Chapter twenty three: a donut, a milkshake and... a lollipop.

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Quel sabato mattina Grace Collins stava seduta a uno dei tavolini fuori dal bar vicino alla scuola, a chiacchierare con Iris, Cara, Brian e Toby della partita che ci sarebbe stata quella sera.
Quel bar era spesso popolato dagli studenti, anche nel weekend.
«Se vincete, organizzerete un'altra festa?» chiese Grace.
Toby rise. «No, non è il caso di festeggiare ad ogni vittoria»
«Ma i Lions lo fanno» osservò lei. «e poi io volevo uscire stasera»
Brian fece spallucce. «Possiamo uscire lo stesso, o vederci a casa di qualcuno»
Le ragazze annuirono. «Io ci sto» disse Iris.
«Anch'io» disse Grace.
«Oh» rise Cara. «ma non credo sia il caso di vederci a casa tua, Grace. È pur sempre la casa di uno dei Lions.» disse e risero anche gli altri.
«Già, lo penso anch'io» rispose Grace, mentre in quel momento venivano raggiunti da Caleb e Zayn.
«Buongiorno» disse il primo, mentre il secondo si limitò a un semplice «'Giorno».
Si era sprecato.
«State già facendo piani per stasera, per caso?» chiese Caleb ai suoi amici, e loro gli spiegarono tutto.
«Voi ci sarete, vero?» chiese Iris ai nuovi arrivati.
Caleb rispose di sì, mentre Zayn era titubante.
«Zayn?» gli chiese Cara.
Allora lui si sentì un po' infastidito che fosse stata proprio lei a chiederglielo, fu come se quello che aveva detto Lolo si stesse realizzando ancora di più.
«Non so, a dir la verità dovevo uscire con una persona» ammise.
«Con chi? Con Lolo?» gli chiese Caleb, prendendolo in giro.
Lui ridacchiò in risposta e guardò di sottecchi Cara, che aveva abbassato lo sguardo e teneva le labbra strette.
Lolo aveva ragione.
A quel punto lui colse l'occasione per chiedere di lei. «A proposito, sapete dove sia?» chiese, fregandosene se Cara stesse ascoltando. Gli dispiaceva, ma voleva anche sentirsi libero di essere suo amico.
Fu Grace a rispondere. «Non lo so, ieri non è nemmeno venuta a scuola e sinceramente non gliel'ho chiesto. È come scomparsa.»
Zayn allora non disse niente, non gli andava di parlare agli altri di ciò che facevano insieme. Stava iniziando a comportarsi da riservato come Lolo.
«Comunque» continuò Grace, «viene spesso qui a comprare la colazione il sabato mattina».
Zayn stava pensando se fosse vero o lo stesse prendendo in giro, ma in quel momento la vide davvero a passeggiare in lontananza.
Lei alzò lo sguardo, li vide, e incrociò lo sguardo di Zayn.
A quanto pare, però, non voleva essere vista, e Zayn lo capì quando lei si mise l'indice davanti alla bocca e proseguì per la sua strada.
«Grace?» chiamò la ragazza seduta di fronte a lui. «Cosa prende di solito?»
«Oh, Lolo?» chiese per sicurezza. «Una ciambella al cioccolato e un milkshake alla fragola.»
Zayn si alzò in piedi. «Ci vediamo stasera, ragazzi» disse e entrò dentro il bar.
Ordinò una ciambella al cioccolato, un milkshake alla fragola e comprò anche un lecca-lecca all'amarena. Si fece imbustare tutto, entrò in macchina e mise in moto verso casa Adams.

