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  Lo stridore della pietra contro la pietra smosse i tre ragazzi, che si tirarono subito in piedi. Lo stesso rumore e lo scricchiolio stridente della sera prima, che aveva chiuso la Porta alle spalle di Thomas, lasciando lui, Minho e Alby a giocarsi la vita quella notte, mentre i Radurai erano al sicuro all'interno delle mura.
  Le Porte si aprirono con un rombo finale, aprendo i collegamenti tra Radura e Labirinto.
  Molti Radurai si erano avvicinati per vedere e sperare che i loro compagni fossero vivi, ma nel corridoio principale occidentale del Labirinto non c'era nessuno. Nessun rumore. Nessun movimento. Nulla.
  Passarono venti minuti. Non successe nulla. Tutti rimasero in silenzio sperando che succedesse qualcosa per non dare vinta quella parte della mente che diceva che i compagni erano morti.
  Qualcosa in fondo al corridoio si mosse.
  Alice vacillò e il suo cuore saltò un battito. Ma un'istante dopo si riempì di sollievo: era Thomas e con lui Minho.
  Nessuno si mosse. Tutti credevano fosse un allucinazione.
  Newt si avvicinò a loro zoppicando. <<Che è successo?>> domandò. Sembrava quasi arrabbiato, ma era anche sollevato di rivedere i suoi amici. <<Come diavolo...>>
  <<Te lo diciamo dopo>> lo interruppe Thomas. <<Dobbiamo salvare Alby. >>
  Alice si era avvicinata ai ragazzi e Newt era impallidito. <<Che vuoi dire? È vivo?>>
  <<Vieni qui.>> Thomas si diresse a destra, allungando il collo per guardare in alto, sul muro, passando in rassegna i folti rampicanti fino a trovare il punto in cui, a un'altezza notevole, Alby era appeso per le braccia e per le gambe. Senza dire nulla, Thomas puntò il dito verso di lui.
  Alice e Newt guardarono in alto poi tornarono a guardare Thomas. Se prima erano scioccati, ora erano totalmente sbigottiti. <<È... vivo?>> chiese la ragazza.
  <<Non lo so. Lo era quando l'ho lasciato lì.>>
  <<Quando l'hai lasciato...>> Newt scosse la testa. <<Tu e Minho. Portate le chiappe dentro, fatevi visitare dai Medicali. Avete un aspetto orrendo, cacchio. Quando avranno finito e sarete riposati voglio tutta la storia. Aly, vai con loro.>>
  Thomas stava per ribattere ma Minho lo prese per un braccio e lo costrinse a incamminarsi verso la Radura. <<Abbiamo bisogno di sonno. E bende. Adesso.>>
  Il cammino che fecero per arrivare al Casolare fu lungo. La via era costeggiata da file di Radurai che fissavano i due ragazzi a bocca spalancata. I loro visi tradivano uno stupore intimorito. Thomas e Minho - forse anche Alby - erano i primi ad essere riusciti in qualcosa mai compiuto prima. Erano spavvissuti una notte nel Labirinto.
  I Medicali li visitarono. Avevano molte ferite e tagli sul loro corpo. Nessuno dei due ragazzi disse niente sull'accaduto e Alice ancora non credeva che fossero vivi. Rimase a guardare i due mentre mangiavano qualcosa e si mettevano a riposare.
  Il loro riposo non durò molto.
  Chuck aveva il fiatone per la corsa e iniziò a strattonare Thomas.
  <<Lascialo in pace.>> sussurrò Alice, ma lui la evitò.
  <<Lasciami dormire, brutto pive.>> borbottò Thomas.
  Nel trambusto si era svegliato anche Minho, che si era tirato a sedere con una faccia irritata. Non disse una parola. Il suo corpo urlava stanchezza.
  <<Ho pensato che volessi saperlo. Che tutti voleste saperlo.>>
  Thomas strofinò gli occhi e sbadigliò.  <<Sapere cosa?>>
  Il sorriso di Chuck si fece smagliante. <<È vivo>> disse. <<Alby sta bene... il Siero ha funzionato.>>
  Il ragazzino esitò un attimo, poi riprese. <<Ha appena iniziato la Mutazione.>>
  Come ispirato da quelle parole, un grido raggelante proruppe da una stanza giù per il corridoio.

  La sera Alice si era unita a Chuck e Thomas più tardi del solito. Erano già immersi nei loro discorsi a cui Chuck non dava mai delle risposte.
  <<...il che mi ricorda che sei sulla bocca di tutti.>> disse il paffutello.
  Alice si sedette accanto a loro. Thomas le sorrise e riprese a discutere. <<Che vorresti dire?>>
  <<Oh, caspita, lasciami pensare. Per prima cosa te ne vai nel Labirinto quando non dovresti, di notte. Poi ti trasformi in una specie di strambo tizio della giungla che si arrampica sui rami e lega la gente ai muri. Dopodiché diventi una delle prime persone mai sopravvissute a un'intera notte fuori dalla Radura...>>
  <<Non dimentichiamoci della ciliegina sulla torta>> disse Alice. <<ammazzi quattro Dolenti.>>
  << Ingannarli per farli cadere nella Scarpata è stata un'idea di Minho, non mia.>>
  <<Non stando a quel che dice lui. Ti ha visto fare quella cosetta tipo attesa e tuffo, e allora gli è venuto in mente di usare lo stesso trucco alla Scarpata.>> continuò Alice.
