Chapter forty one: did you miss me?

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Lolo, piano piano, gli andò incontro.
«Ehm, vi lascio soli» disse Caleb, la salutò sollevando la mano e sparì.
«Che ci fai qui?» gli chiese.
Lui fece spallucce. «Sorpresa»
Lolo si stava innervosendo. «"Sorpresa"? Quando l'hai deciso?»
«Quando l'hanno deciso tutti gli altri, solo che io e Caleb abbiamo perso l'aereo e abbiamo preso quello dopo pranzo»
«Aspetta, cosa? Tu sapevi che saresti venuto sin dall'inizio? E non me l'hai detto? Come ho fatto a non scoprirlo?» chiedeva lei, quasi arrabbiata. «Perché non me l'hai detto?»
Zayn sbuffò. «Lolo, ti ripeto: volevo farti una sorpresa; che problema c'è?»
Lei si passò una mano tra i capelli. «C'è che tu sei qui adesso»
Lui ci rimase male. «Ed è una cosa brutta?»
«No, ma...» Lolo sospirò. «Devo fare una doccia» disse e si voltò per aprire la porta.
«Aspetta!» l'afferrò per il polso. Si guardarono negli occhi, e Zayn stava in ansia. «Non... non mi saluti neanche?»
Lolo abbassò lo sguardo. «Ci vediamo a cena» disse, si dimenò il braccio e entrò nell'appartamento.
Zayn, deluso e arrabbiato, andò via e, invece di raggiungere i suoi amici, se ne andò in camera sua.
Più tardi, invece, mentre Lolo usciva dalla doccia, Grace entrava nell'appartamento e si scontrarono.
«Oh, eccoti» disse a Lolo e le sorrise. «visto chi è arrivato?»
Lolo però non sorrise. «Tu lo sapevi?»
Grace aggrottò la fronte. «Certo che sì. Era una sorpresa»
«Ah, quindi lo sapevate tutti, benissimo» sbuffò, sedendosi sul letto.
«Che ti prende? Non ti fa piacere che Zayn sia qui?»
«Avrei voluto essere preparata» ammise.
Grace però non capiva cosa intendesse precisamente. «Va bene, magari hai solo bisogno di realizzare.»
«Ci siamo baciati» disse lei di getto e Grace sgranò gli occhi.
«Cosa? Quando? Poco fa?»
«No, stanotte» confessò lei, massaggiandosi la faccia.
«Oddio, e raccontami, dimmi com'è stato!» chiese lei eccitata, sedendosi accanto a lei, e Lolo rise per la sua agitazione.
Scosse leggermente la testa e fece spallucce. «Com'è stato... beh, è stato... intenso, e... vero»
«Ti è piaciuto, no?»
A Lolo scappò un sorriso, che la fece ridere. «Dio mio... è stato bello da impazzire»
Grace gettò un urlo di eccitazione. «Oddio, siete così sexy insieme»
Lei la guardò e pensò a quella parola, "insieme", pensò a loro come una coppia e rabbrividì. "Zayn potrebbe essere mio", pensò, non aveva capito che Zayn era già suo.

A ora di cena, quando Grace e Lolo fecero il loro ingresso nella sala dove avrebbero cenato, erano già tutti lì ad aspettarle.
«Ragazze, venite qui!» le chiamò Iris e Lolo finì proprio nel posto davanti a quello di Zayn, il quale se ne stava lì a seguirla con lo sguardo.
Lei si sedette mantenendo gli occhi bassi, non aveva il coraggio di guardarlo o di dire una parola.
«Matt, questo resort è uno sballo!» gli disse Caleb.
«Davvero, è meraviglioso» disse Brian, rivolgendosi a Grace. «immagino che passiate tutte le estati qui»
Lei ridacchiò. «È impossibile rimanere a Lakewood con un posto così»
«Ne sono sicura» disse Iris e si voltò verso Matt. «Ti va di farmi fare un giro dopo?»
Lui le sorrise e le accarezzò la guancia. «Certo che sì»
Tutti gli altri si scambiarono degli sguardi di intesa e fecero dei versi maliziosi.
«Hey, hey, hey» disse Brian. «Qui sta nascendo l'amore, o sbaglio?» Tutti risero ma Lolo, istintivamente, sollevò lo sguardo davanti a sé e Zayn fece la stessa cosa.
Grace fu l'unica ad accorgersene e cercò di salvarli dall'imbarazzo. «Ordiniamo?» chiese, catturando l'attenzione di tutti i suoi amici.
Brian rise. «Pensa sempre al cibo» scherzò e lei fece finta di guardarlo male.
«Sono semplicemente del parere che ricordarsi di nutrirsi sia di vitale importanza» rispose lei e gli altri si misero a ridere.

