Cascades Park

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CAPITOLO 22

Bianco il fiore del Melo sarà, albero che porta frutti di fertilità.

TRIXIE'S POV

Ed eccoci qui in auto, a percorrere Worcester per tutta la sua lunghezza da sud est a nord ovest. In pratica il posto dove vuole portarmi è agli antipodi della città stessa, e ora siamo giunti quasi alla meta, almeno questo è quello che mi ha detto.
Siamo lungo un viale alberato dove si estende una strada asfaltata con poche case una tantum sui lati, e poi, improvvisamente, ecco la fine del manto stradale. Come se fosse tagliata di netto appositamente, si delinea una nuova strada fatta di brecciolina e ghiaia. Parcheggia di lato, sotto gli alberi che riparano dal sole pomeridiano, e qui finisce il percorso in auto che presumo continuerà a piedi.
Ci inoltriamo per la strada che si fa sempre più stretta, fino a ridursi a uno stretto sentiero sterrato e alberato e, mano nella mano, continuiamo a camminare tra le ombre e i fulgidi raggi di sole che trovano uno spiraglio tra le lussureggianti foglie.

C'è un silenzio rotto solo dalla sinfonia dell'estate, concertata dalle dolci cicale che vibrano e innalzano il loro canto di richiamo.
«Qui si respira una pace al di fuori dal comune.» Commento mentre mi guardo intorno incantata.
«Aspetta di vedere il resto.»
«Lo so cosa mi aspetta, vuoi portarmi alle cascate, giusto?»
«Fine della sorpresa allora?»
«Non proprio... so che ci sono, ma non ho mai visitato Cascades Park.»
«Ti piaceranno.»
«Non ho dubbi in proposito. Amo tutto ciò che appartiene a Gaia.»
«Gaia?»
«Gaia è la Madre terra. La divinità primordiale auto creatasi ed emersa dal caos per dare origine alla creazione.»
«Non era Dio quello?»
«Tutta colpa dell'andamento evolutivo dal matrismo al patriarcato che ha sminuito il potere del femminino sacro.»
«Quindi secondo te Dio è una donna?»
«Tu hai mai visto un uomo partorire?»
«Ma non ho neanche mai visto una donna procreare senza un uomo.»
«E infatti la Dea Madre ha un compagno che è il Dio Cornuto.»
«Mi fa pensare che la tua Dea sia pure...»
«Zoccola? È questo che volevi dire?»
«Ha un compagno cornuto! Cosa dovrei pensare?»
«Che sei un fallocrate machista!»

Alleggerisce l'aria con una risata genuina per il cruccio che ho appena assunto, e mi invita allegramente a continuare con le delucidazioni sulla mia teoria dopo avermi assicurato che stava scherzando e che non è uno sporco maschilista.
«Sul serio, mi interessa. Continua.»
«Ad ogni modo, il Dio cornuto è la personificazione dell'energia, della forza vitale negli animali, ed è associato con la natura selvaggia, la virilità e la caccia. Cornuto non significa che ha le "corna" in quel senso lato, di lui si ha una visione panteistica e viene rappresentato con i palchi come i cervidi per enfatizzare la prestanza... non so se ho reso l'idea.»
«Così ha un altro senso.»
«Con l'avvento del Cristianesimo però, per combattere i vari culti pagani, la chiesa convertì la figura del Dio Bicorne in quella del diavolo.»
«Quindi secondo il tuo credo esistono un Dio Cornuto e una Dea Madre, giusto?»
«Tutto viene creato per intercessione tra maschio e femmina, e in Natura tutto è opposto e tutto si completa, non può esserci infatti la notte senza il giorno, il sopra senza il sotto, la vita senza la morte e così via dicendo... secondo questo principio Dea e Dio sono uguali, ma al contempo opposti e si completano a vicenda come due aspetti inseparabili dell'Uno, nessuno dei due è più importante o potente dell'altro e l'equilibrio dei due aspetti va sempre ricercato.»
«Hai una visione del Creato che mi affascina.»
«E ci sono ancora tante cose da scoprire.»

Interrompe momentaneamente il discorso indicando con un segno di mano una deviazione sul sentiero. Ci inoltriamo in una radura, e a pochi metri da questa compare un piccolo corso d'acqua che fuoriesce da un ponte e continua il suo percorso giù verso la valle. Mi fa strada verso la struttura di pietre, comunicandomi che da questo momento in poi, il tragitto sarebbe stato tutto in salita seguendo il percorso del fiume.
Per questa finalità ringrazio la fretta di questa mattina che ha armato la mano delle prime scarpe trovate in giro e mi hanno fatto indossare un paio di comode Converse invece dei sandali che, per quello che si prospetta, avrebbero certamente fatto a pugni con il percorso.

Le nuove streghe di Salem Where stories live. Discover now