Capitolo 15 ♠️ Save Yourself

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Christopher.

Mi inginocchiai accanto a lui, con la fiaccola ancora nella mia mano. Era disteso per terra, prono, e non dava segni di vita. Finché non gemette, dolorante.

«Dove ti fa male, Chris?» Sussurrai. Cercò di girarsi, ma qualcosa glielo impedì.

«Giuro che li odio.» Ringhiò. Mise le mani per terra come leva per alzarsi, invano.

«Sì, lo sappiamo. Mi dici dove sei stato ferito?» Chiesi di nuovo.

«La spalla e l'add–l'addome, credo.» Farfugliò. «Finché rimango qui non posso gua–guarire.»

«Lo so, non ti muovere. Ti aiuto io.» Dissi, «Cole, tieni la fiaccola.» Gliela porsi e lui l'afferrò, tenendo comunque una mano premuta sulla sua ferita.

Mi sistemai meglio sul posto, in modo da riuscire a sollevarlo senza ucciderlo dal dolore. Senza aggiungere altro, appoggiai le mani sul suo petto.

«Attenta alla spalla sinistra...» Ansimò.

«Scusa. Al mio tre: uno,»

Piantai bene i piedi per terra.

«Due...»

Guardai Cole con la coda dell'occhio, il quale annuì.

«Tre!»

Lo tirai verso l'alto, riuscendo finalmente togliere quegli spuntoni dal suo corpo. Ringhiò prima di lasciarsi andare in sospiro di sollievo. Stranamente, mi sentii sollevata insieme a lui.

Lo adagiai sul pavimento, supino, accanto a Cole.

«Siamo messi bene! Io e Chris siamo fuori gioco, e abbiamo una cacciatrice strega che non vede al buio, ma tranquilli! Sa accendere un fuoco!» Cole per poco non si mise a urlare.

«Non c'è bisogno del resoconto della faccenda!» Mi girai di scatto e mi ripresi la fiaccola. «Idiota.» Sussurrai poi tra me e me.

«Hai finito di insultarmi?»

«In realtà no, devo potermi svagare un po' durante la giornata.»

Vidi Christopher girare il capo verso di me. «Un momento, quante volte l'hai insultato, Alexys?»

«Nessuna: non erano insulti, l'ho solo descritto.» Mi difesi io, scrollando le spalle.

«Mi è anche atterrata addosso!»

«Spione!» Mi abbassai verso di lui e lo guardai. «Se vuoi lo rifaccio.»

«Sembrate due fratellini che non hanno ancora imparato ad andare d'accordo. Potete bisticciare in un altro momento? Adesso non è il caso.» Ci ammonì Christopher, tra un respiro profondo e l'altro. «Abbiate un minimo di buon senso.» Aggiunse guardandomi dritto negli occhi. Soprattutto tu, sembrava voler dire con quell'occhiata.

Cambiai discorso, squotendo la testa. «Come vanno le ferite?» Sospirai, sperando in un miglioramento. Non ne potevo più di stare lì con le mani in mano.

«Meglio. Essendo un Alpha, guarisco più in fretta degli altri.» Fece Christopher, sorridendomi. Un gesto che personalmente non ricambiai, nonostante l'impulso di farlo ci fosse stato.

«Chissà–» Iniziò Cole, ma Christopher lo bloccò con un gesto della mano e si portò un dito alla bocca, intimandoci di fare silenzio. Mi concentrai, affinando l'udito fino a quando non li sentii anch'io. Passi. Continui, regolari. Qualcuno, forse una guardia, era stato mandato di pattuglia, magari a controllare proprio l'ingresso.

Dovevamo nasconderci, o avrebbero dato l'allarme.

«Alexys, rendici invisibili!» Sussurrò Cole.

HunterTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon