Reazioni

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CAPITOLO 43

E che tu sia leale in amore, o anche il tuo amante sarà ingannatore.


TRIXIE'S POV

Ecco cos'era questa sensazione di déjà vu. Come un automa mi sono avvicinata a Dylan riscoprendo, man mano che ho avanzato, che questo sentore di ricordi o vita vissuta da un'altra, non è altro che qualcosa di già accaduto... non a me, ma a mia madre.
Me lo ricordo nei minimi particolari quello che ha scritto. Lei, che in una mattina come tante si è alzata e ha trovato il suo amato a leggere un libro... quel libro.
E ricordo anche le sensazioni da lei descritte, l'amore compassionevole, la comprensione, la dolce resa a un segreto che si svela, la piena fiducia, l'affidarsi a occhi chiusi a una promessa... e lui, mio padre, che con tutto l'amore che aveva a disposizione sapeva cosa fare, lui che la rassicurava, che le diceva quanto l'amava e gli è rimasto accanto senza fuggire.
Io e le mie cugine l'avevamo già detto che il nostro incontro è stato simile a loro, e ora, all'epilogo finale, anche ciò che è stato svelato è uguale a loro.
Un po' mi sento sollevata. Niente più bugie! Nei suoi occhi avrei letto la comprensione e il rammarico per il mio destino e, se tutto è uguale e la storia si ripete, troverò in lui la roccia su cui aggrapparmi. In lui avrei trovato parole confortanti, avrei trovato un abbraccio caloroso, avrei trovato le promesse che mi avrebbero permesso di guardare al futuro.
E ora sono serena. La pace si sta facendo spazio nel mio animo tormentato e insieme avremmo affrontato ogni avversità. Perché forse è così che deve essere.
Mi faccio più avanti pronunciando a voce bassa il suo nome, e spezzare così il silenzio.
«Dylan?»
Alza lo sguardo spostando l'attenzione dal libro a me... e io gli sono davanti pronta a rifugiarmi tra le sue braccia, pronta a dargli tutta la fiducia che merita, pronta a spogliarmi e mettermi a nudo con tutta la verità.
Mi sarei affidata completamente a lui quando nel suo sguardo che avrei incrociato avrei letto l'amore, la comprensione e il rammarico per il mio destino.
E per un istante, così è! Nel momento in cui volge i suoi occhi nei miei occhi e li vedo brillare come brillano i miei, leggo nella loro profondità, il dolore e l'amore che prova per me.
Mi confortano, mi fanno sperare in un futuro, mi ricordano dolci parole che mi avrebbero risollevato dal baratro in cui sto per precipitare... e aspetto di sentirle.
Dolci, armoniose, piene di speranza, una promessa che sa di aspettative, parole che sarebbero arrivate come musica soave alle mie orecchie. "So cosa devo fare amore mio, andrà tutto bene. È una promessa". Sono le parole di mio padre e che, con l'animo in pace, mi aspetto di sentirle pronunciate dalla bocca di Dylan... e poi arrivano! Guardandomi dritto negli occhi pronuncia, anzi no, urla le sue parole.
«MA CHE CAZZO TI È VENUTO IN MENTE DI FARE?»

"Beh... non sono proprio queste le parole che mi aspettavo di sentire"

Resto alquanto sconcertata, ma molto pacatamente lo chiamo per attirare la sua attenzione e cominciare un racconto che gli avrebbe permesso di capire più di quello che ha letto.
«Dylan...»
«NON FIATARE! NON DIRE UNA PAROLA!»
«Fammi spiegare...»
«COSA? COSA DOVRESTI SPIEGARE SE AL POSTO DEI NEURONI HAI I MONOLITI DI STONEHENGE!»
E mi rendo conto che non è proprio tutto uguale, la sua reazione, ad esempio, non è per niente uguale, e la nostra discussione sta prendendo una piega che non pensavo avvenisse.
«E QUANDO AVEVI INTENZIONE DI DIRMELO, SENTIAMO!»
«Ti avrei raccontato tutto.»
«QUANDO? MI AVRESTI RACCONTATO TUTTO, QUANDO?»
«Io stavo solo aspettando il momento giusto».
«E IL MOMENTO GIUSTO QUANDO SAREBBE? IL GIORNO DELLA TUA DIPARTITA? CRISTO SANTO! MA TI RENDI ALMENO CONTO DI COSA HAI FATTO?»
Ora comincio a innervosirmi anch'io per questa sua reazione spropositata e per niente comprensiva. Lui mi sta urlando contro e di conseguenza comincio a fare lo stesso, alzando i toni per far valere e far sentire le mie spiegazioni.
«SO BENISSIMO COSA HO FATTO! PRIMA DI AVVENTURARMI IN QUESTA IMPRESA HO RAGIONATO COL CERVELLO!»
«QUALE RAGIONE? AVRAI ANCHE UN CERVELLO, MA LA RAGIONE SE LO È RISUCCHIATO IL BUCO NERO CHE HAI AL POSTO DEI NEURONI!»
«Non è così che doveva andare.» Replico, rassegnata a ricevere un finale con sarà a lieto fine come nelle favole.

Le nuove streghe di Salem Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin