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  Attraversarono l'atrio, dirigendosi verso una stretta scala a chiocciola.
  Newt ordinò a Chuck di aspettarli sotto.
  <<Allegro>> fece Thomas a Chuck. <<Mi hanno appena nominato Velocista. Ora sei amico di uno fico.>>
  Salirono le scale. Si trovavano dalla parte opposta del lungo corridoio buio che si dipartiva dalla scalinata consueta, quella dell'ingresso principale.
  Seguirono Newt verso la seconda porta sulla destra e Alice guardò il ragazzo più grande bussare piano. In risposta udirono un gemito. Newt spinse la porta per aprirla.
  Alby aveva l'aria molto debole ed era steso sul suo letto con gli occhi chiusi.
  Newt fece segno ad Alice di aspettarli fuori dalla porta.
  Thomas aveva accostato la porta e Alice, come aveva fatto prima d'altronde, per ascoltare l'Adunanza di Thomas, avvicinò l'orecchio.
  <<Tutto... sta per cambiare... La ragazza... Thomas... Li ho visti...>> disse piano Alby.
  <<Che intendi dire, che hai visto?>> chiese Newt.
  <<Volevo Thomas!>> sbraitò Alby.
  Continuò a urlare a Newt di uscire e il ragazzo si arrese. Uscì dalla stanza e chiuse la porta. Si fece scivolare a terra con la schiena appoggiata alla porta. Accanto a lui Alice.
  Alby parlava piano, a voce bassa. Alice e Newt non riuscivano a sentire bene le frasi.
  La ragazza sentì solo alcune parole: "da dove veniamo", "chi sei", "eruzione", "orribile".
  Non avevano senso. Rinunciò ad ascoltare altro.
  <<Newt>> disse Alice, guardandosi le mani. <<io ricordo qualcosa...>>
  Newt sembrava confuso. La guardò. <<Che intendi?>>
  <<Be' io mi ricordo di Thomas...>> fece una pausa e poi parlò a bassa voce. <<Tutto sta per cambiare.>>
  Newt stava per chiedere cosa volesse dire ma fu interrotto dal grido di Thomas che lo chiamava.
  Il ragazzo più grande spalancò la porta prima che Thomas potesse finire di chiamarlo la seconda volta. Corse da Alby e lo prese per le spalle, spingendo con tutto il corpo per schiacciare contro il letto il ragazzo in preda alle convulsioni. <<Prendigli le gambe!>>
  Thomas si mosse in avanti ma Alby continuava a scalciare. Un piede colpì la mandibola del nuovo arrivato.
  <<Fallo, cacchio!>> strillò Newt.
  Alice, che fino a quel momento era rimasta in disparte a osservare orripilata la scena, si buttò in avanti, sulle gambe di Alby per bloccarle. Thomas la aiutò. Ora erano in tre contro uno e ancora non riuscivano a bloccarlo del tutto.
  Alby aveva stretto le sue stesse mani intorno al collo. Si stava soffocando da solo.
  <<Molla!>> gridò Newt, tirandogliele via. <<Ti stai ammazzando, cacchio!>>
  Le vene di Newt si fecero più sporgenti mentre il ragazzo fletteva i muscoli e tirava le mani di Alby fino a staccarle dal collo, centimetro dopo centimetro. Alby si stava ancora dimenando ma poi, lentamente, si calmò.
  Passò un minuto e i ragazzi lasciarono con cautela gli arti di Alby. Il ragazzo si era calmato e doveva riposare.
  Newt, Thomas e Alice si avviarono verso la porta per uscire quando Alby borbottò qualcosa dal letto.
  I ragazzi di bloccarono di colpo. <<Cosa?>> domandò Newt.
  <<Proteggete le Mappe.>> disse Alby girandosi su un fianco.

  Alice si trovava nella mensa, con Newt e Thomas che stavano recuperando degli avanzi del pranzo, nonostante i brontolii di Frypan. Verdura cruda e qualche panino al formaggio.
  Parlavano di Alby e del fatto che dovevano ritrovare Gally. Doveva essere punito per aver minacciato di uccidere Thomas.
  <<Dobbiamo andare. Ci tocca una seconda Adunanza.>> fece Newt.
  Alice si svegliò dal suo stato confusionale di pensieri.
  <<Thomas, visto che oggi starai con me, poiché domani ti tocca la Gattabuia, ti farò partecipare alla riunione. Basta che non fiati.>> Sì fermò a pensare. <<Dopo parliamo. Tutti e tre.>>
  Newt guardò serio sia Alice che Thomas. Poi si alzò e si diresse al Casolare.

