Capitolo 28 ~ Enemies Are Everywhere

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Mi voltai verso Gabriel, furiosa. Era privo di colore, una vena sulla tempia pulsava visibilmente. Teneva lo sguardo basso, non osando staccare gli occhi dal suolo.
Ramón mi osservava dispiaciuto, sembrava voler avanzare per abbracciarmi e consolarmi, ma non gliel'avrei mai lasciato fare.
-Al, mi dispiace.- Disse Gabriel, mi veniva da ridere. Gli dispiaceva? Non sapevo che farmene delle sue scuse. Mi sentivo una stupida, avevo pensato che, per una volta, non mi avrebbe fatto male dare la mia fiducia a qualcuno. Mi sbagliavo, evidentemente non avevo imparato granché dalla mia vita.

-Al, ti prego... di' qualcosa...-
-Lasciala stare!- Ramón s'intromise, provando ad essermi d'aiuto.
-Fatti gli affari tuoi!- Poi si rivolse a me. -Al, tu sei diversa. Non avrei mai lasciato che ti succedesse qualcosa!-
-Sai, a volte essere diverso può renderti letale. Nel mio caso è stato così, quindi stammi lontano o non esiterò ad ucciderti.- Replicai freddamente, guardandolo di sottecchi. Provò ad allungare una mano, ma non riuscì a completare il gesto: un aneurisma gli stava già consumando il cervello.
Si prese la testa con le mani, le sue gambe cedettero, facendolo precipitare in ginocchio. Gli occhi serrati con così tanta forza da aver provocato pieghe tutt'intorno ad essi.
Avevo concentrato quasi tutto il mio potere, non pensavo di essere così potente, percepivo ogni vena, arteria, persino i capillari più sottili esplodere e inondare il suo cranio di sangue.
Si accasciò completamente a terra, privo di forze. Interruppi l'incantesimo pochi attimi dopo, Gabriel rilasciò un sospiro di sollievo. Rimase in posizione fetale per qualche minuto, prima di rialzarsi lentamente.
-Che... cosa mi hai fatto? Cosa diavolo sei?!-
"Eh, ti pareva che anche lui mi facesse questa domanda, mettiti in fila."
-Pensavo fossi una cacciatrice!- Continuò.
-E lo sono, ma ho anche poteri da strega. Sono un'ibrida.-
-Un'ibrida...- Si passò una mano sul volto, l'espressione spaventata sul suo volto aveva lasciato spazio ad una smorfia di disgusto. -Il nostro Alpha ti ucciderà, ti farà a pezzi e li brucerà tutti, uno ad uno. Poi ti getterà nella Fossa. Ed io sarò più che felice di osservare tutta la scena da un posto in prima fila.- Le parole intrise d'odio che mi rifilò non erano paragonabili alla stilettata che ricevetti a sette anni, ma non erano nemmeno totalmente indolori.
-Tanto lo sapevi già, no? Avevi intuito che la mia risposta a quel bivio sarebbe stata la morte. Era tutto programmato: l'amicizia e l'affetto erano solo per tenermi buona qualche giorno.- Mi sentivo tradita, con una strana sensazione opprimente nel petto, che si allargava ogni secondo di più. Una luce strana attraversò le iridi di Gabriel, si poteva definire delusione, o qualcos'altro?
-Sembravi avere una tale forza d'animo, ma magari sei solo un'attrice, proprio come me.-
-Non mi sembra di essermi buttata per terra, piangendo e implorando pietà come una dannata.-
Risposi, alludendo al comportamento che aveva avuto pochi minuti prima.
-Maledetta...- Si lanciò verso di me, tendando di afferrare le mie braccia. Schivai la sua presa con uno scatto fulmineo, facendolo precipitare al suolo, e poggiai un piede sulla sua nuca, premendo con fermezza per non farlo alzare.
-Scusa, non ti ho sentito.- Ironizzai. -Potresti ripetere?-
-Vaff...-
-Ah. Ah. Ah. Non si dicono quelle brutte parole.-
Lui ringhiò, tentando di liberarsi, ma più si muoveva, più io facevo pressione sul suo collo.
-Smettetela di litigare, tutti e due!- Ramón cercò di intervenire, provando ad allontanarmi dall'idiota spiattellato sul terreno.
-Non ti intromettere, è una questione tra me e lui.- Replicai con calma.
-Vai all'inferno!- Sputò fuori Gabriel.
-Perché dovrei, quando ci saresti già tu ad occupare per due?-
Tentò di liberarsi ancora, poi improvvisamente si bloccò, fissando il nulla. "Sta chiamando i suoi amichetti, che vengano pure."
-Il tuo Alpha sarà felice di scoprire che più di metà del suo branco è stata decimata.-
-Crepa!-
-Oh, prima le signore.-
Un ululato squarciò l'aria fresca di montagna, poi la terra tremò. Stavano arrivando.
-Non ti muovere!- Una voce tuonò da dietro di me, poi sentii armare il cane di una pistola.
