Chapter nineteen: a curious friend.

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Quando Zayn Malik aprì gli occhi, quella mattina, si trovò davanti il suo lenzuolo. Se lo tolse dalla faccia e si mise seduto, stropicciandosi gli occhi e cercando di mettere a posto i suoi pensieri.
Pian piano si ricordava della festa, poi qualche immagine del tragitto in macchina e qualcosa che aveva fatto a casa; ma non era stato da solo, c'era stata Lolo con lui.
E proprio nel momento in cui iniziò a chiedersi dove se ne fosse andata, la porta della sua camera si aprì e Lolo entrò con un vassoio in mano.
«Oh» fu sorpresa di vederlo sveglio. «buongiorno» Indossava i vestiti di ieri ma non il cardigan, aveva i capelli legati ed era struccata.
Lui provò a sembrare normale. «Buongiorno»
Lei rise. «Sei ancora un po' rincoglionito, eh?»
«Si nota tanto?» chiese lui, finto preoccupato, passandosi una mano tra i capelli.
Lei andò a sedersi sul letto, dove posò il vassoio. «Tieni questa pillola, è per il mal di testa»
Zayn ingoiò la pillola e bevve dell'acqua, poi diede uno sguardo al vassoio. «Dove hai preso questa roba?»
«L'ho comprata stamattina, sono andata al bar qui vicino» disse guardando i cornetti e le ciambelle. «Non sapendo quali preferissi, li ho presi entrambi e, non sapendo quanto mangiassi, ne ho presi due per ognuno»
Zayn prese una ciambella e l'addentò.
«Allora preferisci le ciambelle» osservò lei e lui corrugò la fronte.
«Sì, perché?»
Lei si mise con le gambe incrociate. «Ieri sera abbiamo parlato di questo, del fatto che io non sappia nulla di te»
Lui chiuse gli occhi e gettò la testa in dietro. «Chissà quante cazzate ho sparato ieri sera!»
Lolo rise, poi pensò a quella confessione... ma non le andava di parlarne. «Sì, beh, volevi che ti comprassi della pizza alle due di notte e poi hai detto che nella tua camera ce ne stavano tante»
Zayn si mise a ridere. «Che idiota. Spero di non aver detto qualcosa di male»
Lolo scosse la testa. «No, tranquillo» disse, poi abbassò la testa.
«Aspetta» disse lui. «sei rimasta a dormire qui?»
Lolo sorrise. «Sì, sul tappeto» indicò a terra. «Ho preso uno dei tuoi cuscini»
«Mi dispiace, non ti avrei mai lasciata dormire a terra se...»
«Se fossi stato sobrio? Già, non preoccuparti» continuò lei.
Zayn strinse le labbra. «Davvero, mi dispiace tanto»
Lei sorrise. «Non preoccuparti, mi hai fatto divertire ieri sera»
«Ridicolo come non mai» rise lui.
«Non importa» rispose lei e lui la guardò. «Non mi facevano ridere così tanto da secoli»
Lui sorrise. «Beh, sono contento. Non hai incontrato mia madre?»
«Veramente è venuta a bussare, per fortuna avevo chiuso a chiave. Ha capito che dormivi, ma ti aveva già avvisato che stava andando al lavoro. E quando ho sentito la macchina allontanarsi, mi sono data il via libera.» raccontò lei.
Zayn annuì e le offrì qualcosa della sua colazione. «Vuoi una ciambella o un cornetto?»
«No, grazie, non ho fame» rispose. «Anzi, tra un po' devo andare»
«No, aspetta, resta ancora un po'»
Lei fece una smorfia. «Solo un po'?»
Lui rise. «Per me puoi rimanere quanto vuoi. Ma dato che devi andare non posso dirti di non farlo, posso dirti... rimani ancora un po'»
Lolo a quel punto sorrise. «Va bene, resto»

