Capitolo 26 - The night before Christmas (parte 1)

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È la vigilia di Natale.
Sono passati due giorni dal mio ballo a luci rosse con Paulo, ed inutile dire che lo avevo rivissuto milioni di volte nella mia mente.
Non ci siamo più visti, e mi manca.
Parlare, scherzare e discutere con lui...mi manca terribilmente.

Non so che fine abbia fatto, avrei potuto raggiungere la sua camera ma non ne ho avuto il coraggio. Lui non mi ha cercata e nell'albergo non l'ho più incontrato, il che è già strano. E se fosse andato via?

<<Hai un espressione strana, ti senti bene?>> domanda Clara, preoccupata.

Bene?
No, ultimamente non sto bene.

<<Si, va tutto a meraviglia.>> rispondo, sistemando gli occhiali da sole sul naso.

<<Allora puoi spiegarmi perché Diego ti guarda male, non sta facendo altro.>>

Alzo lo sguardo e lo punto all'ombrellone rosso del bagnino, Clara ha ragione. Diego mi sta letteralmente fulminando con gli occhi, sembra arrabbiato anzi furioso. Forse il suo ego si sta ancora riprendendo dopo che l'ho praticamente mollato al bar, dopo che Paulo aveva mollato me. Sinceramente non ci avevo nemmeno pensato più di tanto, tornare in camera era stato un istinto naturale.

<<L'ho mollato senza dirgli nulla, anche io sarei arrabbiata.>> esclamo, tranquilla. La mia amica si siede sul lettino e si toglie gli occhiali.

<<E non ti senti un po' in colpa?>> domanda, guardandomi bene.
Cos'è? Il giorno delle radiografie oggi?

<<No.>> rispondo, secca.

Non avevamo passato una bella serata, il ballo poi...Diego aveva esagerato. Quindi no, per quanto sia stata scortese e maleducata, non mi pento di averlo lasciato lì.

<<Oh mio dio...chi sei e cosa ne hai fatto di Europa Greco?>> balbetta, a bocca aperta. Alzo un sopracciglio, un po' irritata.

<<Sono solo stufa, Diego non si è comportato benissimo e ho sentito il bisogno di andarmene. Fine.>> dico, lasciandola ancora più di stucco, perché un comportamento del genere non è da me.

<<Non ti sto biasimando per questo Eu, anzi hai fatto bene. Ma detto da te è parecchio strano, tu sei la ragazza dolce e carina che cerca sempre di rendere felici gli altri.>>

Ma non me.
Mai me.
Sono così concentrata sugli altri, sui loro bisogni e desideri, sul non deludere chi amo, che a me non penso mai.
Non so nemmeno cosa desidero farne della mia vita...

<<Hai detto bene, penso sempre e solo agli altri. Credo sia arrivato il momento di pensare un po' anche a me.>> esclamo, sentendo una punta di rabbia risalirmi lungo la gola.

Credo che a volte bisogna essere un po' egoisti, occuparsi di se stessi per poter stare bene con gli altri. Perché se non si sta bene con se stessi...

<<Cristo! Soffoco!>> urlo, cercando di respirare. Clara ride, e mi stringe ancora più forte. Si è buttata a pesce sul mio lettino, senza nessun preavviso.

<<Finalmente! Finalmente ti sento sicura! Cazzo, sono anni che aspetto questo momento!>> esclama, dandomi un bacio sulla guancia.

<<Dici sul serio?>> chiedo, sconvolta.

<<Si. Diamine tesoro, tu ti preoccupi troppo per tutti, ma per te non fai nulla. Accetti placidamente quello che ti si dice, non reagisci, non discuti. Di Paolo ti dispiace ma in fondo sai che non è stata una gran perdita.>>

Ha ragione.
Ha dannatamente ragione.
Ora vedo le cose con una nuova prospettiva, e non mi sta più bene.

<<Credo che questo viaggio ti stia facendo bene, ti stai riscoprendo.>>

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now