterò fuori città, così ti eviterò la depressione.»
E poi all'improvviso mi viene in mente... con la stessa intensità di uno schiaffo in piena faccia, mi risveglio dal sogno e dai progetti futuri che ho fatto inconsapevolmente e che Dylan ha pure continuato a incitare.
“Da quando mi sono messa a parlare guardando al futuro? Il prossimo anno? Se ci sarà mai per me il prossimo anno!”
E ora sì, che gli do ragione per come è arrivata davvero la depressione.
«Andiamo via.» Gli dico.
«E il gran ballo delle streghe con il rituale sacro di tamburi?»
«Può benissimo fare a meno della mia presenza.»

Le nuove streghe di Salem Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora