Capitolo 67 - Capodanno (parte 3)

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Due braccia forti mi tengono in piedi circondandomi i fianchi, non ho bisogno di girarmi per sapere di chi si tratta. Ignoro la presa che mi tiene sollevata e fisso sconcertata Paulo che sta ancora baciando questa ragazza spuntata dal nulla, azzerando totalmente le urla di gioia e gli auguri che si stanno scambiando in sala.

Non riesco nemmeno a respirare, mentre guardo il calciatore mettere giù la mora con delicatezza. Il vestito che indossa è appariscente, con due spacchi fino ai fianchi e una scollatura al limite dell'indecente. I capelli scuri incorniciano un viso affilato ma aggraziato e due occhi verdi molto luminosi. È bellissima, non ci sono dubbi.

<<Sorpresa!>> grida, buttandogli le braccia al collo e sorridendo.

Paulo accenna un mezzo sorriso, resta rigido e non guarda lei ma me. Di nuovo mi aspetto una spiegazione, una parola, qualcosa e invece...niente. Si volta verso la mora e le prende una mano, le loro dita si intrecciano e il mio cuore si sgretola poco alla volta.

<<Come mai sei qui Oriana? Dovevamo vederci a Torino tra pochi giorni.>> esclama Paulo gelido, anche se la ragazza non sembra accorgersene.

Lei gli accarezza il bicipite, sistemandogli il colletto della camicia sgualcito dal mio tocco. Il calciatore resta immobile e fulmina qualcuno alle mie spalle, un occhiata così cattiva che in condizioni normali avrebbe potuto farmi paura. Adesso invece nemmeno mi volto, non me ne frega niente.

<<Gustavo mi ha chiesto di raggiungerti per farti una sorpresa, non è stato adorabile? Così domani torniamo insieme in Italia, è tutto pronto amore, non dovrai preoccuparti di nulla.>> esclama pimpante la mora con occhioni da cerbiatta.

<<Un idea meravigliosa, non è vero fratellino?>> si aggiunge Gustavo, avvicinandosi alla coppia con un sorriso sulle labbra.

<<Inaspettata direi, avrei comunque preferito esserne informato.>> risponde Paulo, al limite del ringhio.

<<Le sorprese sono le migliori non trovi Federì?>> alza la voce il finto Dybala, spostando l'attenzione su di noi.

Gli occhi di Oriana mi bruciano addosso mentre studia il mio vestito e risale fino al viso e ai capelli. Gustavo cambia espressione, non sorride più e Paulo...lui ci guarda come se non ci riconoscesse, come se non ci fossimo mai incontrati. Improvvisamente mi sento a disagio, un estranea in mezzo alla loro cricca.

<<Che te lo dico a fare.>> sbotta secco Berna, con un braccio sulle mie spalle. Una posizione intima, quasi a voler marcare il territorio, peccato che senza l'aiuto del biondo sarei già scivolata a terra.

<<Non mi presenti la tua amica?>> domanda Oriana, fissandomi come si farebbe con un agnello prossimo al macello.

Vorrei scuotere la testa, vorrei solo andare via da qui, ma Berna stringe la presa facendomi capire che non possiamo scappare, non ancora almeno. La coppia felice si avvicina, Gustavo al loro fianco, e rischio di vomitare sulle loro scarpe. Oriana da vicino è ancora più bella, e giurerei di averla già vista da qualche parte...ma dove?

<<Vorrei dirti di no, ma immagino che questo non ti fermerebbe.>> risponde Berna, assumendo un atteggiamento un po' spocchioso.

<<Mi conosci bene.>> ridacchia la mora, facendo svolazzare la gonna come una tenda.

<<Lei è Europa. Europa questa è Oriana.>> dice velocemente Berna, evitando accuratamente qualsiasi appellativo, cosa che non sfugge a nessuno.

Oriana allunga una mano curata verso di me così allungo la mia senza apparente esitazione, mostrandomi sicura di me. Se crede di incutermi soggezione si sbaglia di grosso, non mi mostrerò mai in difficoltà, almeno mio nonno qualcosa di buono me l'ha insegnata. Stringo bene la mano, forse un tantino troppo.

Colpita da una stella 🌌 /// Paulo Dybala (Completa)Where stories live. Discover now