Imprevisti

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CAPITOLO 31

I Sabba minori quattro volte cadranno, usa il sole finché tutti marcati saranno.

TRIXIE'S POV

Da una settimana a questa parte Destiny ha un atteggiamento molto più remissivo. Niente più paternali, niente più minacce, niente più offese, e sì, che aveva promesso che avrebbe cambiato atteggiamento, ma mai avrei creduto che lo avrebbe fatto sul serio in maniera così drastica. Mi aspettavo comunque qualche battutina buttata lì, qua e là, giusto per non perdere il gusto di farlo.
Ogni giorno le ho domandato il perché di questo repentino cambiamento e ogni giorno è rimasta sul vago rifiutandosi di parlarne apertamente.
Ora io posso pure intuire cosa le passi per la testa, ma la vera natura del suo stato rimarrà sempre un'ipotesi e non sarà mai una certezza se non le prendo le mani o non si decide a tirare fuori il rospo, ma questa è una cosa che evita accuratamente, finché una mattina, sedendosi sul letto, rimane a fissarmi in silenzio mentre scelgo i vestiti da indossare.
Questo è il momento in cui si è decisa finalmente a parlare, e anche se so cosa vuole dirmi, faccio finta di non essermi accorta di nulla come ho fatto nell'ultima settimana. Sarà che ha tentato di nasconderlo, ma io ho capito comunque, e far finta di non sapere è stata una mia scelta per non andare contro la sua volontà di tenermi all'oscuro di tutto.
Non sa da dove iniziare, e per farlo allunga le braccia verso di me con i palmi in alto; vuole che la legga dentro! Ma non ho bisogno di farlo. Prendendole le mani e abbassandogliele, mi siedo anch'io dicendole che già so, e precisamente lo so dalla sera passata al piccolo faro, anche se non ne ho proprio la certezza.
«Perché non mi hai detto di aver capito.» Mi chiede.
«Tu volevi che lo sapessi?»
«No.»
«Ecco! Questo è il motivo per cui non ho detto niente... ho aspettato che fossi pronta a farlo.»
«Non ti si può nascondere niente.»
«Se c'è un legame forte come il nostro non ho bisogno di mani per sentire le emozioni.»
«E ora so anch'io cosa ti spinge ad andare contro questo castigo che ci affligge.»
«Cosa farai?»
«Cosa dovrei fare secondo te?»
«Lo stai chiedendo alla persona sbagliata. Io ho fatto di testa mia senza ascoltare nessuno, ma sono comunque due situazioni differenti.»
«E non immagini ora quanto ti ammiri... io non ho il tuo stesso coraggio. Per me è più facile rinunciare.»
«Ed è anche la cosa più saggia da fare, pure perché non mi sembra che ci siano alternative.»
«Sean mi è piaciuto da subito, ha quella spinta in più confronto agli altri ragazzi che ho conosciuto... ma non ho sentito il richiamo. Di lui potrei innamorarmi sul serio, ma allo stesso tempo sarà anche facile tenerlo lontano.»
«Già! Il richiamo invece ti annebbia la vista, non ti dà scampo, e scegliere non diventa più una scelta, ma un obbligo del cuore.»
«Io posso farlo invece! Posso scegliere! E diventerò come zia Sophia... sola per il resto della mia vita.»
«Non sarà per sempre così! Un giorno anche noi saremo libere.»
«Quello che mi resta adesso è solo un gran vuoto... a un tratto tutto non ha senso, la mia vita non ha senso. Quella sera quando vi ho visti su quella panchina, la passione che vi travolgeva, i fuochi che illuminavano il cielo, il mare e tutto il resto, ho capito davvero cosa ci stiamo perdendo, o perlomeno cosa mi sto perdendo io, perché tu l'occasione l'hai afferrata.»
«Ed è meraviglioso! Amare con il cuore è meraviglioso.»
«Posso vivere tranquillamente senza amore, ma la mia vita sarebbe sempre di ghiaccio e non conoscerò mai il calore di un fuoco che potrebbe bruciarmi dentro, di perdermi e abbandonarmi nella passione di un atto d'amore che non coinvolga solo il corpo, ma anche il cuore e la mente. Non saprò mai quanto possa essere meraviglioso.»
«Non dire così. Se andrà bene anche tu potrai vivere appieno la tua vita.»
«Questa è un'altra cosa che mi fa male. Potrei trovare la vera felicità, ma a discapito di chi? Non hai idea di quanto mi senta in colpa per questo.»
«Tu ti senti in colpa?»
«Il solo pensiero di poter vivere una vita libera di amare e costruirmi un futuro con le piccole gioie di una famiglia vera, a costo del tuo sacrificio, mi fa sentire un'egoista. Come posso gioire se ho la sensazione di mandarti io stessa al patibolo per ottenere un po' di vera felicità?»
«Ma non sei stata tu ad avermi spinto verso questa scelta.»
«Mi sento in colpa perché ci spero! E sono un'egoista!»
«Smettila di dire stupidaggini. E non farti nessun senso di colpa... a me va bene così. Adesso che so quanto sia meraviglioso lasciarsi andare con il cuore e quanto questo mi renda felice, non rimpiango nulla. Se si ripresentasse un'altra occasione farei di nuovo la stessa scelta, perché sono felice... nonostante tutto sono dannatamente e spudoratamente felice.»
«Lo sai che ti voglio un bene enorme vero?»
«Certo che lo so.»
«Troverò un modo... da qualche parte deve esserci un cavillo per poter raggirare questa maledetta sentenza... e lo troverò! Fosse l'ultima cosa che faccio, lo troverò!»

Le nuove streghe di Salem Where stories live. Discover now