Capitolo 32 ~ Hiding

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Dedico questo capitolo ad una mia grande amica, che mi ha sempre spronata, in modi del tutto originali (minacce comprese), a continuare e finire Hunter al più presto. Ho allungato il capitolo, per la tua gioia e quella dei miei lettori! Spero piaccia a tutti quelli che lo leggeranno!!
Grazie ancora, ImStillYours_ !!

Gabriel si muoveva svelto tra gli alberi del bosco, saltava i massi troppo grandi e si abbassava quel tanto che bastava per non farmi sbattere la testa contro un ramo più basso degli altri. Avevo tutti i capelli in faccia a causa della velocità, così a certo punto chiesi a Gabriel di fermarsi per potermi fare una coda di cavallo alta, essenziale per poter vedere dove si stava andando. Riprendemmo la corsa immediatamente, impazienti di tornare al sicuro.
Qualche ora dopo Gabriel rallentò il passo, doveva essere abbastanza stanco, non aveva ancora avuto modo di riposare quel giorno. L'ultimo paio di chilometri l'aveva fatto camminando, in cerca di un rifugio per la notte. Eravamo ancora sulle montagne, perché aveva dovuto fare il giro del territorio abitato dal branco, allungando tantissimo la strada da percorrere.
Il buio era calato su di non noi e sulla montagna con un'impressionante velocità, non lasciandomi il tempo di abituarmi al freddo notturno, mi avvicinai di più con il busto a Gabriel nel tentativo di riscaldarmi. Avevo addosso solo una canottiera e dei pantaloni a mio parere troppo leggeri per i miei gusti. Lentamente abbassai le palpebre, concentrandomi sul respiro del lupo, per dimenticare il gelo. Lui volse la testa verso di me, uggiolò, spingendo il suo naso contro la mia gamba. Mi stava chiedendo qual'era il problema.
- Ho solo freddo. - Alle mie parole accelerò il passo, dirigendosi verso un grosso ammasso di rocce. Gran parte della loro superficie era ricoperta da muschio, cresceva dappertutto, anche se con lentezza. Ci girammo attorno più volte, cercando qualcosa. Quando si fermò, entrò in una piccola apertura tra le pietre giganti, seguendo la strada buia del basso cunicolo in cui si era intrufolato.
Man mano che andava avanti, il soffitto si alzava e si allargava, finchè non arrivammo in una grotta buia e spaziosa. Si fermò solo dopo aver raggiunto un angolino più incurvato, che dava un senso di calore e sicurezza, abbassandosi poi fino a toccare terra con il proprio addome e aspettò che fossi scesa dal suo dorso.
Mi fece stendere contro la parete, non potei rifiutarmi: ero stanchissima. Una volta comoda, lui mi venne incontro e mi salì sopra, posizionando il suo corpo esattamente sul mio. Poggiò la testa nell'incavo tra il mio collo e la mia spalla.
Capii che stava provando a riscaldarmi quando soffiò sulle mie mani, ormai congelate. Quando ebbe finito con queste, fece per passare al mio viso, soffiando su ogni lembo di pelle scoperto.
-L'unica cosa che ti chiedo è di non leccarmi la faccia.- Sussurrai, tremando ancora. Non ero sicura di poter accendere un fuoco, non per la mia forza, ma per il fumo che ne sarebbe derivato: avrebbe attirato i Ricercatori del branco.
Lui uggiolò ancora, tentando di raggiungere il mio naso col muso. Girai la testa di scatto, sbattendo anche uno zigomo contro la pietra tagliente della grotta. Ringhiò giocosamente, mentre provava a leccarmi le labbra. Quando ci riuscì, lo guardai schifata.
-Se mi passi la rabbia, sappi che sarai il primo che verrò a cercare quando sarò in preda ad un istinto omicida.- Per tutta risposta mi passò un'altra volta la lingua sulla bocca. -Fai schifo.- Appoggiò la testa sulla mia guancia, abbassando le orecchie in modo che fossero all'altezza dei miei occhi. Era come avere una di quelle mascherine per la notte, solo che questa era tutta pelosa. Era capace di cambiare radicalmente il suo comportamento quando eravamo soli, anche il mio umore era migliore. Il sonno prese il sopravvento sul mio corpo e mi trascinò giù, nel buio più totale.

HunterWhere stories live. Discover now