39. IO SENZA TE NON CI SO STARE

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14 febbraio 1989

Emily POV

Me ne stavo appoggiata al bancone e guardavo i miei coetanei ballare e divertirsi.
Perché io non potevo essere come loro?
Perché non ci riuscivo? Ci avevo provato ma mi sembrava impossibile. Era come se tra me e le altre persone ci fosse un velo trasparente che mi isolava dalle loro abitudini, dai loro modi di fare, da tutto ciò che li divertiva.
Chi ce l'aveva messo quel velo?
Ero stata io?
Era stato Kai?

Kai.

La verità è che a me non interessava nulla che non avesse a che fare con lui.
Tutto ciò che esulava dalla sua persona risultava irritante o noioso.
Il problema era che anche Kai risultava irritante e noioso.
Desiderai tirarmi un colpo in testa.
Decisi che era meglio tornarmene a casa a crogiolarmi nel mio odio.
Stavo per incamminarmi quando qualcosa mi fermò.

Una sensazione.

La sensazione bruciante di avere uno sguardo addosso.
E sapevo perfettamente a chi appartenesse, ancora prima di alzare gli occhi per cercarlo.

Kai.

Entrò trafelato nella sala senza staccarmi gli occhi di dosso e venne verso di me.
Proprio in quel momento le luci si abbassarono e mi voltai di scatto verso il dj dalla parte opposta della stanza.
-E adesso ragazzi vi consiglio di trovare una compagnia per questo splendido lento...- annunciò al microfono.
Spostai nuovamente lo sguardo su Kai che si era avvicinato.
Le prime note della canzone si sparsero nella sala mentre io non riuscivo più a fare un passo in nessuna direzione, impietrita sotto il suo sguardo.

Ecco la canzone del ballo di Emily e Kai...trovo le parole azzeccatissime nonostante non sia della loro "epoca"! Da brividi! :)

-Balli?- chiese semplicemente porgendomi la mano.
Non riuscii a impormi di non cedere.
Gli strinsi la mano e mi portò sulla pista da ballo.

Oh, I always let you down
You're shattered on the ground
But still I find you there
Next to me
And oh, stupid things I do
I'm far from good, it's true
But still I find you
Next to me

Sembrava che la canzone parlasse di noi. Sembrava di stare in un film.
Per una volta seppellimmo l'ascia di guerra e lasciammo che qualcosa di profondamente nascosto dentro di noi venisse fuori.
Non parlammo. Probabilmente era giá la canzone che parlava al posto nostro. Fu un ballo silenzioso, fatto di sguardi che si rincorrono e dita intrecciate. Dimenticai i miei capelli tagliati, gli scherzi di cattivo gusto, dimenticai la dignitá che mi aveva tolto.
Il mio cuore arrancava e ogni parola della canzone mi scavava dentro.
Mi veniva da piangere ma ricacciai indietro le lacrime.

E vorrei dirti tante cose ma come al solito mi impongo il silenzio perché non voglio accettare ciò che ho nel cuore. Non voglio accettarlo perché se permettessi a me stessa di sentirlo davvero, tu lo distruggeresti. Perchè tu distruggi ogni piccola cosa che riguarda me.
Ma sono sempre e comunque qui, accanto a te, che ti aspetto.
Perchè la veritá è una sola ed è terribile.
La verità é che io da sola ci so stare.
Ma è altrettanto vero che io senza te non ci so stare.

Ciaao a tuttee come state? Cosa ne pensate? Fatemi sapere se vi sta piacendo ancora la storia e se non sto deludendo le aspettative perché ne sarei tanto dispiaciuta 😪

NEMESI - Le due metàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora