41. DOVEVI PROPRIO AIZZARMI UN LUPO ADDOSSO?

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Kai POV

Avevo avuto tutto il resto del viaggio per mettere a punto il mio piano.
Quando arrivammo alla meta, dopo essere scesi dal pullman il professore assegnò a ogni coppia un lavoro da fare: il nostro sarebbe stato quello di classificare i vari tipi di alberi e cespugli che trovavamo nel bosco e scriverli sul nostro quaderno.
Quel giorno faceva abbastanza freddo per essere fine aprile e nuvole grigie coprivano il sole. Emily era avvolta in una sciarpa che la faceva sembrare ancora più piccola del solito.
Ci avviammo in silenzio verso il bosco, lei sempre due metri avanti a me. Anche da dietro riuscivo a vedere quando fosse incazzata e tutto ciò non poteva che rendermi felice.
Era delizioso. E ancora piú delizioso era il pensiero di ciò che sarebbe successo di li a poco. Ero carico di magia e non vedevo l'ora di usarla.
Ci fermammo in una piccola radura.
Lei iniziò ad aggirarsi guardando alberi e cespugli e io la seguivo. Improvvisamente si bloccò facendomi quasi andare addosso a lei.
-Senti, smetti di seguirmi. Dividiamoci il lavoro, io faccio gli alberi tu i cespugli.- stabilí prima di appoggiarsi a un albero ed iniziare a scrivere sul suo quaderno.
-Okay capo.- risposi.
In men che non si dica mi stavo già stufando e quindi cominciai a tempestarla di domande solo per il gusto di farla innervosire. Poi cominciai a sbirciare il suo quaderno ma lei lo richiuse di scatto.
-Emily sei proprio un'antipatica, condividi il tuo lavoro con me!- esclamai saltandole attorno.
-Stai zitto!- strillò prima di tornare a disegnare sul suo quaderno.
Quello era il momento giusto.

Emily POV

Finalmente Kai si era zittito.
Continuai a disegnare la corteccia sul quaderno godendomi quello splendido silenzio.
Silenzio.
Troppo silenzio.
Alzai la testa per cercarlo.
Era sparito. Appoggiai a terra il quaderno e mi alzai scandagliando il bosco con lo sguardo.
-Kai?- chiamai.
Nessuna risposta.
Di sicuro quell'idiota sarebbe spuntato fuori da un cespuglio all'improvviso con l'intento di farmi spaventare.
Eppure sentii che il mio cuore iniziava ad accelerare.
-Kai!- chiamai nuovamente, questa volta con più voce.
Di nuovo, fu il silenzio a rispondermi.
-Malachai non é divertente.-
Mi trovavo in un bosco sconosciuto, da sola. Non avevo idea di come tornare indietro e a breve avrebbe fatto buio.
Improvvisamente sentii un fruscio dietro di me e mi voltai dicendo: -Ah finalmente, dove cazzo...-
La frase mi morì in gola.
C'era un lupo davanti a me.
Sbattei le palpebre credendo di stare immaginando tutto.
Ma lui era ancora lì. In carne ed ossa.
C'era un lupo che veniva verso di me ringhiando con le fauci in bella vista.
Il mio cuore perse alcuni battiti. Cercai disperatamente una via d'uscita da quella situazione che aveva dell'inverosimile. Ma non la trovai. Non c'erano alberi abbastanza grandi per arrampicarmi. Non potevo correre, mi avrebbe raggiunto in un attimo.
Ero spacciata. E lui era ormai a pochi passi da me e mi fissava immobile.
Tutto si svolse in sequenza, al rallentatore.
Il lupo saltò.
Chiusi gli occhi preparandomi all'impatto senza riuscire a muovere un muscolo.
Sentii un rumore improvviso alla mia sinistra.
Li riaprii di scatto.
Da dietro un albero sbucò finalmente Kai che disse qualcosa di incomprensibile per me e lanciò un incantesimo contro l'animale.
Mi sembrò che mi venisse restituita la terra sotto i piedi. Avrei potuto morire ma ero viva.
In pochi istanti il lupo era sparito proprio come era apparso.
Lasciai andare l'aria che non mi ero accorta di stare trattenendo nei miei polmoni.
Kai si girò verso di me.
-Stai bene?- chiese con una nota di apprensione nella voce.
Quel ragazzo che odiavo e che stava davanti a me con quella faccia da schiaffi, una camicia a quadri, i jeans strappati e gli anfibi mi aveva appena salvato la vita.
Mi fiondai tra le sue braccia e mi strinse forte.
-Tutto okay?- chiese accarezzandomi la schiena.
Annuii vigorosamente, non riuscivo nemmeno a parlare. Sentivo solo il suo profumo nelle narici.
Dopo qualche istante si allontanò da me e mi prese il viso tra le mani.
-Torniamo dagli altri, siamo gia in ritardo okay?-
-S-si...- balbettai con un filo di voce.
A quel punto mi prese per mano e mi trascinò dietro di lui tra la vegetazione, camminando a passo spedito.
Quando il mio cuore smise di galoppare ricominciai a riprendere l'uso del cervello.

