Chapter forty three: who are you running from?

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I ragazzi si erano tutti riuniti a bordo piscina quella sera e stavano chiacchierando tranquillamente, mentre sgranocchiavano anche qualcosa da mangiare. Tutti chiacchieravano tranne Lolo, tutti sgranocchiavano qualcosa tranne lei, che teneva in bocca un lecca-lecca. Lei era arrivata per ultima, si era fatta attendere e in maniera anche snervante... almeno, secondo qualcuno.
Grace ed Iris, per fortuna, si resero presto conto del suo silenzio e si rivolsero a lei, cercando di farla parlare un po'.
«Ti senti bene?» le chiese innanzitutto Iris.
Lei improvvisò un sorriso e annuì. «Sì, sto bene, grazie»
«Sembri stanca» osservò Grace.
«Lo sono un po'.»
Iris ridacchiò. «Poco fa pensavo al bagnino»
Grace alzò le sopracciglia. «Ma come? Pensavo ti piacesse mio fratello!» sussurrò.
Iris si mise a ridere. «È così, certo! Io non c'entro nulla col bagnino!»
«Allora perché pensavi a lui?»
Iris sembrò sorpresa. «Non ve ne siete accorte?»
«Di cosa?» domandò Lolo curiosa.
«Del modo in cui ti guardava oggi in piscina» rispose lei.
Lolo divenne rossa. «Smettila, Iris»
«Oh, andiamo! Non c'è niente di male nel piacere a qualcuno»
«Avrà dieci anni in più di me!» osservò Lolo.
«E allora? Mi pare di averti sentito dire una volta che ti piacevano i ragazzi più grandi» ricordò quella.
«O magari» sussurrò Grace. «le piace già qualcuno»
Lolo avrebbe voluto strangolarla. «Non mi interessano i ragazzi al momento»
«Ti interessano le ragazze?» chiede Iris.
«No» rise Lolo. «non intendo questo»
«Allora cosa?»
«Che magari le interessa il ragazzo» corresse Grace. «Potrebbe essercene uno in particolare»
«Grace, piantala» intimò alla sua amica.
Iris le sorrise. «Perché ti vergogni? Provare sentimenti così forti è normale, anche per Lolo Adams»
Lolo sorrise. «Sì, già, può darsi... ma magari non è il momento»
«O forse hai solo paura che il momento arrivi» osservò l'altra.
«Grace, tra un po' ti strangolo e getto il tuo cadavere in acqua» disse e le sue amiche scoppiarono a ridere.
«Non ti sei mai innamorata?» le domandò Iris.
«Sì, più di una volta, è solo che... è proprio perché ci sono passata che so di voler starne fuori il più possibile al momento.» si giustificò.
«Oh... hai avuto brutte esperienze?»
«Molto brutta, una in particolare. È stata un bel po' di tempo fa e ho deciso di lasciarmela alle spalle, anche se le conseguenze che ha lasciato me le porto ancora dietro»
«Penso che tutti quanti abbiano subito una delusione d'amore almeno una volta, ma questo non significa che non ci si possa innamorare di nuovo» osservò Grace.
«No, non dico che sia impossibile, è solo... difficile»
«Tu sei Lolo» le ricordò Iris. «guardati allo specchio, dannazione! Sei bellissima e molto ragazzi pagherebbero per stare con te»
«Specialmente qualcuno» aggiunse Grace.
«Ti prego, basta!»
Iris corrugò la fronte. «Devo sapere qualcosa?» chiese. «Da chi stai scappando?»
Grace guardò Lolo e Lolo sospirò, come per darle il consenso per raccontarle.
«A Zayn piace Lolo» disse Grace, che non vedeva l'ora di pronunciare quelle parole.
Iris non sembrò molto sorpresa. «La cosa non mi stupisce, ti sta fissando da quando sei arrivata»
Lolo sussultò un po' e arrossì. «Speravo che fosse arrabbiato con me da non guardarmi neanche...»
«Sì, certo!» rise. «Lolo, io, noi vi abbiamo visti al ballo. Accidenti, eravate la coppia più affiatata della scuola. Si vede da un chilometro che morite l'uno per l'altra.»
A Lolo vennero i brividi. «Io non capisco ancora cosa provo»
«Se faceste sesso, lo capiresti» disse Grace e Lolo la fulminò con lo sguardo.
«Grace Collins, il solo pensiero mi ha fatto perdere dieci anni di vita.» ammise lei e le ragazze risero.
«Andiamo, non dirmi che ti dispiacerebbe!» insistette lei.
Lolo voleva scappare. «Vado a buttare il bastoncino del lecca-lecca.» disse, così si alzò e cominciò ad allontanarsi.
Invece di raggiungere un cestino, però, salì una scala che conduceva su un terrazzo, dal quale poteva ammirare gran parte della bellezza del resort.
Era una bella serata d'estate, il cielo era limpido e le stelle brillavano a milioni. E Lolo era così incantata da non sentire i passi alle sue spalle.
«Pensi che non sappia che non lo butti mai il bastoncino?» le chiese Zayn.
Lei sussultò voltandosi, e sospirò.«Non dovresti origliare le mie conversazioni con le mie amiche»
«Sei arrabbiata perché ho sentito che volevi buttare il bastoncino?»
Lei alzò gli occhi al cielo. «Sai che non è questo» disse.
Zayn sorrise. Si mise le mani in tasca e camminò verso di lei. «Mi piace quando lasci il rossetto sul bastoncino» Poi le tolse il bastoncino dalla bocca. «Ma preferisco quando lo lasci sulle mie labbra» sussurrò, abbassando lo sguardo sulla bocca di lei.
A Lolo mancava il fiato, non sapeva cosa fare. «Non credo sia il momento» mormorò alla fine.
Zayn ne rimase deluso e strinse le labbra in segno di sconfitta. «Hai ragione, non sarei dovuto venire» disse e fece per andarsene; Lolo, però, non voleva e lo prese per il braccio.
«Aspetta...»
«Cosa?» le chiese ma Lolo non seppe dirgli perché l'avesse fermato.
Allora lui mise le braccia intorno al corpo di lei appoggiandosi al muretto. «So che lo senti anche tu» le sussurrò.
Lolo tremava. «Cosa?»
«Questa scossa dentro» rispose lui, e il suo fiato sfiorava il viso di lei.
«L'unica cosa che sento in questo periodo è la nausea. Per paura, paura di star sbagliando tutto» diceva, cercando di sciogliere il nodo che le si era formato in gola.
Lui sollevò una mano e le accarezzò il viso. «Lasciati andare, Lolo»
«Me ne vado a letto, ho bisogno di dormire» disse lei, distogliendo lo sguardo da lui.
«Posso venire con te?» le domandò.
«Ho bisogno di stare sola» disse e se ne andò, lasciando Zayn lì tutto solo.

Lollipops. | z.m.Where stories live. Discover now