9

2.8K 117 1
                                    

Qualche ora più tardi, dopo che le Porte si furono riaperte, borbottando, tuonando e facendo tremare la terra, Alice si mise a sedere a un tavolo da picnic tutto storto e consumato, fuori dal Casolare. Thomas e Chuck avevano provato a parlarle ma lei aveva rifiutato ogni conversazione.
Poco prima aveva visto i Velocisti uscire dalle Porte della Radura. Se ne erano andati senza dire una parola a nessuno, schizzando nel Labirinto a tutta birra e scomparendo dietro agli angoli dei primi corridoi.
Non riusciva proprio a capire. Il suo cervello era ormai sovraccarico per il tentativo di dare conto dell'assoluta assurdità di quella situazione. Il Labirinto. Come poteva esistere una struttura simile? E soprattutto, perché? Quale poteva essere lo scopo di una cosa del genere? Come mai si trovavano tutti li? E da quanto tempo?
Per quanto cercasse di evitarlo, la sua mente continuava a tornare all'immagine maligna del Dolente.

  Nelle prime ore della mattina Alice dovette aspettare che Newt collocasse Thomas in uno dei lavori nella Radura, come giorno di prova.
Lei li seguì per tutto il tempo stando in silenzio. Non sapeva cos'altro fare e si stava annoiando.
Alla fine Newt mise Thomas con gli Squartatori sottolineando il fatto che loro non tagliavano solo le vettovaglie di Frypan, ma che facevano qualunque cosa avesse a che fare con le loro bestione. Poi lo lasciò con Wiston che era l'Intendente.
<<Almeno il primo luogo del Tour l'hai visto>> Il biondino si riferiva a quella specie di grande granaio rosso sbiadito dove aveva appena lasciato il povero Tom.
Chissà come, il ragazzino, avrebbe passato quel giorno tra altro sangue. Il giorno precedente aveva assistito alla morte di Ben. Il ragazzo era uscito fuori di testa e lo aveva aggredito: gli aveva morso la spalla. Aveva anche accennato al fatto che aveva visto Thomas durante la 'Mutazione'.
Nessuno aveva ancora spiegato ad Alice che diamine era successo con precisione e che cosa fosse questa Mutazione.
<<Ci sono quattro sezioni. Orti, Macello, Casolare, Facce Morte>> disse Newt.
<<Nel pacchetto 'Tour' è compresa anche la parte in cui faccio domande, vero?>> chiese Alice.
<<Dipende Fagiolina>> Newt incrociò le braccia e la guardò come colpito dalla sua domanda.
<<Perché nessuno vuole raccontarmi nulla?>> sbottò la ragazza.
<<Io comprendo che tu voglia sapere di più. Ti capisco...>>
Mi capisce?, pensò Alice. Come poteva capire? No, non poteva capire. Lei si sentiva sola, e non sapere la faceva stare peggio. Era straziante.
<<Okay>> disse infine Alice chiudendo gli occhi e facendo un lungo sospiro <<Va bene. Non mi racconti di cosa è veramente successo a Ben e di quella cosa, la Mutazione, o delle altre caspio di cose...>> Sì fermò un attimo.
Aveva detto 'caspio'. Si sorprese a usare il linguaggio della Radura. Non lo aveva mai usato da quando era arrivata il giorno prima.
Ieri?, è stato solo ieri che sono arrivata qui?, pensò.
Poi continuò <<..ma almeno dimmi di questo Labirinto, suppongo non abbiate ancora trovato un uscita.>>
<<Già. Ci stiamo lavorando da due anni.>> rispose con frustrazione, come se non avessero più speranza. Poi però la rincuorò <<i Velocisti cercano una via di fuga ogni giorno, quando escono la fuori. La sera rientrano e mappano il Labirinto.>>
<<Ieri sera Chuck mi ha accennato ai Velocisti.>> Sì fermò un attimo a riflettere <<dimmi di più di loro.>>
Sul viso di Newt si accese un sorriso e anche gli occhi si fecero vivi. <<Hanno il ruolo più importante qui. Noi facciamo affidamento su di loro. Mettiamo le nostre vite nelle loro mani. Sono la nostra unica speranza e noi ci fidiamo. Ci vuole tempo e bisogna essere pazienti. Troveranno un'uscita.>>
Già, mantengono ogni giorno l'ordine qui dentro, per rimanere pazienti, pensò Alice.
Guardò le Porte dove la mattina presto i Velocisti erano usciti e pensò a quanto potesse essere grande questo Labirinto. Se ci stavano lavorando da due anni, ogni giorno, e studiavano la sera le Mappe, come mai ancora non riuscivano a trovare un uscita?
<<Voglio diventare una Velocista.>> disse Alice così dal nulla, tanto che lei stessa si sorprese di averlo detto ad alta voce.
<<Cosa hai detto?>> Newt aveva una faccia accigliata, come se non credesse alle sue orecchie.
<<Newt io voglio uscire da qui dentro, voglio andare a vedere il Labirinto con i miei occhi. Trovare un uscita.>>
Il ragazzo scoppiò in una risata <<Stai scherzando spero..>>
Alice insistè <<Ti prego. Dimmi solo come devo fare..>>
Newt non disse niente e iniziò a camminare in direzione della Scatola. <<Non se ne parla. Due Pive in due giorni ed entrambi vogliono diventare Velocisti. No!>>
Sì riferiva a Thomas?, pensò. Non sapeva che anche lui volesse essere un Velocista.
<<Ma perché?>> incalzò Alice.
Newt si fermò e si girò a fissarla. <<Nessuno è mai diventato Velocista il primo mese, lasciamo stare la prima settimana. Devi dimostrare un sacco di cose, prima che ti raccomandiamo all'Intendente. Fidati, Aly.>> Indugiò un attimo a pensare <<e poi è l'Adunanza che elegge i Velocisti e sono sicuro che direbbero che non sei adatta a correre l'intero giorno. Ne puoi star certa. Minho non ti vorrebbe tra i piedi. Per di più, se ti eleggessero, penso che scoppierebbe un casino. Noi dobbiamo mantenere l'ordine.>>
<<Va bene, va bene. Okay.>> Alice rinunciò <<Ordine.>>

Alice in The Maze - Il LabirintoWhere stories live. Discover now