Kai POV
26 settembre 1988
Non appena entrammo in discoteca cercai subito Ems tra la folla. La vidi seduta al bancone che beveva qualcosa. Decisi che avevo bisogno di qualcosa di forte per sopportare la zavorra bionda che mi portavo appresso e quindi la trascinai a prendere da bere al bancone che c'era nella seconda sala.
Shelby non faceva che parlare e starmi appiccicata. Era terribilmente irritante e ancora più irritante era il fatto che non avrei potuto passare la serata cercando di far imbestialire Emily. Quella sera la serata l'avrei passata a cercare di spezzarle il cuore. E la cosa non mi divertiva per nulla.Dopo il terzo cocktail trascinai Shelby tra la folla. L'alcool mi aiutava a trovarla lontanamente attraente. Iniziai quasi ad apprezzare la vicinanza, se non fosse stato per quell'orribile odore di fragola che emanavano i suoi capelli e per il fatto che quella non era Emily.
Dopo qualche minuto sentii una sensazione bruciante, come se qualcuno mi stesse osservando. Infatti, i miei occhi come attratti da una calamita incontrarono quelli di Emily.
Era impietrita. Ci fissava con gli occhi sgranati e pareva stesse trattenendo il respiro.Quello era il momento.
Senza staccare gli occhi da lei, lasciai un bacio sul collo di Shelby, che si voltò di scatto e mi diede un bacio in piena bocca.
Continuai a guardare Emily mentre Shelby mi cacciava la lingua in bocca come se non ci fosse un domani.
Sembrava che la sua faccia si stesse sgretolando. Sembrava che tutta la sua persona si stesse sgretolando.
Capii che purtroppo (o per fortuna) avevo fatto centro. L'avevo distrutta.La vidi perdere stabilità e barcollare leggermente come se qualcosa l'avesse colpita in petto. Poi girò sui tacchi e se ne andò, inghiottita dalla folla. Continuai a ballare con Shelby per ore, ma ormai io non ero più lì. Non ricordo nient'altro di quella serata. Solo gli occhi di Emily.
Io non so quale rumore faccia un cuore che va a pezzi ma io il tuo l'ho sentito Ems. Mi ha colpito come un pugno nello stomaco, ho rischiato di cadere a terra dalla violenza in cui ti sei sgretolata. Mi chiedo se anche gli altri l'abbiano sentito.
27 settembre 1988
Mi trascinai barcollando fino a casa dopo essermi liberato di Shelby che mi pregava di andare a casa con lei.
Riuscii a resistere fino all'entrata del bagno del piano di sopra. Poi mi buttai sul water a vomitare.
Erano ore che cercavo di ricacciare il desiderio impellente di farlo, non tanto per l'alcool quanto per ciò che era successo. Più precisamente da quando avevo visto l'espressione del viso di Ems.
Non era peggio dell'espressione che aveva quel giorno dopo aver saputo della fusione, questo no...ma era diversa. Questa volta era come se io avessi distrutto tutto il suo mondo e io non avrei avuto l'occasione di confortarla.Dopotutto era questo che volevi, no?
Tuttavia, dopo essermi dato una ripulita e aver smesso di tremare non potei fare a meno che andare in camera da mia sorella a rubarle un po' di magia mentre dormiva, per riuscire a materializzarmi nella camera di Emily e vedere come stava.
Quando arrivai, aveva gli occhi chiusi. Li teneva serrati, stretti e avevo l'impressione che stesse anche digrignando i denti. Mi avvicinai e notai che le sue guance erano bagnate.
Se avessi avuto ancora qualcosa nello stomaco avrei vomitato di nuovo.
Ero io la causa. E non potevo fare nulla per rimediare. Dovevo continuare, perché se lei era in questo stato sarei riuscito a farmi odiare in breve tempo.
Desiderai ardentemente toglierle le lacrime dalle guance, in fondo quel compito era sempre spettato a me. Ma non lo feci. Mi limitai a restarmene lì a guardarla finché lei non aprì gli occhi di scatto e io mi smaterializzai per non farmi scoprire.Mi misi a letto. Quella notte non avrei preso sonno.
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NEMESI - Le due metà
FanfictionPrequel di "La sola eccezione". Vi consiglio di leggere prima quello ☺️ Fanfiction ispirata al personaggio di Vampire Diaries Kai Parker. Emily White e Malachai Parker hanno un legame forte, passionale e violento, radicato nel tempo. Sono le due m...