-Non obbedivo a sette anni, e di certo non inizierò adesso.- Mi voltai di scatto, afferrando l'arma e spostandone la traiettoria verso il tronco di un albero. Partì un colpo, il proiettile si conficcò nella corteccia.
Tirai un pugno, facendolo urlare e mollare la presa sulla pistola.
Sferrai un calcio all'altezza del ginocchio del ragazzo, causandogli una molto probabile frattura alla rotula. Indietreggiò e si prese la gamba con le mani, guardandomi rabbioso. Presi la mira e premetti il grilletto.
-A chi tocca?- Chiesi, alzando la voce. Mi accorsi di essere stata circondata da licantropi ringhianti, non vi era modo di fuggire.
Un lupo gigantesco si fece strada tra gli alberi, ricordavo vagamente le dimensioni di Christopher nella sua forma animale, erano quasi identiche a quelle del lupo che avanzava verso di me. Era sicuro, risoluto e minaccioso. L'Alpha.
-Se vuoi rimanere un cane mentre ti parlo, per me va bene. Ma ti assicuro che non avremo una conversazione civile.-
Lui ringhiò, ma non si mosse. "Stupido orgoglio lupesco." Tutti gli altri membri del branco erano in forma umana, disposti in cerchio e pronti ad attaccare se solo avessi provato a fare una mossa. Riconobbi un ragazzo tra la "folla". Jason. Mi lanciava sguardi fulminanti, ma aveva un sorriso soddisfatto sulla sua faccia schifosa. Come se avesse appena vinto una specie di scommessa non ufficiale contro di me. Bastardo.
Il lupo si girò proprio verso di lui, comunicandogli qualcosa con il pensiero. Jason annuì con fermezza, voltandosi di nuovo verso la sottoscritta. Fece un passo, poi un altro, e un altro ancora, avvicinandosi sempre di più a me, mentre alzavo la mia guardia ad ogni suo movimento.
Quando mi raggiunse, il suo sorriso era molto più ampio, e mi sussurrò all'orecchio, -Avevo scommesso molti soldi sul fatto che non avresti finito la settimana, direi che devo iniziare ad aprire il portafogli.-
-Sei patetico, tutti voi lo siete.-
-Ti sbagli, la patetica sei tu. Perché pensavi di poter aiutare il tuo amico, e anche adesso continui a credere di poter sopravvivere a questo scontro.-
-Non sono patetica se ho ragione.- Sbuffò alla mia affermazione.
-Il mio Alpha mi ha dato carta bianca su come far finire la tua maledetta vita.-
Non mi lasciò il tempo di ribattere, provò subito a tirarmi un pugno, ma lo scansai subito, catturandogli la mano con la mia e tirandogli una gomitata al petto. Lui gemette dal dolore, avevo sentito una costola spezzarsi, poi lo colpii al mento, danneggiandogli l'attacco della mandibola. Gli tirai una ginocchiata all'addome, facendolo piegare in due. Poi diedi un calcio nello stesso punto. Cadde a terra con un tonfo, lamentandosi e lanciandomi insulti che mi fecero scoppiare a ridere.
Improvvisamente qualcuno mi afferrò da dietro, mi dimenai, tirando un calcio agli stinchi del mio assalitore.
Non si mosse di un millimetro, ridendo di me, provai con un'altra gomitata, ma lui mi afferrò il braccio in un secondo. Un uomo sulla quarantina si avvicinò a noi, ed estrasse una siringa dalla tasca interna della sua giacca. La realtà mi venne sbattuta in faccia come uno schiaffo: volevano drogarmi di nuovo.
-Stai lontano da me!- Cercai di liberarmi dalla presa ferrea del licantropo, che mi assestò un pugno alla spalla destra con una forza mai vista. L'uomo arrivò a pochi passi da me, togliendo il tappo all'ago, mi prese il polso e fece per bucarmi la pelle.
Sferrai un calcio alla siringa, facendola volare lontano, e il tizio mi schiaffeggió in pieno viso, insultandomi.
-Joe, pensaci tu!- Urlò qualcuno dalla folla, incitando questo ragazzo a fare qualcosa. Il ragazzo che mi teneva ferma si irrigidì. "È lui Joe."
Lo sentii mollare la presa sul mio braccio e afferrarmi la testa, inclinandomela di lato ed esponendo il mio collo. Cosa diamine voleva farmi?
-Mi dispiace, non avrei mai voluto farlo.- Mi sussurrò all'orecchio, prima che i suoi denti affondassero nella mia pelle.
Trattenni a stento un urlo.

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Ehilà! Finalmente ho finito il capitolo, cosa ne pensate?? Fatemelo sapere nei commenti!

Ps: IL GRUPPO È SEMPRE APERTO, CHIUNQUE VOGLIA FARNE PARTE, NON SI FACCIA ALCUN TIPO DI PROBLEMA A MANDARMI IL NOME DEL SUO ACCOUNT DI INSTAGRAM!!

Un abbraccio,
Chiara

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