Erano le quattro di pomeriggio quando Lolo Adams suonò il campanello di casa Collins; ad aprire venne la madre di Grace.
«Oh, Lolo, ciao!» la salutò.
«Salve, signora Collins. Grace è in casa, vero?»
«Sì, e io stavo giusto uscendo» disse, superando la ragazza. «ah, mi dispiace che stamattina tu sia andata via presto, ho comprato dei cornetti buonissimi»
Lolo sorrise. «Oh, sarà per la prossima volta»
Quando Lolo entrò in casa, vide Grace scendere di corsa dalle scale.
«Dove diavolo sei stata?!» le chiese l'amica, correndole vicino.
«Hey, piano, non agitarmi» disse lei, posando la borsa sul divano.
«Con chi eri?» chiese Grace, eccitata, con una voce maliziosa.
Lolo si voltò verso di lei e si appoggiò al divano. «Smettila di fare così, calmati.»
Grace sgranò gli occhi. «Cosa? La mia migliore amica ha passato una notte da clandestina con un ragazzo misterioso e io dovrei calmarmi?»
Lolo rise. «Come fai a dire che era un ragazzo?»
«Se fosse stata una ragazza, l'avresti detto a tua madre»
«A proposito, se l'è bevuta» commentò Lolo.
Grace sbuffò. «Andiamo, mi dici con chi eri?»
Lolo alzò gli occhi al cielo sbuffando; poi sputò il rospo. «Zayn Malik.»
Gli occhi della sua amica diventarono enormi. «COSA?!»
«Non pensare male, aveva solo bisogno di un passaggio per arrivare a casa, aveva bevuto troppo»
«E dovevi per forza rimanere nel suo letto?» chiese, poi si bloccò. «Aspetta, eri con lui? Sei andata alla festa alla fine?»
Lolo sospirò. «Sì. A dire la verità sapevo già di dover andarci quando me l'hai chiesto»
«E perché non me l'hai detto?»
La ragazza fece spallucce. «Avresti fatto troppe domande e Zayn stava per raggiungermi»
«Uscite insieme?»
«No!» rispose. «E, per la cronaca, non sono stata nel suo letto»
«Come no? E dove hai dormito?»
Lolo ridacchiò. «Sul tappeto»
Grace alzò gli occhi al cielo. «Scusa, ma perché non ti sei infilata sotto le coperte con lui? Era ubriaco, che poteva dirti?»
«Senti, era già stato abbastanza imbarazzante quando gli ho tolto la camicia, questo sarebbe stato troppo» si giustificò Lolo, mentre Grace era sconvolta.
«Aspetta, aspetta, aspetta! Che significa "gli ho tolto la camicia"?»
«Me l'ha chiesto lui!!»
Grace scuoteva la testa. «Non posso crederci. Non posso lasciarti sola un attimo, eh?»
Lolo si sentiva accaldata per tutti questi discorsi. «Mi prendo un po' d'acqua» disse andando in cucina, ma l'amica la seguì.
«Quante altre volte pensi che dovremo mentire?» le chiese Grace mentre lei beveva.
Lolo corrugò la fronte. «Che vuoi dire?»
«Sei stata per una notte da lui, era ubriaco, cosa diavolo dovrebbe ricordarsi?»
«E questo cosa c'entra?»
«Ti chiederà di rimanere a dormire da lui»
«Ma non posso farlo, mi dispiace» disse Lolo, sedendosi.
«Ma l'hai già fatto!»
«Lui era ubriaco»
«Appunto! È come essere mezzi fatti, poteva anche essere pericoloso ma tu sei rimasta»
«Io so che non è pericoloso»
Grace incrociò le braccia al petto. «Allora puoi rimanere da lui anche quando è sobrio»
Lolo, però, non sembrava convinta.
«Cosa c'è che non va? Ha fatto qualcosa di male?»
«No, no, affatto» rispose subito lei. «anzi, è sempre stato gentilissimo con me»
«Allora puoi fidarti di lui. Se si è comportato bene da ubriaco, significa che tiene a te» disse Grace, ma Lolo di questo non aveva mai dubitato.

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