Era una bella giornata di sole e Lolo se ne stava nel suo giardino, a dondolarsi sull'amaca, in pantaloncini e maglietta - di tre taglie più grande rispetto a lei.
Ad un certo punto, sentì il cancelletto aprirsi e, sollevandosi, riconobbe quel ragazzo che le andava vicino.
Spontaneamente sorrise. «Zayn»
Anche lui le sorrise. «Buongiorno, Lola» disse e lei rise.
«Che ci fai qui?» gli chiese.
Lui si sedette sull'amaca insieme a lei e le porse il sacchetto di carta. «Ti ho portato la colazione»
Lei prese il sacchetto e lo ringraziò. «Non dovevi, Zayn»
Lui fece spallucce. «Sì, invece. Stavi rinunciando alla tua colazione a causa mia»
Lei lo guardò come per rimproverarlo, chinando la testa di lato. «Non era a causa tua»
«E per chi, allora?» chiese lui. «Per Cara?»
Lei ci pensò. «Per me. Faccio sempre la colazione da sola, è una mia abitudine, la faccio ogni sabato mattina. O, meglio, quasi tutti i sabati.»
«E da cosa dipende?» le chiese lui.
Lei fece spallucce. «Dal mio umore. C'è quando voglio stare un po' con me e quando invece voglio rimanere a dormire»
«Pensavo che stessi sempre con te» ridacchiò lui, trovando un po' assurda la conversazione.
«Non è sempre così. Sono una persona che non smette di pensare, e a casa ci sono tanti modi per distrarmi. Ma se esco e sono praticamente sola sono costretta a stare con me stessa, e a volte mi piace. Oggi volevo stare con me, ecco» spiegò lei e Zayn pensò di aver capito.
«Quindi ti sto rompendo i coglioni in questo momento?» le chiese.
«No» ammise, «le alternative eravamo io» e fece una pausa, perché sorrise. «oppure tu».
A quel punto Zayn sorrise.
«Avevo pensato» proseguì lei. «di venire a vedere la partita stasera, sempre a condizione che per te non sia un problema»
Lui si mise a ridere. «Che sei scema»
Lei gli fece la linguaccia. «Allora vengo lo stesso, così dovrai sopportarmi» scherzò. «Andiamo dentro, così guardo cosa mi hai portato»
Entrambi si alzarono e andarono in cucina, dove Zayn si sedette al banco da colazione, mentre Lolo aprì prima le finestre e poi lo seguì.
«Vediamo cosa c'è qui» disse aprendo la busta e tirò fuori la prima cosa. Guardò Zayn. «Milkshake alla fragola!» disse, poi tirò fuori la seconda cosa. «Ciambella al cioccolato? Ma come facevi a saperlo?»
«Non possiamo fingere che io conosca i tuoi gusti?» propose lui e lei rise.
«L'hai chiesto a Grace, non è vero?»
Lui sbuffò. «Ma che antipatica»
Lei fece per piegare il sacchetto ma Zayn la fermò.
«Aspetta, c'è dell'altro!» le disse e lei lo riaprì, e infilò la mano dentro.
Quando la tirò fuori, vide il lecca-lecca. «Oh, devo ammettere che questo lo sapevi» disse lei, riconoscendogli quel merito.
«Sì, ma questo lo sanno praticamente tutti» disse lui, un po' deluso.
«Scommetto che nemmeno Grace sappia che mi piacciono all'amarena» osservò lei e lui sorrise.
«Ho visto che l'altra volta ne mangiavi uno alla ciliegia, e ho pensato che all'amarena ti sarebbe piaciuto, dato che è più dolce» spiegò lui, facendo un sorriso timido.
Lolo scese dallo sgabello, andò da lui e l'abbracciò; anche lui la strinse, ed era felice di quel gesto. Lolo si scostò, lo guardò e gli diede un bacio sulla guancia. E poi lo guardò ancora. «Nessuno aveva mai fatto una cosa simile per me» mormorò lei.
«Forse perché nessuno si è mai reso conto di quanto tu sia speciale» disse lui. «forse nessuno ti ha mai apprezzato quanto me.»
Allora Lolo sorrise, era felice come una bambina. «Posso offrirti mezza ciambella?»
«No, dai, devi mangiarla tu»
Lei lo squadrò. «Sei uno stecchino, devi mangiare. La dividiamo, non accetto un  "no" come risposta.» disse dividendo la ciambella e gli porse una metà.
Si sedettero entrambi a mangiare in silenzio, ma questo non pesò, perché entrambi stavano bene l'uno con l'altra.
Lolo, quando finì, si pulì la bocca con un tovagliolo e gli chiese: «Hai detto agli altri che stavi venendo qui?»
«No, ma credo che lo immaginassero. Ho chiesto a Grace cosa ti piacesse davanti a tutti» raccontò. «E sì, c'era anche Cara, ma non mi importa. Cioè, mi dispiace per lei, ma tu sei mia amica e ti tratto come voglio»
Lei alzò un sopracciglio e lui si corresse.
«Cioè, se per te va bene.» disse e lei sorrise soddisfatta. Lui le raccontò un'altra cosa. «Mi hanno chiesto se volessi uscire con loro dopo la partita. Io ho risposto che non lo sapevo perché dovevo uscire con una persona»
«Che sarei io» osservò lei.
«Sì... E Caleb me l'ha chiesto ridendo davanti agli altri. Non ho avuto il coraggio di contraddirlo» disse. «Mi sentivo in colpa, come se stessi già nascondendo troppo»
«A che ti riferisci?»
«A tutto quello che abbiamo detto riguardo a Cara. Non so se mi capisci...»
«Sì, ho capito quello che vuoi dire» lo rassicurò lei e Zayn sorrise.
«Ma certo» disse, «quasi dimenticavo che tu mi capisci sempre»
«Tranne quando sei ubriaco e parli di pizza» scherzò lei e si misero a ridere.
«D'ora in poi ricordami di andarci piano con l'alcol» le chiese lui.
«Perché mai? Sei così divertente quando sei ubriaco fradicio» rise lei. «Ma se proprio non vuoi che accada di nuovo, magari posso avvisarti la prossima volta.»
«Vuoi uscire con gli altri stasera?» chiese lui tutto ad un tratto e lei lì per lì non seppe cosa rispondere.
«Non so, perché?» chiese. «Perché me lo chiedi così?»
«Volevo sapere se preferissi uscire con loro oppure che fossimo soltanto noi due.» ammise lui e Lolo sorrise.
«Dove vuoi portarmi?» gli chiese, bevendo il milkshake dalla cannuccia.
Anche Zayn sorrise, vedendola spensierata, così simile ad una bambina. «Non te lo dico, sorpresa.»
Lei alzò gli occhi al cielo, sbuffando. «E va bene!» disse. Poi fece un sorriso e sollevando le lunghe ciglia lo guardò. «L'importante è che sia lontano, dove nessuno possa trovarci» mormorò.
Zayn rimase colpito da quelle parole, e c'era anche qualcosa nella sua voce che gli faceva impazzire i nervi. «Mi piace quando fai la misteriosa» ammise.
Lei cercò di trattenere un sorriso mordendosi il labbro inferiore. «È solo che tengo molto alla mia privacy.»

Lollipops. | z.m.Where stories live. Discover now