Dopo cena, si alzarono e tutti insieme si diressero nella sala da bowling. Lolo non osò separarsi dalle sue amiche, poiché sapeva che se l'avesse fatto Zayn si sarebbe appiccicato a lei e lei non aveva voglia di parlare con lui al momento.
«Lolo, giochi con noi?» le chiese Caleb e lei si chiese perché le stesse dando quell'importanza proprio quella sera.
«Non so giocare a bowling» rispose lei, cercando di non mostrare il nervosismo.
«Oh, andiamo, facciamo solo un'amichevole» le disse allora, «così, solo per divertirci. Ti promettiamo che non ti prenderemo in giro»
Zayn si mise a ridere. «Io non prometto niente»
Allora Lolo sollevò lo sguardo e gli gettò un'occhiataccia.
Fece un gran respiro e si alzò in piedi. «Datemi una palla, sarò contenta di iniziare»
Caleb e Zayn si guardarono, mentre Iris le dava una leggere pacca sulla spalla. «Brava Lolo, così ti voglio» le disse e le porse una palla.
Lolo la prese tra le mani e si avvicinò alla pista, passando accanto a Zayn e sussurrandogli: «Vedi di non rompermi le scatole, non è la serata giusta».
Lui sorrise tra sé e sé e andò a sedersi insieme agli altri.
Lolo si posizionò bene, impugnò la palla e fece un respiro. "Ti prego, buttane giù almeno otto, fa' vedere chi sei a quel cretino", pensava.
Fece il suo tiro, e ne buttò giù sette.
«Dai, non sei tanto male» osservò Iris.
«Ora vedi di buttare giù gli altri tre, non è difficile» la incoraggiò Caleb.
Lei ci provò e per sua fortuna ci riuscì. Tornò a sedersi con indifferenza, evitando di degnare Zayn persino di uno sguardo.
Quando toccò a lui, il ragazzo invece non si fece problemi a vantarsi del suo strike.
La partita procedette così, con lei che giocava in modo mediocre e lui che buttava giù qualunque birillo gli si presentasse davanti.
Lolo, sinceramente, non vedeva l'ora di andarsene da lì e non capiva se a dargli maggiormente fastidio fosse la presenza di lui o quella degli altri; poi capì: stare con lui in presenza degli altri era diventato impossibile.
Era ovvio già da prima che la partita cominciasse che Lolo non avrebbe vinto e che, anzi, sarebbe finita all'ultimo posto in classifica; come se non bastasse, però, quello che avrebbe dovuto essere un trionfante tiro finale si rivelò un completo disastro: la palla, infatti, buttò giù solo due birilli e questo aveva fatto ridere Zayn.
Lolo non volle voltarsi a guardarlo, ma prese nuovamente la palla sperando di fare uno spare; purtroppo per lei, però, anche quel tiro fu un totale fallimento, perché riuscì a buttare giù un solo birillo.
«Wow, vedo che ci sai fare» disse Zayn ridendo.
Lolo si voltò verso i suoi amici. «Vado in camera a prendere una giacca, non aspettatemi» disse e uscì da lì.
Accelerava sempre di più il passo, voleva raggiungere la camera il più velocemente possibile. Il pensiero che Zayn potesse seguirla le sfiorò la mente più di un paio di volte, e si maledisse per non essersi sbagliata; Zayn, infatti, le corse dietro fino a raggiungerla, allora rallentò il passo.
Lolo non parlava, non lo guardò nemmeno. Ma Zayn aspettò per un po' che dicesse qualcosa. Presto, però, capì che non c'era speranza.
«Se avessi saputo che mi avresti ignorato, non mi sarei lasciato baciare» le disse, con un tono tranquillo.
Lolo sembrava non avere alcuna intenzione di conversare con lui. «Non mi va di parlarne»
Allora Zayn tacque, sperando che il suo silenzio la mettesse in imbarazzo cosicché avrebbe aggiunto altro. Ma così non fu, e Zayn si spazientì. «Devo baciarti per avere la tua attenzione?»
Brutta risposta, una spina sul fianco per Lolo. «Sono solo stanca, Zayn»
«E io sono stanco del tuo comportamento» sbottò lui, sbarrandole la strada posizionandosi davanti a lei.
Lolo tenne inizialmente lo sguardo fisso sul suo petto, lottando contro una crisi di nervi che tentava di esplodere. Zayn, però, le sollevò il mento con due dita, e costrinse i suoi occhi ad incontrare i propri. Per Zayn fu intenso, avrebbe quasi sorriso in quel momento; l'aveva così vicina, e il suo sguardo aveva un non so che di familiare che avrebbe potuto rasserenarlo. Lolo, invece, avrebbe voluto correre via.
«Perché stai scappando?» le sussurrò.
Lolo riuscì a malapena a scuotere la testa. «Non sto scappando»
«Sì, scappi... e scappi da me» sottolineò. «Dove diavolo ho sbagliato?»
Lolo sentiva la punta del naso pizzicare, segno che stava iniziando a piangere. «No, tu...» si fermò, per soffocare un singhiozzo. «tu non hai sbagliato niente.»
«Allora che succede?»
«Sono confusa»
«Perché?»
Lolo chiuse gli occhi e sospirò. «È complicato» sussurrò.
Zayn corrugò la fronte, non capiva.«È così complicato da spiegare?»
«No, è complicato quello che provo» disse lei aprendo gli occhi. Gli prese la mano con la quale la stava accarezzando, la strinse, poi la mise giù. «Di' ai ragazzi che non li raggiungo. Ho bisogno di dormire. Buonanotte.» disse così, e si allontanò, dirigendosi verso il suo alloggio.
Zayn rimase lì. «Buonanotte» sussurrò. Poi si voltò verso di lei e le disse: «Buonanotte, bimba.»
Lolo lo sentì e, in silenzio, cominciò a piangere.

Lollipops. | z.m.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora