Capitolo 8 ♠️ Hybrid

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Arrivai al lago tenendo i sandali nella mano sinistra, per paura di rovinarli sull'erba e sul terreno. Mi guardai attorno, ma non vidi nessuno a parte gli invitati della festa.

Il cielo era tinto di rosso e arancio, le nuvole un caleidoscopio di colori che rifletteva i raggi del sole al tramonto. Quella stessa luce si dublicava e danzava sull'acqua, seguendo ogni sua increspatura. Magnifico.

Percepii un dito picchiettarmi sulla spalla. Voltando il capo, mi ritrovai di fronte a un Will del tutto nuovo ed inaspettato.

Piegó le braccia per sistemarsi la giacca e le maniche divennero più attillate, evidenziando così i suoi bicipiti. I capelli erano leggermente tirati indietro con un po' di gel. Ero talmente affascinata che credevo di avere la bava alla bocca, e forse era proprio così.

«Sei... bellissima.» Balbettó. Non ero abituata ai complimenti, non me ne avevano mai fatti in realtà.

«Grazie, anche tu non sei male.» Sul serio? Non sono riuscita a pensare a nient'altro?

«Direi che è ora di andare.» Fu la sua risposta, dalla sua espressione sembrava imbarazzato.

Suonò il campanello due volte e finalmente la porta si aprì.

Ci si presentò davanti una ragazza sui sedici anni, bassina e con i capelli biondi molto corti.

«Buongiorno.» Disse Will.

«Ciao, siete invitati al matrimonio?» Chiese lei.

«Veramente...»

«Sì, certo che sì.» Lo interruppi. Sorrisi a entrambi.

«Entrate allora.» Rispose sorridendo.

Varcammo la soglia d'ingresso e mi guardai intorno, notando che il soggiorno era vuoto, così come la cucina.

«Ma dove sono tutti?» Chiese Will, dando voce ai miei dubbi..

«Sono fuori in giardino. Se volete unirvi a loro... per di quà.» La ragazza ci intimò di seguirla, conducendoci a una porta che dava sul retro, la aprì e ci lasciò passare.

All'esterno vi era un ampio cortile, delimitato dal bosco, nella quale era situato un gazebo in legno bianco. Sembrava essere riservato agli sposi.

Si avvicinarono alcune persone, probabilmente con l'intento di fare conversazione.

«Buongiorno ragazzi, bella festa eh? Per me è proprio uno sballo!» L'uomo che pronunciò queste parole era pelato, vecchiotto e con gli occhiali rotondi tenuti sulla punta del naso.

La coerenza qui non esisteva.

«Sì... davvero bellissima.» Borbottai con un sorriso tirato, molto tirato.

Una volta la mamma aveva provato a portarmi a un matrimonio per gente snob. Per ripicca avevo dato fuoco al vestito della sposa mentre era in atto la cerimonia. Dovetti subire tre settimane di punizione, ma almeno non c'erano più stati matrimoni alla quale partecipare.

Sentii Will sghignazzare accanto a me. Gli rifilai una gomitata su un fianco e gemette, portandosi una mano alle costole..

«Per favore, evitiamo la parte in cui tu mi presenti praticamente tutti i partecipanti della festa e passiamo subito al drink. Ho bisogno di qualcosa di alcolico.» Dissi a bassa voce.

«Non conosco neanche la metà di questi, stai tranquilla. Per quanto riguarda il drink... tu aspettami qui, torno subito.» Mi sussurrò all'orecchio, facendomi poi l'occhiolino. Sorrisi e annuii.

Quando fu ben lontano da me, una voce mi fece voltare di scatto.

«E così questa sarebbe la tua interpretazione della frase "Tu non verrai"?»

HunterWhere stories live. Discover now