Tre carte

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CAPITOLO 27

Come l'anno vecchio inizia a scemare, con Samhain il nuovo sta per iniziare.


DYLAN'S POV

Fortuna che mia madre ha scelto per Trixie una camera con bagno interno.
Mi ha confessato che si sarebbe sentita a disagio a usufruire di una doccia nel bagno principale, rischiando di incontrare strada facendo lei o mio padre di ritorno dal suo turno di notte. Ovviamente la doccia non ho nessuna intenzione di fargliela fare da sola e mi unisco a lei sotto la pioggia fresca del soffione; l'unico oggetto nel box capace di rinfrescare i corpi uniti che prendono fuoco.
Di nuovo ci baciamo annaspando nei respiri irregolari sotto il getto dell'acqua che defluisce a pioggia, di nuovo accarezziamo la pelle bagnata resa morbida dalle nuvole di schiuma bianca, di nuovo ci facciamo trasportare dalla passione che esplode... e due diventano uno. Io sono dentro di lei, mi muovo dentro di lei, e lei è sul mio bacino che assorbe le mie spinte, schiacciata tra il mio corpo e il rivestimento in piastrelle che fanno da appoggio alla sua schiena.
È un nuovo amplesso, con un nuovo travolgente orgasmo che arriva al massimo della sua intensità, ma che non mi basta mai... non riesco ad averne mai abbastanza di lei.

Finita la doccia, Trixie indossa lo stesso vestito del giorno prima, insieme scendiamo giù in cucina dove non c'è nessuno, così mi affaccio alla porta d'ingresso e vedo i miei genitori seduti alle solite poltroncine da giardino a fare colazione.
Le chiedo se vuole unirsi a loro e la sua risposta è subito affermativa, anche se è fatta con un certo imbarazzo. Credo che forse si preoccupi di quello che potrebbero pensare, ma subito si mette a suo agio non appena il sorriso di mia madre si apre alla sua comparsa, e soprattutto alla visione delle nostre mani intrecciate mentre l'accompagno a sedere.
«Buongiorno Trixie. Hai dormito bene?»
«Mai dormito meglio di così.»
«Vi siete persi l'alba.» Interviene mio padre.
«Ci rifaremo la prossima volta.» Gli rispondo.

Sono sicuro che le occasioni non mancheranno per vedere un'alba, ma questa mattina il mio primo e unico pensiero è stato per Trixie, e come tale, è stata anche l'unica persona che m'interessava ammirare con tutte le sfaccettature.
Con questo pensiero in testa mi siedo accanto a lei dopo che ha preso posto, e non facciamo in tempo a sederci che subito mia madre si fa avanti, offrendo alla mia piccola strega il vanto delle sue arti culinarie.
«Hai fame Trixie? Questa mattina ho preparato degli ottimi Irish Scones irlandesi... assaggia! Sono una via di mezzo tra un biscotto e una focaccia.»
«Sembrano essere deliziosi.»
«Ti consiglio di accompagnarli con burro e marmellata o panna e marmellata.»
Opta per panna e marmellata e... Cristo santo! Mangia tranquillamente con un'ingenuità da fanciulla felice, mentre io mi sto dannando alla vista di lei che cerca prima il punto giusto da addentare, e poi dà il via al primo morso; quello che affonda nella morbida pasta a fa fuoriuscire dal suo interno un connubio cremoso di confettura e panna che si depositano sulle sue labbra. Ma non è tanto lo sbaffo a farmi dannare, per quello ci avrei fatto anche una risata su, ma è il suo modo di ripulire il tutto. È il modo in cui passa il suo dito indice all'angolo della bocca raccogliendo l'eccedenza di panna, è il modo in cui sugge la punta del dito per poi passare la lingua sul labbro superiore leccando ciò che le ha sporcate.
Lo avrà fatto spontaneamente senza pensarci, ma a me è bastato per ritornare a fare pensieri peccaminosi e sentire un impulso sotto la cintura; per non parlare poi del mugolio che emette e che, alle mie orecchie, suona come un richiamo ai gemiti che sentivo quando era nuda e concupiscente tra le mie braccia.
«Mhmm... ma... mmh... è una bontà!»
«Ti piacciono? Sono dolci tipici del mio paese.»
«Mhmm... ooh siì... è una goduria per il palato.»

"È una tortura per il mio uccello" Le avrei detto questo se fossimo stati da soli.

E menomale che ho un tavolo, seppur di plastica, a coprire tutto quello che c'è dal busto in giù, altrimenti sai che allegria se l'uccello in gabbia fosse stato ben visibile a tutti con le ali spiegate? Meglio non pensarci e smettere di guardarla... devo concentrarmi su altro!
Verso così del caffè in un bicchiere e accendo una sigaretta mentre le due continuano a parlare di ricette come due amiche di vecchia data. La cosa non mi dispiace, anzi, è bello vederle sintonizzate sullo stesso canale; in tanti anni di presentazioni di ipotetiche nuore, questa è una cosa che non è mai capitata e sono sicuro che sarebbe stata ben volentieri a chiacchierare ancora se non avesse avuto impegni con il suo lavoro.

Le nuove streghe di Salem Where stories live. Discover now