Capitolo 25 ~ Broken Promise

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Dovevo avere problemi di udito, la mia mascella stava praticamente toccando il pavimento e tutte le speranze andarono in frantumi.
-No, fammi capire: io ho rubato una moto, mi sono fatta più di trecento chilometri di viaggio dal Canada Centrale, non ho chiuso occhio tutta la notte, sono stata assalita e morsa da un licantropo con problemi di autocontrollo, sono stata paralizzata dal dolore e sono svenuta per non so quanto tempo. TU ADESSO MI AIUTI!!-
-Non è colpa mia, sai? Non sai quanto vorrei aiutarti e non l'ho decisa io questa cosa.- Finalmente si voltò, il suo viso era un libro aperto. Le labbra leggermente schiuse, le sopracciglia aggrottate e lo sguardo fisso nel mio. Era serio.
-E credi che non lo sappia? Credi che sia venuta qui non sapendo che avrei potuto ricevere un secco "No"? Pensi davvero che io sia così ingenua?-
-Non lo so, non ti conosco. Non posso giudicarti se non so nulla di te.- Mormoró, avanzando verso di me, con passi lenti e controllati. -Adesso non puoi parlare con il nostro Alpha, è in viaggio, ma arriverà fra qualche giorno. Farò in modo che tu abbia un incontro con lui, forse può darti qualche consiglio.- Fece per andarsene, ma poi aggiunse -E... per favore, cerca di essere civile.-
-Cosa ti fa credere che io non sia civile?-
-I cinque minuti in cui ho avuto il piacere di parlare con te.- Sorrise, si stava divertendo, il bastardo.
Feci una smorfia contrariata, indecisa fra rispondergli a tono e prenderlo direttamente a schiaffi.
-Hah, come sei divertente. Io sono civilissima! Soprattutto con le persone che lo meritano.-
-Vuoi dire: con le persone che ti aiutano. Non negarlo.-
-Mai detto il contrario, sono ben felice di parlare gentilmente con una persona disposta ad aiutarmi.-
-Sei molto prevedibile.-
La voglia di picchiarlo stava lentamente salendo, io non ero prevedibile. Non la ero mai stata. Si stava approfittando della mia pazienza.
-La vuoi proprio una sprangata nei denti, non è così? La stai cercando con il lanternino. Tra poco la trovi, però.-
Rise, tirando la testa indietro, mettendo in mostra il suo Pomo d'Adamo. Ero talmente concentrata sulla conversazione, che non mi ero nemmeno accorta che era arrivato a due passi dal letto. Quando si sedette, ebbi l'impulso di scostarmi o addirittura alzarmi da quel comodo materasso. Ma rimasi dov'ero.
-Non ti conviene avvicinarti così tanto, posso spezzarti l'osso del collo in due secondi.-
-L'avresti già fatto.- Iniziavo a pensare che fosse un veggente, o uno psicologo.
-Cosa sei?-
-Un licantropo, mi sembrava ovvio.-
-No, intendevo... il tuo lavoro.-
-Ah, sono il fratello dell'Alpha. Solitamente lo aiuto a prendere le decisioni.-
-Quindi sei... il suo secondo in commando?-
-Esatto.- Sorrise ancora. -E tu che cosa sei? Però, io non intendo il lavoro.-
-Sono una cacciatrice.- Risposi.
-Quindi un'umana?-
-Si beh, un cacciatore si distingue da un umano solo per la sua agilità in combattimento, corpo a corpo e non.-
Un lampo balenó nella mia mente. -Prende il telefono qui?-
-Ehm... no. Ma se devi comunicare con il tuo amico, puoi sempre mandargli una lettera, non ti so dire quando arriverà a destinazione, però.-
Sbuffai, così non andava bene. Proprio no.
-Ahh, dammi carta e penna. Avete ancora la piuma e il calamaio o esistono le penne moderne qua da voi?-
Rise ancora. -No, quelle cose che voi chiamate "penne" qui non ci sono. Purtroppo dobbiamo accontentarci di bastoncini e argilla mescolata ad acqua.-
La mia espressione doveva essere un qualcosa di sconosciuto a questo mondo, perché lui ricominciò a ridere, talmente tanto da piegarsi in due e tenersi la pancia. Gli diedi un pugno sulla spalla.
-Cretino, mi hai fatto prendere un colpo!-
-Dai ammettilo, era divertente!-
-Neanche per sogno!-
Passó ancora qualche minuto, poi le risate si attenuarono e passai a cose più importanti.
-Come ti chiami?-
-Gabriel, tu?-
-Alexys.-
-Mmhm, un po' lunghetto come nome. Ti dispiace se ti chiamo... Lexie?- Chiese. Quel nomignolo aveva avuto molti significati importanti nella mia infanzia, troppi per essere attribuiti anche ad una persona che a malapena conoscevo.
-No, "Lexie" no.- Mormorai a fatica.
-Okay, allora... Al?-
-Vada per Al.- Annuii, e lui fece altrettanto.
-Ehm... allora, mi dai carta e penna?-
-Ah, giusto. Certo, torno subito.- Si alzò dal letto e uscì dalla porta.
Intanto, mi guardai intorno, chiedendomi come mai la stanza fosse tutta in legno. Mi alzai, avvicinandomi a una delle finestre presenti nella camera.
Quando vidi attraverso il vetro, mancò poco che saltassi indietro, eravamo in alto, molto in alto. Appiccicai il naso alla superficie trasparente e cercai di vedere in basso, con scarsi risultati, dato che la finestra non si poteva aprire e la visibilità era molto limitata. Di fronte all'abitazione in cui ero, se ne trovava un'altra, alla stessa altezza della mia. (N.A.: qui io stessa ho pensato automaticamente alle parole "W.T.F.?!" Ahahah) Dal centro di essa si allungava il tronco massiccio di un albero, con una scala a chiocciola che vi si attorcigliava come un pitone. "Case sugli alberi?! Sul serio?"
La porta si aprì e si richiuse con un leggero ti-tic dietro di me, ma non accennai a scollarmi dal vetro, ero talmente attaccata che pensai di non avere più un naso. "Che figata, come Voldemort!" Qualcuno sghignazzó alle mie spalle.
-Al, ma che stai facendo?- Gabriel si rimise a ridere, un po' troppo sguaiatamente.
-Sto osservando le vostre case fuori dal mondo.-
-Ehi, anche i bambini umani hanno delle case sugli alberi.-
-Di dieci anni, massimo. Tu quanti ne hai?-
-Ventitré...- Mormoró sconfitto e decisamente svogliato.
-Visto? Io ne ho diciannove, e non abito sugli alberi.-
-Questi sono punti di vista. Ah, la tua carta e la penna. Tieni.- Mi porse gli oggetti interessati, li afferrai decisa, poggiandoli alla scrivania accanto alla finestra. Mi sedetti sul letto e incominciai a scrivere.

*******

Ehilà! Scusate se il capitolo è corto, ma ho pensato che sarebbe meglio fare capitoli leggermente più corti e aggiornare un po' più spesso, no? Ditemi voi come preferite.
Ps: Sopra al capitolo ci sono 4 foto numerate, sarebbero i possibili sfondi per la copertina del sequel di Hunter, quindi vi chiedo: Quale vi piace di più?
Sceglierò in base alla maggioranza, grazie ancora!
Un abbraccio,
Chiara ❤

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