  Poco dopo, Alice si ritrovò seduta su una sedia, preoccupata, agitata e sudata, di fronte ad altri dieci ragazzi. La sedia davanti a lei era vuota. Non ci fu bisogno di spiegare che era quella di Alby. Anche un'altra sedia era vuota. Doveva essere quella di Gally. Newt era seduto alla destra della sedia vuota di Alby. C'erano Wiston, Zart, Frypan, e Minho, che era seduto all'estrema sinistra.
  <<In sostituzione del nostro capo, che è al letto malato, dichiaro aperta questa Adunanza.>> disse con tono solenne Newt. <<Come sapete tutti, gli ultimi giorni sono stati dannatamente assurdi. Sappiamo che nessuno degli Intendenti vuole questa ragazza con sé nei loro lavori. Alby ha deciso di affidare Alice ad uno degli Intendenti, che dovrà tenerla sotto custodia e insegnarle cosa c'è da imparare.>>
  Thomas era in piedi dietro Newt, appoggiato al muro con le braccia conserte. Dal suo viso trapelava una leggera preoccupazione. Forse era ancora sconvolto dall'accaduto di Alby, pensò Alice.
  <<Qualcuno ha una spiegazione prima di iniziare? Spiegare il perché nessuno la vuole nei gruppi?>>
  <<Se c'era Gally avrebbe detto che è una traditrice come Thomas.>> disse Wiston guardando Alice negli occhi. <<Non mi stupisce il fatto che siano arrivati uno un giorno dall'altro.>>
  Sì alzarono le voci e Alice fu presa dal panico.
  <<Non ti ci mettere anche tu, Wiston.>> disse infastidito Minho, mentre rivolgeva uno sguardo alla ragazza.
  <<Gally non c'è, non mi interessa cosa pensa lui. Siamo qui oggi per un'altro motivo. Questa ragazza avrà anche creato scompiglio con il suo inaspettato arrivo, ma siamo persone intelligenti e sappiamo che non dobbiamo credere a questa sploff che non sono coincidenze.>> andò avanti Newt, irritato.
  Wiston si alzò in piedi e fece un passo verso Alice. <<Ma dai, Newt. Stanno succedendo troppe cose strane e tutto è cominciato quando sono arrivati questi due.>> Disse indicando prima Thomas e poi la ragazza.
Fece un'altro passo avanti. <<Io non mi fido. Non sappiamo niente di lei. Perché una ragazza? Perché i Creatori non hanno aspettato un mese prima di mandarla? E il foglietto con scritto che sarebbe stata l'ultima?>>
  Sì era avvicinato così tanto ad Alice che lei riuscì a vedere della follia negli occhi del ragazzo. Era quasi su tutte le furie.
  <<Non provare a toccarla.>> disse Minho, alzandosi dalla sedia e mettendogli una mano sul petto per bloccarlo.
  <<Basta! Calmati Wiston. Siediti.>> Newt impose l'ordine.
  <<Concordo pienamente con Newt. È illogico collegare Alice a Thomas. Sono cose inventate. Nessuno può credere a Gally. Lo sanno tutti che è impazzito dopo la Mutazione.>> rispose Frypan. <<Questa tipa non ha fatto niente di male e noi stiamo qui a blaterare cose che nemmeno noi sappiamo. La accusiamo di cose insensate senza nemmeno delle prove fondate. È una pazzia. Come direbbe Chuck: questo è un mucchio di sploff.>>
  <<Gli altri cosa pensano?>> chiese Newt.
  <<Siamo qui per capire cosa fare di lei, giusto? Che lavoro dovrebbe fare.>> Parlò Zart. <<Agli Orti ieri se l'è cavata bene. Ma, Newt, sono lavori pesanti. Per questo non credo sia adatto farla lavorare in questo campo. E non credo nemmeno che con Wiston si troverebbe meglio. Il sangue..>>
  <<E da quanto abbiamo capito, Wiston nemmeno la sopporta la nuova arrivata.>> Rispose Frypan, roteando gli occhi.
  <<Quindi siete tutti dell'opinione che Alice non sia all'altezza di questi lavori duri.>> disse Newt, appuntando qualcosa su un bloc-notes.
  <<Non possiamo comunque dire per certo che Gally si sia sbagliato sul suo conto.>> disse un ragazzo con i capelli scuri e il viso lentigginoso. <<Questa tipa è arrivata qui e si è subito adattata alla situazione. Non ha frignato o ché. Questa cosa è strana. Lei è come Thomas. Sono arrivati e si sono adattati subito. Non fila.>>
  Nella stanza scoppiò di nuovo il trambusto. Chi difendeva la ragazza e chi pensava fosse una strega mandata dai Creatori e che dovesse essere rinchiusa nella Gattabuia.
  <<Ne ho abbastanza>> sbraitò Newt. <<Chiudete tutti quelle cacchio di bocche, dico davvero. Che lo vogliate o no, Alice verrà affidata ad uno di voi. Parlo in nome di Alby quando dico che ha scelto uno dei Radurai più fidati. Uno su cui il capo conta molto.>>
  <<Non farla per le lunghe, Newt. Dicci il nome e facciamola finita.>> disse Frypan.
  Il Biondo gli rivolse uno sguardo spazientito e poi parlò. <<Questa Novellina sarà affidata all'Intendente dei Velocisti. Minho.>>

Alice in The Maze - Il LabirintoWhere stories live. Discover now