Un lupo sbucato dal nulla, in un posto in cui non dovrebbero esserci lupi.
sparisce proprio prima dell'arrivo del lupo.
Kai che arriva mentre il lupo mi sta attaccando.
Kai che con la magia riesce a mandare via il lupo.
Magia presa da dove? Casualmente Kai ha preso della magia proprio oggi?

La mia mente girava a una velocità disumana mentre tutti i tasselli andavano a posto.
-Sei stato tu!- ruggii improvvisamente in preda alla rabbia.
Lui continuò a camminare.
-Non so di che parli.- disse alzando le spalle.
Spiccai un salto e mi attaccai al suo collo da dietro facendolo cadere a terra. Lo feci girare e mi misi a cavalcioni su di lui cercando di schiaffeggiarlo.
Volevo picchiarlo. Ma non ero abbastanza forte, infatti in men che non si dica riuscì a invertire le posizioni e bloccarmi le braccia dietro la testa.
Avevo il fiatone.
-Parla!- esclamai cercando ancora di divincolarmi.
Lui sbuffò.
-Beh ero stanco di farti da servo senza ottenere nulla in cambio! Ti sei approfittata di me per mesi e io non sapevo cosa fare per costringerti a perdonarmi!-
Rimasi di stucco.
Lui voleva COSTRINGERMI a perdonarlo. Nemmeno in questo era capace di rispettare i miei tempi.
Nemmeno in questo era capace di fare le scelte giuste.
-La tua lurida magia potevi magari usarla per farmi ricrescere i capelli non credi? Forse non era proprio la cosa più intelligente da fare aizzarmi un lupo addosso, razza di idiota!- gli urlai in faccia, ancora sconvolta e riuscendo finalmente a liberarmi.
Non riuscivo a credere che ciò che mi era appena successo fosse successo davvero.
Ma ormai, quando si trattava di Kai, non bisognava escludere nemmeno le cose più assurde.
Questa volta fu lui a rimanere di stucco. Fece per aprire la bocca per dire qualcosa ma la richiuse subito.

Kai POV

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Kai POV

Non ci avevo pensato.
Non mi era mai nemmeno passato per la testa.
Per un attimo desiderai sprofondare, ma il mio orgoglio ebbe la meglio e misi su la mia migliore espressione strafottente.
Non le avrei fatto ricrescere i capelli. Non l'avrei proprio fatto.
Eppure sembrava essere l'unica cosa che importava a Emily.
Mi limitai a incamminarmi verso il punto di ritrovo con gli altri. Lei mi seguì in silenzio.

Dopo questo capitolo non so se ridere o piangere ahahah decidete voi

NEMESI - Le due metàWhere stories live. Discover now