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Quasi tutti i Radurai si erano radunati all'ingresso della Porta Occidentale.
Nessuno aveva parlato dalla chiusura delle Porte.
<<Andate a letto, domani è un'altro giorno.>> disse Newt con tono noncurante.
Come poteva essere così tranquillo?, pensò Alice. Tre ragazzi stavano per passare una notte nel Labirinto senza la possibilità di uscirne vivi e Newt riusciva ancora a mantenere il suo cacchio di Ordine. Ma aveva ragione in fondo. Cosa potevano fare? Thomas, per fare l'eroe, si era condannato a morte. Non potevano permettere che nella Radura si creasse il caos per la perdita di tre ragazzi. Dovevano rimanere lucidi.
I Radurai si erano diretti alle loro postazioni della notte, per passare una nottata tra pensieri.
Alice vide tra loro Chuck. Aveva gli occhi pieni di lacrime e da un momento all'altro sembrava potesse scoppiare.
Si avvicinò a lui. <<Thomas non è stupido. Nemmeno Minho - penso. Se la caveranno, vedrai.>>
Chuck non disse niente. Non poteva fare altro che aggrapparsi a quella possibilità.
<<Non dargli false speranze, Aly.>> disse Newt con sguardo triste. <<Nessuno è mai sopravvissuto una notte intera lì dentro. Non ce la faranno mai.>>
Alice non voleva crederci. Sapeva che lì dentro la notte era dura, ma sperava con tutto il suo cuore che riuscissero a salvarsi.
Era impossibile.

Dopo un'oretta, Newt e Alice erano riusciti a tranquillizzare Chuck - che aveva appena perso il suo migliore amico - e erano riusciti a farlo addormentare.
Si ritrovarono nei pressi del Casolare ed entrarono nella struttura.
La camera di Alice era sempre la stessa, ma lei si sentiva come svuotata dentro. Non sapeva a cosa pensare, come agire, cosa sarebbe veramente successo ai ragazzi dentro il Labirinto.
<<Ce la faranno>> disse dal nulla. <<Sono sicura che se la caveranno, Newt.>>
Lui la guardò con compassione.
Alice si sentì le lacrime agli occhi.
Newt si avvicinò a lei e la abbracciò forte. Si sentì di nuovo a casa.

Newt dormì nella stanza con Alice. Dormire non era il termine adatto. Si fecero compagnia mentre ognuno pensava per sé ai tre amici che avevano appena perso.
Tutto si fece più buio.
Passarono delle ore. Newt si tirò a sedere. Potevano essere massimo le cinque di mattina.
<<Vado ad aspettare l'apertura della Porta Occidentale.>> esitò un attimo, come colpito da un lampo di dolore. <<Se sono vivi, serviranno degli aiuti subito. E poi non ho niente di meglio da fare. Non prendo sonno, cacchio.>> Fece per alzarsi.
<<Vengo con te.>> disse Alice.
Newt non replicò. Si limitò a fare un cenno.
Trovarono Chuck seduto davanti alla Porta. Il piccolo aveva dormito poco e era tormentato da incubi.
Si sedettero tutti insieme e aspettatarono in silenzio l'apertura delle Porte.
L'ultima cosa che potevano fare era sperare.

Alice in The Maze - Il LabirintoWhere stories live. Discover now