Chapter fifteen: Daddy thinks...

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La mattina seguente, fuori dalla Lakewood High School, i ragazzi si soffermavano nel parcheggio delle auto a chiacchierare prima delle lezioni, come ogni mattina.
I Wolves stavano chiacchierando tutti insieme, quando Zayn Malik sollevò Cara da dietro. «Scemo, mi hai spaventata! Mettimi giù!» disse lei.
Il ragazzo obbedì e le diede un bacio sulla guancia. «Buongiorno, amici»
«Pronto per domani?» gli chiese Brian.
Zayn corrugò la fronte. «Che vuoi dire?»
Adam alzò gli occhi al cielo. «C'è la partita!»
Zayn sbuffò, e alzò anche lui gli occhi al cielo. «Ragazzi, ma non esiste soltanto il bowling» rispose mentre Cara si stringeva a lui.
Caleb si intromise. «Ha ragione, non si può vivere solo di questo»
In quel momento si unirono al gruppo Iris e Toby. «Hey, che succede?» chiese il capitano della squadra.
«Niente di importante» disse Cara, stufa dei litigi tra i compagni.
«Allora» disse Zayn, compiaciuto. «dobbiamo organizzare questa festa?»
Caleb corrugò la fronte. «Quale festa?»
Zayn fece spallucce. «La festa della nostra vittoria»
Brian sbuffò, sembrava stesse perdendo la pazienza. «Io vado dentro» disse, prendendo lo zaino, e si addentrò a scuola.
«Ma che gli prende?» fu la domanda di Zayn.
«Dici cose assurde!» rispose Adam, incazzato un po' anche lui.
«Andiamo, calmiamoci» disse Toby. «Zayn, non siamo presuntuosi. Potremmo perdere come l'ultima volta e ci faremmo solo la figura degli idioti»
«Se perdiamo, io mi ritiro» disse Adam.
Tutti sgranarono gli occhi. «Cosa?!» dissero in coro.
«Non dire stupidaggini» disse Toby. «Abbiamo bisogno di te quest'estate»
«Avete capito» disse, nervoso. «qui ognuno fa quello che vuole! Non si fa altro che litigare, ci sono soltanto due ragazze e uno che sparisce e ritorna quando gli pare!»
Iris e Cara si scambiarono uno sguardo, ma prima che chiunque potesse dire qualcosa, Adam se ne andò nella stessa direzione di Brian.
Toby annuì. «Bene, qualcun altro ha i coglioni che girano questa mattina o abbiamo finito?» chiese e involontariamente guardò Caleb.
Il ragazzo fece spallucce. «Io sono a posto»
In quel momento al gruppo si avvicinò una ragazza dai lunghi capelli scuri che teneva un lecca-lecca tra le labbra colorate di marrone. «Zayn?»
Il ragazzo si voltò e sorrise quando la vide. «Hey, Lolo» sembrava felice di vederlo, ma lei non molto.
La ragazza teneva le braccia incrociate al petto e la testa chinata di lato. «Dobbiamo parlare.» disse seria.
«Toby, hai ragione» disse lui, continuando a guardare la ragazza. «mi sa che oggi è il mi-girano-le-palle Day
I ragazzi risero mentre Lolo corrugò la fronte, poi scosse la testa e se ne andò. «Lascia perdere»
Zayn la seguì e, arrivati davanti ad un posto libero, si accorse che un motociclista distratto stava per parcheggiare sopra Lolo; perciò la tirò in avanti e la ragazza finì sul suo amico.
Quando lei lo guardò, lui le sorrise, ma Lolo si mise subito in piedi. «Che cosa hai detto a mio padre?»
«Oh, figurati, Lola, sono felice di averti salvato la vita» rispose Zayn ironico.
Lei chiuse gli occhi e sospirò. «Lolo. Santo cielo, è Lolo!» gli disse.
«Mi sono solo presentato a tuo padre» rispose.
«Che cosa gli hai detto?» insistette lei.
Lui stava per impazzire. «Niente! Solo che sono un tuo amico, nient'altro!»
Lei gettò alla testa in dietro e Zayn corrugò la fronte.
«Che... Hai?» le chiese.
«Mio padre pensa che tu sia il mio ragazzo.» spiegò lei e Zayn si mise a ridere.
«Che ti ha detto?» chiese curioso.
Lei sgranò gli occhi. «Ma che importa?» disse. «Ne ha parlato a mia madre! Io non sapevo cosa dire, ho negato ma...»
«Almeno gli piaccio come genero?» le chiese e lei mise il broncio.
«Non sei divertente»
«Oh, ma io voglio saperlo davvero» rise.
«Zayn, sono seria. Non mi crederanno mai»
«Oh, andiamo, non farne una tragedia» disse lui tranquillo. «che male c'è ad essere la mia ragazza?»
Lei alzò gli occhi al cielo. «Quanto sei scemo»
«Quanto sei antipatica» le fece i versi.
Lei sospirò. «Dai, non voglio essere antipatica, ma davvero, devono capire che non sto con te. Mio padre ieri ti ha visto a casa mia, eravamo soli, chissà cosa avrà pensato...»
«Lolo» la fermò lui. «rilassati. Non è una tragedia»
La campanella suonò e lei sospirò. «Devo andare in classe» disse, voltandosi, e se ne andò.
Toby, Cara, Iris e Caleb raggiunsero Zayn, e l'ultimo gli diede una pacca sulla spalla. «Tutto okay?»
Lui sospirò. «Più o meno» disse e si allontanò nella direzione di Lolo.
«Quindi... siamo rimasti soltanto noi» osservò Caleb.
A quel punto arrivò Mark. «Scusate il ritardo» disse e, unitosi a loro, guardò confuso i suoi amici. «Dove sono gli altri?»
I ragazzi alzarono gli occhi al cielo sbuffando e si divisero, e ognuno raggiunse la propria classe.

Lollipops. | z.m.Where stories live. Discover now