  <<La cosetta attesa e tuffo?>> chiese Thomas, roteando gli occhi. <<L'avrebbe fatta anche un idiota qualunque.>>
  <<Adesso non fare quello che vuole passare per umile... Ciò che avete fatto è incredibile, che cacchio. Tu e Minho, tutti e due.>> ribattè Chuck.
  Li raggiunse Newt. Sembrava un morto che camminava. Si sedette per terra a fianco a Alice, poggiandole una mano sulla spalla, con l'aria più triste e preoccupata che si potesse immaginare. <<Credo che il peggio sia passato. Lo stronzo adesso dovrebbe dormire per qualche giorno e poi svegliarsi a posto. Magari ogni tanto si metterà a strillare.>>
  Alice non riusciva a immaginare quanto dovesse essere brutto, ma il processo della Mutazione, per lei, era ancora un mistero.
  Thomas anticipò i suoi pensieri. <<Newt, ma cosa gli sta capitando? Davvero, non ho capito cosa sia tutta questa storia della Mutazione.>>
  Newt guardò la ragazza e poi Thomas. La risposta lasciò sbigottiti entrambi. <<E pensi che noi lo sappiamo?>> buttando in aria le braccia e poi lasciandole ricadere sulla ginocchia con un tonfo. <<Tutto il cacchio che sappiamo è che se i Dolenti ti pungono con quei brutti aghi, ti devi far iniettare il Dolosiero, altrimenti muori. E se ti danno il Siero, allora il tuo corpo impazzisce e trema e la pelle ti si riempie di bolle e diventa di un verde assurdo e vomiti come un pazzo. Ti basta, come spiegazione, Tommy?>>
  Alice diede un colpo a Newt col braccio. <<Non fare il maleducato.>>
  Newt sorrise e continuò a spiegare. <<La Mutazione restituisce dei ricordi. Solo dei frammenti, ma comunque ricordi precisi precedenti a quando siamo arrivati in questo posto orribile. Tutti quelli che ci passano si comportano come dei cacchio di psicopatici quando finisce. È come se ti restituissero la tua vecchia vita, ma solo per portarla via di nuovo.>>
   Alice non sentì molto altro di quello che i ragazzi dissero dopo. Stava riflettendo. Se qualcuno veniva punto da un Dolente e prendevi il Dolosiero, riuscivi a ricordare qualcosa della tua vecchia vita. E se ti facevi pungere apposta?
  <<...diventano... diversi. Sgradevoli. Ce n'è qualcuno nella Radura, ma io non li sopporto.>> La voce di Newt era lontana, gli occhi erano persi in un punto indefinito tra i boschi. Alice capì che stava pensando al fatto che magari Alby non sarebbe mai più tornato lo stesso. Gli prese la mano e si guardarono, senza dire nulla.
  <<Non parlarmene>> si unì alla conversazione Chuck. <<Gally è il peggiore di tutti.>>
  Thomas stava fissando Alice e Newt, con sguardo accigliato. <<Ma voi due...>>
  Newt lo fermò in tempo, lo precedette capendo forse ciò che stava pensando. <<No, Tommy, no.>> rise. <<Comunque, il prossimo problema sarà... capire cosa fare del nostro Thomas, qui.>>
  Thomas sembrava confuso dal cambio di argomento. <<Cosa fare di me?  Di che stai parlando?>>
  <<Ah già>> fece Alice. <<Te lo volevo dire, Tom. Ma hai sempre da fare.>>
  Newt si alzò e stirò le braccia. <<Hai messo sottosopra questo posto, maledetto di un pive. Metà dei Radurai ti crede un dio, l'altra metà vuole scagliare le tue chiappe giù nel buco della Scatola. Abbiamo un sacco di cose di cui parlare.>>
  <<Per esempio?>> Chiese Thomas.
  <<Pazienza>> disse Newt. <<Lo scoprirai dopo la sveglia.>>
  <<Domani? Perché?>>
  <<Ho indetto un'Adunanza. E tu parteciperai.>>
  <<Non sarà l'unico argomento all'ordine del giorno.>> rise Chuck. <<Diglielo Newt.>>
  <<Dire cosa?>> continuò Thomas.
  <<Newt ha indetto un'altra Adunanza dopo la tua, pive>> spiegò Chuck. Spostò poi lo sguardo su Alice. <<La seconda Adunanza è per Alice.>>
  Non si capiva se era più sconvolto Thomas o Alice.
  Newt parlò di nuovo. <<Dovreste farvi una bella chiacchierata voi due.>> indicando Thomas e Alice. Con quelle parole, si voltò e se ne andò, lasciando Alice a chiedersi perché diamine ci volesse un Adunanza per lei.
  Sapeva di Thomas e del suo casino, ma lei cosa aveva fatto?

Alice in The Maze - Il LabirintoWhere stories live. Discover now