Capitolo 54 - Hai il ciclo?

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Federico Bernardeschi mi guarda da un paio di minuti, le sopracciglia aggrottate e le labbra serrate in una linea dura. Gli occhi azzurri sono adombrati, riesco a leggervi ira e incredulità. Effettivamente è peggio di soap opera spagnola di bassa lega.

<<Forse ho sbagliato a fermarti Europa.>> mormora, incrociando le braccia muscolose al petto.

Già, lo pensavo anche io ma in fondo un paio di lividi glieli avevo lasciati comunque. Volevo che Aaron soffrisse, per aver preso in giro Clara e per aver creduto di farla franca. Eppure, più pensavo ad un modo in cui fargliela pagare più mi chiedevo se persone così meschine tengano abbastanza a qualcosa per usarla contro di loro. 

Intravedo la chioma scura della mia amica nella hall, in compagnia del soggetto in questione. Il biondo segue il mio sguardo e si volta, stringe le mani a pugno così forte da farmi stare in allerta. Berna fa per alzarsi, e con un gesto fulmineo allungo una mano tirandogli il braccio.

<<No. Per favore Fede, per favore, lascia perdere. Finiresti nei guai, e per quanto quello stronzo si meriti di essere preso a calci in culo, dobbiamo salvaguardare Clara. Bisogna trovare il momento e il modo adatto per spiegarle tutto.>> lo imploro, parlando velocemente.

Questa situazione non mi piace, però devo restare lucida, dobbiamo restare lucidi. Il corpo del calciatore è rigido, ma si siede, la mia mano sulla sua. La sua reazione mi dà molto da pensare, credo che al ragazzo Clara non gli si indifferente.

<<Interrompo qualcosa?>>

La voce di Paulo mi fa sobbalzare e ritiro immediatamente la mano da quella del biondo. Non vorrei che si facesse strane idee, considerando anche falsi scoop dei giornali. Paulo si ferma accanto al nostro tavolo, gli occhiali da sole a coprire gli occhi e un solo sopracciglio alzato. Non riesco a capire di che umore è, spero buono.

<<No amico, non disturbi mai.>> risponde Berna, indicando una sedia libera.

<<In realtà stavo cercando Europa, abbiamo un impegno.>> dice, serrando un po' troppo la mascella. No, non è di buon umore.

<<Oh, non lo so sapevo. Mi stava informando della situazione assurda in cui si trova Clara, soprattutto dopo che lo ha quasi preso a pugni.>> sembra quasi che il biondo voglia giustificarsi, forse ho ragione a credere che Paulo sia leggermente alterato.

Paulo annuisce poi allunga una mano, in attesa. Passo lo sguardo da Berna a lui e scosto la sedia incontrando il suo palmo caldo. Salutiamo il biondo in fretta e ci allontaniamo verso la hall, senza dire nulla entriamo nell'ascensore e saliamo fino al mio piano.

<<Cosa dovrei fare esattamente?>> chiedo, un po' stordita. Non so cosa ci facciamo nella mia camera, cosa si aspetta che faccia.

<<Indossare un costume Europa, e preparare un cambio da portarti in borsa.>> esclama, freddo.

Faccio finta di non aver notato il suo tono quasi di comando, non ho voglia di litigare. Alzo gli occhi al cielo mentre lui si siede sul divanetto e tira fuori il cellulare, tagliandomi fuori. Se queste sono le premesse mi aspetta una giornata di merda.

Preparo al volo la borsa di paglia con tutto l'occorrente per restare fuori tutto il giorno, in caso in cui Paulo abbia davvero intenzione di farci trascorrere 24 ore a stretto contatto. L'ultima volta non era andata troppo bene e ne portava ancora il segno sotto la canottiera bianca.

<<Non preoccuparti, niente meduse sta volta.>> dice, come se avesse avvertito l'eco dei miei pensieri. Inquietante.

Mi chiudo in bagno per indossare uno dei miei bikini preferiti, è nero ma con i bordi circondati da fiori bianchi. Infilo un prendisole in pizzo bianco, le infradito e un capello a tesa larga. Recupero gli occhiali da sole in sala e sento gli occhi di Paulo bruciarmi la schiena.

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now