Capitolo 12 ♠️ Alone

8.4K 525 19
                                    

Chiusi la porta della cella con un calcio, legando il vampiro a una sedia di ferro lì presente.

Sistemai dei paletti di legno e dell'acqua santa su un tavolo attaccato alla parete. Christopher era voluto entrare, ma aveva promesso che non sarebbe intervenuto. Stava lì in un angolo, con le braccia incrociate e lo sguardo fisso sul prigioniero.

«Dove si trova il tuo clan?» Chiesi.

«Se devo scegliere tra dirtelo o morire, scelgo la morte.»

«Peccato che per un vampiro morire sia abbastanza difficile, non credi?» Risposi, schernendolo.

«Crepa!»

«Dimmi dov'è il tuo clan o il prossimo punto nella quale conficcherò il paletto sarà la gola, poi la testa e, se proprio non ti decidi a rispondere, beh, puoi ben immaginare dove finirà quello dopo.» Parlai con estrema calma, appoggiandomi con le mani ai braccioli della sedia.

Gli spuntarono le zanne, piccole e aguzze, capaci di prosciugare qualunque essere vivente del proprio sangue.

«La mia vita è al servizio del mio clan, non lo tradirò mai!»

Gli trapassai la carotide con un paletto, come promesso, facendolo piegare in avanti e tossire, soffocò un grido.

«Allora, contribuisci o devo continuare?»

Non rispose.

«Peccato...» Questa volta il punto del corpo nella quale penetrò il paletto fu il petto, proprio in direzione del cuore.

«Perché l'hai ucciso?» Christopher si fece avanti, mantenendo la sua postura e lo sguardo impassibile.

«Perché sì. Non voglio discuterne.»

«Ora come farai?»

«Io...» Non ebbi il tempo di rispondere, perché un ragazzo sulla mia età sbucò da dietro la porta correndo.

«Capo... R–Ray...» Balbettò con il fiatone.

«Cosa? Ray cosa?» Chiese girandosi verso di lui, il tono della voce conteneva irritazione.

«Si è svegliato.»

Christopher fece qualche passo in sua direzione, ma lui lo fermò sollevando le mani. «C'è una cosa che deve sapere, prima di vederlo: è ancora in forma di lupo. Non riesce a trasformarsi.»

Christopher si girò verso di me, assottigliando lo sguardo. «Sei contenta ora? Il mio braccio destro rimarrà un lupo per sempre. Grazie a Dio che sei venuta qui per aiutarci.»

«Ehi, è lui che mi ha inseguita e poi attaccata. Che avrei dovuto fare, lasciare che mi sbranasse? No grazie, non ci tenevo.»

«Ma avevi la possibilità di fermarti prima di colpirlo, non l'hai fatto e adesso non ho più il mio migliore amico!» Urlò indicandomi con l'indice destro.

«Non è stata una grande perdita.» Era inteso come una battuta, lui però non stava ridendo.

«Potrà anche essersi comportato in un certo modo con te, ma questo non sminuisce né cancella in alcun modo gli anni di amicizia che ci legano.»

Aveva ragione. «Forse posso rimediare: sono anche una strega. Ci sarà pure qualche Grimorio che contenga l'incantesimo per risolvere questo problema.»

«Oh grande! Perché allora non mi dici come trovarne uno? Perché, francamente, qui non ce ne sono.»

Ignorai la sua risposta sarcastica per rispetto della situazione. «Nella casa dei miei genitori un Grimorio deve esserci.»

HunterTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang