Capitolo 66 - Capodanno (parte 2)

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Paolo mi tocca con delicatezza, posso sentire a malapena i polpastrelli contro il mio braccio, non ha nemmeno il coraggio di toccarmi altrove. La tunica bianca ed oro risalta la sua carnagione abbronzata, la corona d'alloro sulla testa mette in evidenza i suoi capelli biondissimi e gli occhi blu. Sarebbe l'incarnazione di un dio se non sembrasse così stanco ed abbattuto.

<<Come stai?>> gli chiedo, cercando di rendere la nostra chiacchierata il più tranquilla possibile.

<<Devo rispondere per forza?>> borbotta, guardando altrove.

Scandaglia le coppie accanto a noi, i corpi che ci circondano e sembra abbastanza soddisfatto da portare i suoi occhi su di me. Se possibile si incupisce ancora di più, quasi volesse sprofondare e non riemergere.

<<No, non importa. Immagino avrai qualcosa da dirmi.>> esclamo, tenendo le mani rigide sulle sue spalle.

<<Io...no...scusami.>> balbetta, un po' nel panico. Allora capisco che non era sua intenzione chiedermi nulla, ha semplicemente agito d'impulso.

<<È tutto apposto Pà, un ballo non hai mai ucciso nessuno.>> cerco di tranquillizzarlo, così nervoso non lo avevo mai visto.

Paolo accenna un sorriso teso, gli occhi velati e quasi penso che si metterà a piangere. Non posso negare che mi fa male vederlo così distrutto, abbiamo passato tanto tempo insieme e anche se i sentimenti cambiano...l'affetto resta lì, nonostante tutto.

<<Non voglio rovinarti la serata, così come non volevo farti soffrire. Vorrei poterti raccontare tutto, ma...lasciamo stare. Vederti così bella stasera mi sta facendo perdere la ragione, capisco a pieno quello che ho perso e vorrei poter tornare indietro e stringerti per non lasciati andare mai.>> mormora, azzardando una carezza quasi impercettibile sul braccio nudo.

Mi sembra di guardare la sofferenza pura, e mi viene da piangere. Non so cosa lo abbia convinto a lasciarmi in un modo così brutale, a comportarsi da stronzo ma forse non è stata una sua idea, ha accettato delle condizioni, ma perché?
Lascio scivolare la mano sulla sua guancia, asciugandogli una lacrima con il pollice.

<<Non so perché hai agito così e non so perché hai deciso di spezzare una parte di me, sinceramente non me lo sarei mai aspettata. Il rispetto, la sincerità è la lealtà sono cardini fondamentali, e avevamo fatto una promessa su cui hai sputato sopra. Ti ho amato tanto, ma qualsiasi siano i motivi che ti hanno spinto a farlo, questo non cambia niente.>> dico, guardandolo bene negli occhi per essere chiara.

Posso vedere il suo turbamento e il dispiacere, ma forse se lo aspettava. Qualsiasi sia la verità dietro alla relazione tra me e i due calciatori, Paolo ha capito che non tornerei indietro. Ma pensarlo e sentirselo dire è molto diverso.

<<Io sono andata avanti, è giusto che lo faccia anche tu.>> continuo, nel momento in cui la canzone finisce.

Mi sporgo e gli lascio due baci sulle guance, nonostante tutto non voglio che il nostro rapporto si chiuda male. Finalmente abbiamo avuto l'occasione di parlarci e di mettere un punto definitivo, di questo ne sono felice. Paolo annuisce, mi stringe una mano tra le sue e improvvisamente vengo strattonata indietro.
Solo la presa del biondo mi evita una caduta clamorosa e lo strappo dello strascico.

<<Leva le mani dal mio ragazzo stronza!>> urla Francesca, agghindata con finti gioielli dalla testa ai piedi.

Tenta di mettermi le mani addosso, ma viene bloccata immediatamente sia dall'intromissione di Paolo, che mi spinge piano dietro di sé, che da una macchia nera alle spalle della matta. Raggiunge il fianco di Paolo con decisione, fulminando l'antica matrona romana, e lo riconosco subito. Il mio cuore sembra voler scoppiare da un momento all'altro.

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Kde žijí příběhy. Začni objevovat